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Carnevale Vallata Sant'Agata

REGGIO – L’antico carnevale della Vallata Sant’Agata

L’antichissimo Carnevale di San Salvatore (Reggio), le cui origini si perdono nella notte dei tempi rivive ancora nella Vallata del Sant’Agata. Su questo interessantissimo e ai più sconosciuto rito, verte l’ incontro di oggi, alle ore 17.00 presso la sala conferenze del Castello Aragonese di Reggio su “L’antico Carnevale della Vallata del Sant’Agata. Fra ritualità trasgressione e bisogno”.

Convegno al Castello su Carnevale

Lo storico Orlando Sorgonà, in una sua pubblicazione, rintraccia origini greco latine in quello che è il Carnevale di San Salvatore: “I rituali dell’incoronazione, del processo, del testamento, della morte, del bruciamento di Carnevale – riconducono ad antichi riti agro-pastorali di inizio anno, di rinascita della natura, di passaggio da una stagione all’altra, in cui centrale era il rapporto con i morti e con le divinità sotterranee. Ancora oggi a San Salvatore, piccola frazione pre-aspromontana rimane la processione di Carnulivaru, l’antico rito funebre che celebra la morte di carnevale. Il fantoccio che impersona tutto quello che è vecchio e che rappresenta il male che è successo nell’anno trascorso, viene bruciato sulla pubblica piazza a tarda sera”.

Un’immagine storica dell’antico carnevale di San Salvatore (RC)

Oltre allo storico Orlando Sorgonà interverranno: Irene Calabrò (Assessore alla valorizzazione del patrimonio culturale del Comune di Reggio Calabria), Daniela Neri (Funzionario responsabile settore cultura del Comune di Reggio Calabria), Grazia Maria Scarcella (Responsabile del Castello Aragonese di Reggio Calabria), Franco Arcidiaco (Delegato del Sindaco alla cultura), e Demetrio Iero (Presidente Pro Loco Reggio Calabria San Salvatore).

Il Carnevale Storico che si svolgerà, come da tradizione, a San Salvatore nel pomeriggio di martedì grasso (che quest’anno sarà il 5 marzo).

L’iniziativa, organizzata dalla Pro Loco Reggio Calabria San Salvatore in sinergia con il Comune di Reggio Calabria – Assessorato alla valorizzazione del patrimonio culturale, ha l’obiettivo di preservare e tramandare alle future generazioni un così prezioso patrimonio culturale, quasi completamente inedito dal punto di vista antropologico (non risultano più Carnevali simili in tutta la provincia) e che rischia altrimenti di scomparire. (rrc)