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stazione di servizio Rosarno

Rientro in Calabria, il piano di sicurezza della Regione

È scattata l’altra emergenza, quella relativa al rientro in Calabria dei fuori sede, lavoratori e studenti universitari che dovranno registrarsi due giorni prima sul sito della Regione, indicando il luogo e le date di partenza e di arrivo. L’assessore regionale al Welfare, Gianluca Gallo, dopo la pubblicazione del Dpcm del 26 aprile – in cui veniva permesso di rientrare nella propria Regione di residenza – aveva dichiarato che «la Giunta regionale ha già provveduto ad organizzare la rete degli interventi», in quanto «il Dpcm del 26 Aprile, che incredibilmente autorizza senza filtro né tutela alcuna il massivo rientro di nostri concittadini domiciliati fuori regione, moltissimi nelle aree in cui elevata è la percentuale di diffusione di Sars Cov-2».

Come ha riferito l’assessore regionale Gallo, infatti, «il presidente Jole Santelli ha tempestivamente incaricato il Dipartimento Salute di predisporre ogni accorgimento opportuno a prevenire, contenere e possibilmente azzerare ogni rischio di contagio. Il Dipartimento, a sua volta, ha fornito tempestivo indirizzo alle Asl di attivarsi, per adottare le misure necessarie».

Attesi, infatti, migliaia di arrivi, ma controllati: il presidente Santelli ha predisposto un’ordinanza che impone la registrazione con 48 ore di anticipo e l’immediata messa in quarantena sin dal momento dell’arrivo. Grazie a questo sistema, infatti, i sindaci saranno costantemente aggiornati della situazione dei rientri in riferimento ai territori di competenza, così da poter assumere ogni eventuale provvedimento utile.

«Contestualmente – ha dichiatato l’assessore regionale Gallo – gli operatori dell’Asl provvederanno, nei tempi tecnici strettamente necessari, all’effettuazione dei tamponi sui soggetti rientrati e postisi in isolamento domiciliare. Contiamo così di assicurare tutela agli interessati, alle loro famiglie ed alla salute pubblica».

Ad oggi, lunedì 4 maggio, giorno in cui i calabresi potranno fare rientro, «la Regione Calabria, di concerto con le Prefetture e il coordinamento del prefetto di Catanzaro Francesca Ferrandino, ha predisposto un Piano di sicurezza relativo ai tamponi rino-faringei», reso possibile dopo le sollecitazioni di un gruppo di 75 sindaci del cosentino e dal segretario-Questore Graziano Di Natale, che ha fatto suo l’appello dei sindaci e ha ribadito quanto «sia indispensabile sottoporre a tampone tutte le persone che, in queste ore, si accingono a rientrare in Calabria e disporre che la quarantena sia obbligatoria».

La Regione, dunque, ha disposto che «per coloro che raggiungeranno la propria residenza con mezzo proprio saranno allestiti dei laboratori mobili, in base alla provincia di residenza, secondo la seguente disposizione: Provincia di Cosenza/Crotone: autostrada A2 – area di servizio Frascineto Ovest Provincia di Catanzaro/Vibo Valentia: autostrada A2 – area di servizio Lamezia Ovest Provincia di Reggio Calabria: autostrada A2 – area di servizo Rosarno Ovest; per coloro che raggiungeranno la propria residenza attraverso l’utilizzo del treno, saranno allestiti dei laboratori mobili nelle seguenti stazioni ferroviarie: Scalea, Paola, Lamezia Terme, Vibo Pizzo, Rosarno, Gioia Tauro, Villa San Giovanni, Reggio Calabria; per coloro che raggiungeranno la propria residenza attraverso l’utilizzo del mezzo aereo, sarà allestito un laboratorio mobile presso gli arrivi dell’aeroporto di Lamezia terme. Si precisa che coloro che si sottoporranno al test, a seguito di comunicazione dell’esito negativo e valutazione da parte dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASP di appartenenza, potranno interrompere l’isolamento domiciliare previsto dal punto 3 dell’Ordinanza del Presidente delle Regione Calabria n. 38 del 30 Aprile 2020».