LA GIUNTA PER LE ELEZIONI HA RESPINTO I RICORSI DELLA LEGA, AL VICEPREMIER IL SEGGIO DEL LAZIO;
Matteo Salvini

Salvini perde il seggio da senatore in Calabria. Al suo posto Michela Caligiuri (FI) di Cosenza

di SANTO STRATI – Ieri sera, in Senato, la Giunta delle Elezioni e delle Immunità Parlamentari, presieduta da Maurizio Gasparri, ha ratificato la perdita del seggio calabrese del vicepremier Matteo Salvini a favore della candidata cosentina Fulvia Michela Caligiuri (Forza Italia). Sarà l’assemblea di Palazzo Madama, entro 20 giorni, a votare in aula la definitiva chiusura di questa incredibile vicenda. In buona sostanza la Lega, per soli 318 voti, perde il seggio calabrese attribuitole per errori di trascrizione e stasera riassegnato, per diritto, a Forza Italia. La Giunta per le elezioni si è riunita alle 20 e dopo aver ascoltato il difensore della ricorrente Caligiuri, l’avv. Oreste Morcavallo protagonista di un’ammirevole lezione di diritto costituzionale, e il difensore della senatrice subentrata alla Bonfrisco, Kristalia Rachele Papaevangeliu si è riunita in camera di consiglio e ha deliberato di respingere i ricorsi della Lega, accettando la contestazione sull’elezione di Salvini in Calabria. La Giunta, quindi, ha proposto all’Aula di dichiarare l’annullamento dell’elezione di Salvini in Calabria con l’attribuzione del seggio a Forza Italia, ovvero alla Caligiuri.

Per Matteo Salvini, ovviamente, non cambia nulla: aveva dovuto scegliere il seggio dove aveva raccolto meno voti (la Calabria), gli tocca quello del Lazio, originariamente coperto dalla sen. Anna Cinzia Bonfrisco, dimissionaria il 1° luglio per incompatibilità con l’elezione a europarlamentare, alla quale è subentrata il 2 luglio la prima dei non eletti  Kristalia Rachele Papaevangeliu, che ha inutilmente chiesto di poter controllare analiticamente tutte le schede contestate (!) e invece dovrà cedere il posto al vicepremier leghista.

In questa vicenda appare inaccettabile il tempo trascorso dal ricorso (4 aprile 2018) alla decisione finale della Giunta per le elezioni (16 luglio 2019). È assurdo che la calabrese Caligiuri abbia dovuto attendere oltre un anno per avere giustizia: l’attività istruttoria del Comitato composto dal sen. Alberto Balboni, FI, e dalle senatrici Nadia Ginetti (PD) e Fiammetta Modena (FI), dal sen. Emanuele Pellegrini (LP-SP-PSd’Az) e dalla senatrice Alessandra Riccardi (M5S) è iniziata il 5 marzo di quest’anno (con il conferimento del mandato da parte della Giunta per le elezioni) e si è sviluppata per 20 sedute dal 13 marzo al 18 giugno.

Come ha riferito il relatore sen. Balboni «La delicatezza e complessità del compito istruttorio affidato a questo organo ha visto impegnati tutti i suoi componenti che ringrazia per lo spirito di collaborazione, la terzietà e l’estremo rigore che hanno dimostrato in questi mesi. Il Comitato, dopo un primo controllo preliminare effettuato da parte degli Uffici – del quale ha dato conto nella relazione parziale esposta nella seduta della Giunta del 27 novembre 2018 – ha ritenuto di riesaminare tutti i verbali delle 2.416 sezioni elettorali della regione Calabria, ad iniziare dai verbali delle sezioni che presentavano anomalie e discordanze e da quelli delle sezioni segnalate dal ricorso elettorale presentato dalla dottoressa Caligiuri. Prima di soffermarsi sugli esiti numerici della verifica compiuta, il relatore sottolinea che le peculiarità del sistema elettorale del Senato, come modificato dalla legge n. 135 del 2017, hanno evidenziato indubbie ed oggettive criticità che inevitabilmente si sono riverberate sulle non sempre agevoli operazioni alle quali sono stati chiamati i competenti Uffici elettorali.

