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L'Italian Cleaning Tour di Ambiente Mare Italia ha fatto tappa in città

REGGIO – L’Italian Cleaning Tour di Ambiente Mare Italia ha fatto tappa in città

Nei giorni scorsi, l’iniziativa Italian Cleaning Tour – Ict di Ambiente Mare Italia – AMI ha fatto tappa a Reggio Calabria sul lungomare Italo Falcomatà.

Organizzata da Ambiente Mare Italia – AMI in collaborazione con la Guardia Costiera – Direzione Marittima della Calabria e Basilicata Tirrenica e grazie al patrocinio del Comune di Reggio Calabria, l’iniziativa è stata coadiuvata dalla Teknoservice che ha fornito tutto il materiale necessario alla raccolta e ha visto come protagonisti i ragazzi e gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo De Amicis Bolani che si sono rimboccati le maniche e hanno partecipato numerosi alla giornata di intervento ambientale organizzata da AMI.

All’evento hanno partecipato anche le Associazioni Fare Eco, PGS Reggio Calabria, ASD ASPROMONTE Trails AICS , Coordinamento Associativo Reggio Athena.
«Come promesso siamo ritornati a Reggio Calabria e questa volta lo abbiamo fatto attivamente con una tappa del nostro progetto di intervento ambientale” – ha commentato Alessandro Botti, il Presidente di Ambiente Mare Italia – AMI. La plastica, nonostante la sensibilizzazione ambientale e la risposta positiva dei cittadini nell’uso delle buone pratiche, continua ad essere in cima alla lista dei rifiuti che insieme ai nostri volontari troviamo sulle spiagge e nei parchi cittadini».
«Nel corso delle tappe di Italian Cleaning Tour – ha spiegato – abbiamo già raccolto circa 2 tonnellate di plastica e di altri rifiuti inquinanti. Ma il valore di ICT è soprattutto nel vedere l’impegno e la crescita di tutti i giovani che partecipano alle tappe del progetto».
La plastica continua ad essere una minaccia per il nostro Mare e oggi cogliamo l’occasione per ricordare quello che giace in fondo allo Stretto di Messina, a soli 16 km di distanza da Reggio Calabria. Secondo l’ultimo rapporto redatto dall’Università di Barcellona e pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters è possibile rinvenire sempre più maggiori quantità di rifiuti in fondo al mare e, tra le aree mappate, quella dello Stretto di Messina presenta un’alta densità di rifiuti plastici sui fondali. Gli studiosi parlano di più di un milione di oggetti per chilometro quadrato in alcune delle zone più critiche. Si legge nel rapporto, “negli hotspot di rifiuti sul fondo marino giacciono tante quantità di plastica, reti e attrezzi da pesca, metallo, vetro, ceramica, tessuti e carta. In generale si stima che il 62% dello sporco accumulato sui fondali sia costituito da plastica, che come noto può essere trasportata dalle correnti su lunghe distanze” .
Secondo gli scienziati, la quantità di rifiuti dispersa nell’ambiente e che finisce in mare potrebbe aumentare in maniera esponenziale nei prossimi anni. Ci sono ancora vaste aree del fondo marino da esplorare e mappare. E i risultati delle indagini in altre aree potrebbero rivelarsi ancora più preoccupanti.
«Il nostro Mare ha bisogno di essere tutelato – ha commentato Francesca Rogolino, referente di Ambiente Mare Italia – AMI Reggio Calabria -. Ringrazio gli insegnanti, il Dirigente scolastico della scuola De Amicis Bollani e soprattutto i tanti giovani che oggi hanno preso parte alla nostra giornata di intervento ambientale Ringrazio la Capitaneria di Porto e il Comune di Reggio Calabria che si è subito mostrato aperto alle nostre proposte e iniziative di tutela ambientale».
L’evento di beach clean up rientra nel progetto di intervento ambientale Italian Cleaning Tour, ICT, il giro di Italia di AMI realizzato grazie al contributo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
«Sono molto contento che anche qui a Reggio Calabria – ha concluso il Presidente Botti – ci siano stati tanti Colibrì impegnati sulla spiaggia. I Colibrì sono i nostri giovani che, come recita l’antica favola africana, fanno la loro parte nella difesa del loro Pianeta». (rrc)