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PRESENTATO IL PRIMO CENSIMENTO DEI SITI ARCHEOLOGICI DEL PARCO D’ASPROMONTE

15 luglio – È stato presentato, a Reggio, presso gli scavi di Piazza Garibaldi,  il “Primo Censimento dei siti archeologici nel Parco Nazionale dell’Aspromonte”.
L’evento, terminato ieri con l’iniziativa “Scavi, valorizzazione o degrado, tra sogni e realtà”, rientra nell’ambito delle iniziative organizzate dal “Comitato Corso Sud” e dal Parco Nazionale per sostenere la candidatura dell’Aspromonte all’Unesco Global Geoparks, rete di Geoparchi mondiali.
«È un inizio importante – ha dichiarato Sergio Tralongo, direttore del Parco Nazionale – perché volevamo mappare i siti archeologici sul nostro territorio. I siti che abbiamo individuato sono 31».
«Si tratta – ha continuato il direttore Tralongo – quasi sempre di fortificazioni. Sarà importante capire quali sono i siti su cui è interessante intervenire attraverso l’individuazione storica del periodo».

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«Come Amministrazione – ha dichiarato Irene Calabrò, Assessore Comunale ai Beni Culturali – vogliamo dare attestazione dell’attività di valorizzazione e di recupero delle aree archeologiche che si trovano all’interno del Comune. Un percorso intrapreso di concerto con la Soprintendenza, che ha visto, a monte, una convenzione per delineare i limiti delle rispettive competenze e che ci ha permesso, poi, di bandire una manifestazione di interesse e di stipulare un accordo con alcune Associazioni per renderle fruibili alcune aree».
«Abbiamo avanzato la candidatura – ha dichiarato Sabrina Santagati, responsabile Geoparco Aspromonte – un anno e mezzo fa, w grazie alle peculiarità del patrimonio geologico siamo riusciti ad arrivare, quasi, alla conclusione di questo percorso».

Parco_Calabria
«L’intento – ha affermato Luciano Simone, del Comitato Corso Sud – è di stimolare l’Amministrazione affinchè venga ripristinato il decoro di quest’area. Siamo riusciti, con la compartecipazione del Parco, a creare un evento che ci consente di confrontarci su punti importanti: la candidatura del Parco alla rete dei geoparchi Unesco; inserire Piazza Garibaldi tra i siti archeologici del Parco». (ams)