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Incontro con Palma Comandè

REGGIO – Incontro con Palma Comandè

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18, nella sede de Le Muse, incontro con Palma Comandè, che si confronterà con il pubblico «sul suo essere donna formatasi in questa terra, scrittrice che affonda le sue radici nella sua S. Agata del Bianco e che narra una Calabria autentica».

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Le Muse, guidata da Giuseppe Livoti che, la scorsa estate, ha premiato la scrittrice con il Premio Nazionale Muse «in quanto continuatrice della grande tradizione letteraria dello zio Saverio Strati, rappresentante del neorealismo calabrese».

La conversazione vedrà un prologo ed un epilogo affidato a Vincenzo Nociti, Direttore Unità Operativa Complessa di Geriatria del Grande Ospedale Metropolitano Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria ed alla prof.ssa Titti Strano Polimeni, referente Muse Storia della Letteratura e del Teatro. I vari momenti della serata verranno scanditi dal Laboratorio di Lettura Interpretativa diretto da Clara Condello con Sonia Impalà ed Antonella Mariani

Punto di partenza sarà la sua ultima pubblicazione La Padrina, romanzo che si snoda sul filo della ricerca del cambiamento. Protagoniste sono due donne, bisnonna (Padrina) e nipote. L’una simbolo autorevole di una mentalità e una cultura i cui dettami trasmette tramite un indiscusso potere ’ndranghetistico, l’altra incarnazione di un’inquietudine data da una profonda vocazione all’autonomia di pensiero e al bisogno di affermarlo attraverso scelte di vita proprie e non indotte. Il percorso della ragazza sarà fortemente accidentato, e i suoi esiti saranno resi a volte tragici dall’impatto drammatico contro i sentimenti.

Lo sfondo di tutto è un mondo apparentemente appiattito su una cultura ’ndranghetista, arcaica e intrisa di fatalismo, in realtà attraversato e scosso da dubbi e ricerca di sé. Un romanzo che getta uno sguardo diverso sulla mentalità meridionale e la cultura che la sottende, uno sguardo che scava nelle profondità dell’essere, lì dove risiede l’Uomo coi suoi dubbi irrisolti e i suoi aneliti. (rrc)