Il deputato di Alternativa c’è, Francesco Sapia, ha scritto al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì e al commissario ad acta, Guido Longo, per sapere «quali iniziative, nell’ambito delle rispettive competenze, abbiano posto in essere o intendano assumere al fine di risolvere il problema» dei ritardi sugli esiti dei tamponi molecolari nel Cosentino.
«Ci sono problemi di processazione – ha domandato lo stesso parlamentare di L’alternativa c’è – a distanza di oltre un anno dall’inizio della pandemia? Quali soluzioni sono state approntate per ridurre i tempi di comunicazione degli esiti dei tamponi molecolari, in modo da consentire che i soggetti negativizzati possano uscire di casa come loro diritto?».
«Secondo le notizie reperite dallo scrivente parlamentare, in provincia di Cosenza – ha aggiunto Sapia – vengono eseguiti in ambito pubblico circa 1000 tamponi al giorno, di cui ne vengono processati quasi 300. Ciò pone una serie di questioni, tanto di corretta conservazione e di validità dei tamponi, quanto per il ritorno nelle relative comunità locali, in tempi ragionevoli, dei cittadini che poi dovessero risultare negativi a test molecolare dopo la scadenza dei termini delle ordinanze di isolamento o quarantena, restrittive della libertà personale per motivi di emergenza sanitaria e di salute pubblica». (rp)