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Lido Comunale Reggio

REGGIO – Sorgonà: il Lido Comunale dovrebbe rinascere come epicentro del turismo balneare reggino

C’è amarezza, nelle parole di Sasha Sorgonà, presidente dei Giovani di Confcommercio di Reggio Calabria, quando parla del Lido Comunale “G. Zerbi”: «Quello che dovrebbe essere il gioiello del centro di Reggio Calabria, biglietto da visita pronto ad accogliere turisti dal resto d’Italia e del mondo, è invece un luogo abbandonato a se stesso».

Sorgonà, infatti, denuncia il perpetuo stato di abbandono e di degrado del Lido Comunale, attaccando il Comune di Reggio Calabria che, il 23 luglio, ha pubblicato l’avviso finalizzato a ricevere manifestazioni d’interesse per la concessione temporanea degli spazi e dei servizi relativi per la stagione balneare 2020 del Lido Comunale “G. Zerbi”, sottolineando come «verrebbe da pensare a un pesce d’aprile fuori tempo massimo ma, purtroppo, si tratta della realtà».

«Pubblicare la manifestazione d’interesse il 23 luglio per la stagione estiva  – ha sottolineato il presidente dei Giovani di ConfCommercio Reggio Calabria – equivale a pubblicare l’avviso per i mercatini natalizi a Carnevale, quando ‘’ogni scherzo vale’. In questo caso invece nessuno scherzo ma solo una miopia amministrativa che fa a pugni con le bellezze della nostra città. Bellezze che storicamente non riusciamo a valorizzare se non in minima parte».

«Quale ‘interesse’  – ha aggiunto – si può manifestare nel rilevare concessione e servizi a stagione abbondantemente iniziata? Quale ‘interesse’ si può manifestare nel rilevare concessioni e servizi di un Lido ridotto ormai a brandelli, lontano parente della struttura che accoglieva reggini e turisti in luogo accogliente e sicuro? Senza dimenticare che anche l’ultima classificazione delle acque di balneazione prodotta da Arpacal per la stagione 2020 segnala come ‘scarsa’ la qualità del mare del Lido Comunale di Reggio Calabria».

«Invece che sopravvivere a stento – ha proseguito Sorgonà – trascinandosi faticosamente anno dopo anno, il Lido Comunale dovrebbe rinascere dalle proprie ceneri come fosse un Araba Fenice. Immagino quel luogo come l’epicentro del turismo balneare reggino, con turisti provenienti da ogni parte del mondo. Cabine vere (e non le attuali baracche) ad ospitare reggini, servizi di qualità e strutture ricettive a incorniciare il Lido, impreziosito da un mare ‘Bandiera Blu’».

«Questo deve essere il Lido di domani – ha concluso – per tramutare il sogno in realtà dobbiamo iniziare a costruirlo da oggi». (rrc)