«La questione – ha affermato nella sua relazione il sen. Balboni – in particolare verte sostanzialmente sull’erronea trascrizione nei verbali sezionali dei voti riportati alle singole liste appartenenti alla coalizione di centro-destra, originata da un’inversione nell’ordine di collocazione delle medesime liste. Nella sua concreta attività di verifica, il Comitato ha pertanto ritenuto di applicare, con prudente apprezzamento e senza rigidi automatismi, un criterio di disamina dei voti indicati nei verbali di sezione tramite un puntuale confronto con le tabelle di scrutinio annesse dove stati riscontrati i suddetti voti assegnati alle singole liste. Il Comitato, a conclusione del proprio mandato, rileva che, tenendo conto dell’esame delle 2.416 tabelle di scrutinio, i voti attribuiti alle liste della coalizione di centro-destra risultano: Forza Italia 183.795; Fratelli d’Italia 33.255; Lega 49.863; Noi con l’Italia 12.937. Si fa presente tuttavia che, per quanto riguarda le sezioni di Palmi 15 e Celico 3, si è rilevato che dalle tabelle risulta attribuito il 100% dei voti alla Lega (per un totale di 224 complessivi in luogo dei 45 risultanti dai verbali). Ai fini della prova di resistenza, il Comitato ha provvisoriamente deciso di attribuire alla Lega, i voti risultanti dalla tabella di scrutinio.

«All’esito dei controlli effettuati dal Comitato – ha proseguito nella sua relazione il sen. Balboni – si riscontra, quindi, che le rettifiche apportate ai risultati di proclamazione comporterebbero che i due seggi assegnati in sede di proclamazione dall’Ufficio elettorale regionale alla Lega e al Movimento politico Forza Italia, risulterebbero da assegnare entrambi a quest’ultimo e alla lista Lega occorrerebbero 318 voti in più per riottenere il seggio (oltre ai presumibili 179 voti delle sezioni di Palmi 15 e Celico 3 per un totale di 497). Alla luce degli accertamenti esposti, risulterebbe eletta la dottoressa Fulvia Michela Caligiuri, candidata nel collegio plurinominale Calabria 1 per la lista Forza Italia in luogo del senatore Matteo Salvini appartenente alla lista Lega. Pertanto, in mancanza di ulteriori elementi nuovi e sulla base del mandato ricevuto dalla Giunta, pur essendo disponibile ad ogni indicazione o disposizione della stessa Giunta, propone, ai sensi dell’articolo 10, comma 1, del Regolamento per la verifica dei poteri, la contestazione dell’elezione del senatore Matteo Salvini». La Giunta ha quindi approvato all’unanimità la proposta di dichiarare contestata l’elezione del senatore Matteo Salvini.

Occorre ribadire – come Calabria.Live ha più volte scritto – che della contestazione dell’elezione di Salvini si sapeva dallo scorso 27 novembre (con la prima relazione del sen. Balboni), tanto che la Lega aveva provveduto a “salvaguardare” la sen. Bonfrisco candidandola a un seggio “sicuro” per l’EuroParlamento. La Calabria “perde” Salvini e acquista una calabrese doc che sta scaldando i motori per prendere il posto che le tocca in Senato. La Caligiuri è un’affermata imprenditrice titolare dell’azienda agricola Torre di Mezzo di Castrovillari (produzione latte e allevamenti).

Fulvia Michela Caligiuri
Fulvia Michela Caligiuri

Nulla cambia, ovviamente per il vicepremier Salvini, che, in questo momento, ha, in verità, altri grattacapi di gran lunga superiori alla perdita del seggio calabrese: non sarà certo questo a modificare l’incredibile avanzata leghista in Calabria abilmente guidata dal commissario Cristian Invernizzi con l’unico deputato leghista calabrese Domenico Furgiuele. I consensi per Salvini sono in crescita anche in Calabria, ma lo “scivolone” russo potrebbe riservare qualche sorpresa. Lo scenario politico calabrese costruito la sera viene smontato il mattino successivo, e non solo in casa leghista. Sono in tanti a temere per la tenuta del Governo e a guardare con disperazione a eventuali nuove elezioni: per molti pentastellati calabresi l’addio a Montecitorio sarebbe scontato. (s)