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REGGIO CALABRIA – Arriva la “Primavera della bellezza”

Arriva la “Primavera della bellezza” a Reggio Calabria. La conferenza stampa di presentazione si terrà l’8 aprile, alle ore 11, nel Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio. In quella sede verrà svelato il programma completo degli eventi in calendario.

«Un evento di volontariato culturale gratuitamente donato alla città, al territorio metropolitano ed ai turisti». Si esprime così Salvatore Timpano, presidente nazionale A.I.Par.C., nonché ideatore e coordinatore de “La Primavera della bellezza”, iniziativa che vedrà mostre, simposi, musica e teatro dal 10 al 24 aprile 2024 al Castello Aragonese di Reggio Calabria.

L’evento, realizzato in partnership con l’amministrazione comunale reggina, avrà la partecipazione a titolo gratuito di artisti, associazioni ed enti pubblici, con il comune obiettivo di «contribuire ad una rinascita e una nuova Primavera di Reggio Calabria».

«La Primavera della bellezza – spiega Timpano – è espressione di vitalità e rinnovamento come i germogli a primavera, dentro un luogo simbolo della resistenza cittadina, il Castello Aragonese, una antica “motta” nata per difendere ideali e uomini».

L’iniziativa non sarà un contenitore vuoto e astratto e neppure una mera “vetrina”, ma permetterà di vivere la “stagione del risveglio” ammirando «la bellezza declinata in ogni sua sfaccettatura e dentro il prisma di ogni arte per motivare coloro che vi partecipano e vi giungono per guardare, apprezzare, conoscere, divulgare, con particolare attenzione ai giovani ed agli studenti».

L’evento inaugurale si terrà il 10 aprile alle 17 con un annullo speciale di Poste Italiane, l’intervento dello zampognaro Sergio Di Giorgio e dell’associazione Zampognari di Cardeto. A seguire il Conio della moneta di Apollo, a cura dell’artigiano dell’antico, Domenico Colella. E ancora l’esecuzione della Primavera di Vivaldi con i maestri Calcaramo, Moragas e Di Grande e il sonetto con Teresa Timpano.

Dal 10 al 24 aprile mostre di ceramiche, pittura, scultura e fotografia. Ma anche convegni, musica, teatro, esibizioni dal vivo e un premio di poesia.

«Un evento a dilatarsi come cerchi concentrici – conclude Timpano – capaci di esprimere il bello che nasce dalla nostra terra, dalle nostre saggezze, dai nostri profumi, colori, dalle nostre eccellenze che fanno di questo territorio, troppo spesso narrato secondo stereotipi, un crogiuolo di emozioni e sentimenti». (rrc)