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Progetto Reggio

REGGIO – Al Comune 45 milioni di euro per tre progetti per i quartieri di Arghillà, Modena e Reggio Sud

Sono 45 milioni di euro la somma che arriverà al Comune di Reggio Calabria da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per i tre progetti, presentati nell’ambito del programma innovativo nazionale per la Qualità dell’Abitare, che riguardano la riqualificazione dei quartieri Arghillà nord, Modena-Ciccarello e Reggio Sud-Gebbione.

Ogni progetto ha un’identità precisa ed è finanziato per 15 milioni di euro ciascuno. Un piano ambizioso, presentato nelle scorse settimane dagli assessori alla Pianificazione, ai Lavori Pubblici ed al Patrimonio Comunale, Mariangela Cama, Giovanni Muraca e Rocco Albenese che, seguendo gli indirizzi indicati dal primo cittadino, hanno parlato di un programma nato immaginando la “Città in un quarto d’ora” ideata dal sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, e rilanciata dal Comune di Milano.

A Meno Che è l’intervento che interessa Arghillà. «L’acronimo – hanno detto i delegati di giunta – sta per “A Mali Estremi…Nuova Organizzazione di Comunità in Habitat Essenziali” ed esprime appieno la filosofia di un piano di valorizzazione ecologica urbana, welfare comunitario e servizi essenziali dove cittadini, istituzioni, società civile, profit e non profit si possono alleare, tramite nuove azioni collaborative, per attivare e fruire di nuovi servizi». L’intervento mira a trasformare un ghetto urbano in laboratorio sperimentale di buone prassi, attraverso azioni rigeneranti per riqualificare il quartiere e rendere la comunità protagonista. Previsti, dunque, l’ammodernamento di 50 alloggi di residenza pubblica, attualmente in condizioni di estremo degrado, attraverso soluzioni di messa in sicurezza, efficientamento energetico e abbattimento delle barriere architettoniche, nonché la realizzazione di orti domestici e playground negli spazi comuni di pertinenza. Il progetto contempla, anche, la realizzazione di impianti fotovoltaici integrati sui tetti degli edifici per i fabbisogni condominiali e soluzioni per il riuso delle acque piovane e usate, da riutilizzare per scopi irrigui negli orti domestici e a fini antincendio».

«È contemplata, ancora – hanno proseguito – la riqualificazione delle parti comuni degli edifici al piano terra da destinare alle “Officine di Comunità”, spazi attrezzati per i servizi socio culturali ed attività economiche-produttive e commerciali di prossimità. Verranno ripristinati gli spazi pubblici dismessi o degradati, spesso ridotti a discariche urbane, mediante la realizzazione di piazza d’acqua, nonché la rigenerazione delle infrastrutture viarie principali con boulevard e frutteti urbani. Il parco di Ecolandia, invece, ospiterà laboratori educativi e didattici di “scuola all’aperto in tutti i settori” per contrastare il rischio di povertà educativa, combattere la privazione della possibilità di apprendere, sperimentare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni dei giovani del quartiere. Inoltre, è stato programmato il recupero delle antiche infermerie militari, edifici dismessi da oltre un secolo, per realizzare spazi di formazione e ospitalità per fasce meno abbienti».

Il progetto Essere (Equità Sociale, Sostenibilità Ecologica Residenziale), invece, riguarda il rione Modena-Ciccarello da rendere accessibile, sicuro, inclusivo, sostenibile e resiliente sotto il profilo dell’equità sociale e culturale, del benessere personale e abitativo e dell’innovazione tecnologica.

«Qui – si legge in una nota – si punta a rigenerare gli edifici di residenza pubblica cosiddetti “Vele” ed a riqualificare l’area dell’ex Polveriera attraverso il recupero di un fortino militare di grande valore storico, architettonico e paesaggistico e di immobili dismessi creando, oltretutto, un sistema di orti urbani e giardini tematici finalizzati all’integrazione sociale per persone che vivono in condizioni di disagio sociale. Verrà, così, garantito un sostegno a persone che vivono in condizioni di povertà attraverso una possibilità di occupazione nell’ambito della gestione del bene. Il Comune, dunque, punta a «riqualificare il quartiere attraverso attività culturali, con la creazione di un teatro/museo all’aperto, di un centro per artisti e di un percorso ludico-didattico che avvicinare i giovani alla cultura della legalità, alla cultura agricola ed alla sostenibilità ambientale. Il tutto articolato con vari laboratori formativi che accompagnino gli studenti per tutto il percorso di conoscenza».

Infine, c’è Regia: Rigenerazione Ecologica Grandi Interventi Ambientali – Masterplan Reggio Sud, il piano rivolto alla trasformazione della zona Reggio Sud-Gebbione con la ristrutturazione urbana dell’area dell’ex Deposito di legnami delle Ferrovie e delle infrastrutture verdi di connessione, la riqualificazione di Piazza della Pace mediante la realizzazione di una Watersquare, interventi di potenziamento degli impianti sportivi e la creazione di un parco fluviale lungo le sponde del Torrente Calopinace. Dai beni dismessi dalle Ferrovie ed acquisiti dal Comune, nascerà un “eCampus”, un centro didattico-formativo residenziale ad alta rilevanza ecologica. Piazza della Pace, poi, diventerà uno spazio strategico di socialità, con un sistema di verde pubblico che si snoderà lungo l’asse Viale Galileo Galilei-Viale Aldo Moro, il Viale Messina e Largo Botteghelle. L’area del Torrente Calopinace, sarà trasformata in un boulevard con la riqualificazione del verde e la risoluzione dei nodi strategici del reticolo viario principale (connessioni Via Sbarre, Viale Calabria, Viale Galileo Galilei-Corso Garibaldi, Parco Lineare Sud-Lungomare Falcomatà) ed una sezione che contempli la ciclopedonalità, oltre a prevedere la realizzazione di playground.

«La città cambia – ha commentato il sindaco Giuseppe Falcomatà –. Stiamo raccogliendo i frutti di un fitto lavoro di programmazione che, in questi anni, è stato indispensabile per recuperare un gap consistente col resto del Paese. Reggio si appresta a diventare una realtà sempre più moderna, al passo con le sfide imposte dai ritmi frenetici dei nuovi tempi. La città si candida, sempre più, ad essere baricentro nel Mediterraneo, punto di riferimento per turisti attraverso la realizzazione di opere come il Museo del Mare e, come in questo caso, con progetti comcepiti per il miglioramento sostanziale dei luoghi e della qualità della vita dei propri cittadini. Gli interventi messi in campo e promossi a pieni voti dal Mit, dimostrano la bontà di un’azione ammnistrativa volta ad efficientare l’assetto urbanistico e viario rivoluzionando il concetto stesso di quartiere fino ad oggi comunemente conosciuto».

«Sono programmi innovativi – ha concluso il sindaco – che rappresentano un passo in avanti verso il futuro. Fortissimo, infatti, sarà l’impatto sociale, ecologico, economico e produttivo di un territorio che ha l’impellente necessità di riemerge soprattutto dopo i mesi difficili scanditi dalla pandemia. Oggi guardiamo ancora con più ottimismo e fiducia ad un domani mai come adesso ricco di speranza per ogni reggino». (rrc)