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Sapia (Fai Cisl): Necessaria una riforma condivisa della bonifica calabrese

Sapia (Fai Cisl): Necessaria una riforma condivisa della bonifica calabrese

È «necessario avviare  una riforma del settore e ripetiamo la nostra perplessità e contrarietà al progetto di un Consorzio unico per l’intero territorio regionale». È quanto ha dichiarato il segretario generale di Fai Cisl Calabria, Michele Sapia, nel corso della seduta della VI Commissione del Consiglio regionale, presieduta dalla consigliera regionale

«Consideriamo positiva la convocazione – ha aggiunto –e per questo ringraziamo la Presidente Gentile, ma occorre sottolineare che si tratta del primo e unico incontro a cui sono state chiamate a partecipare le Organizzazioni sindacali di categoria. Mesi in cui abbiamo messo in campo tante iniziative, varie richieste di incontro, solleciti e proposte sindacali inviate». 

«Per questo riteniamo – ha spiegato – che la Regione dovrebbe avviare un percorso di confronto e ascolto, prima di portare questa proposta di legge in Consiglio regionale.  Condividiamo l’urgenza di una riforma ma è necessario un confronto e approfondimento adeguato. In questo contesto, è necessario superare criticità e vecchi stereotipi come anche  considerare quelle esperienze positive ed esempi virtuosi di alcuni Consorzi di bonifica, come dimostra anche l’iniziativa odierna per l’inaugurazione di un innovativo sistema di controllo della distribuzione idrica da parte del Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese, oppure i 13 progetti presentati dai Consorzi di bonifica calabresi finanziati con le risorse del Pnrr, che hanno visto la Calabria prima tra le regioni italiane». 

«Apprezziamo l’idea di definire una riforma – ha detto ancora – ma oggi è importante discutere di questa proposta di legge in maniera matura, considerando le opportunità, implicazioni e effetti che potrebbero avere sul personale dipendente, sugli attuali Enti consortili, sui servizi al comparto agricolo calabrese e tutela del territorio. Serve un dibattito costruttivo per una legge equilibrata e ponderata. Non si inquadra positivamente, secondo noi, la convocazione del Consiglio regionale per giorno 3 agosto, in cui verrà posta la fiducia». 

«Inoltre, a nostro avviso – ha continuato Sapia – è necessario integrare nel testo di riforma quegli aspetti, come erogazione del Tfr, ritardi delle retribuzioni, la garanzia del regolare pagamento delle mensilità, vuoti previdenziali contributi, stato giuridico e contrattuale, trasferimenti e assegnazioni, che riguardano il personale dipendente dei Consorzi di bonifica in forza e già in quiescenza, evitando errori del passato».

«È necessario – ha sottolineato – garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali, tenendo conto dei vari aspetti contrattuali del personale dipendente alla data in vigore della proposta di legge, e programmare un necessario turn over del personale impegnato nell’attuale campagna irrigua. Ma una vera riforma si costruisce insieme, delineando una programmazione pluriennale e investimenti, prevedendo sostenibilità economica e finanziaria dell’intero sistema della bonifica calabrese. Purtroppo, constatiamo che le risorse finanziarie indicate nella norma sono insufficienti per un vero cambio di passo». 

«Mentre giudichiamo positivamente, l’introduzione riguardante i contratti fiume – ha detto ancora – come anche la partecipazione del sindacato nel Consiglio dei Delegati e il requisito di ammissibilità, previsioni di cui avevamo evidenziato l’importanza anche durante il Convegno regionale che la nostra Federazione aveva organizzato il 18 ottobre 2022 a Sibari». 

«Siamo contrari al Consorzio unico – ha ribadito – perché l’attuale proposta di legge non coincide con il concetto di servizi all’agricoltura, comprensori di bonifica, principi dell’Intesa Conferenza Stato-Regioni del 2008, e non considera le diverse vocazioni agricole, fragilità del territorio, bacini idrografici, patrimonio idrico e l’accentuata polverizzazione aziendale. Consideriamo inoltre questo testo non rispondente alle sfide rappresentate dalla transizione ecologica, per cogliere opportunità e risorse dai Piani europei, nazionali e regionali».

«Riteniamo essenziale – ha specificato – esaltare la centralità dei territori, la vicinanza della governance alle aree rurali, superare le varie criticità che oggi interessano il sistema della bonifica calabrese, offrire alle realtà produttive agricole servizi certi ed innovativi per una Agricoltura 4.0.  Quest’oggi abbiamo sostenuto l’importanza della partecipazione che per la Cisl è la strada maestra per un vero cambiamento sociale, e richiesto di prevedere ulteriori spazi istituzionali di confronto permanente, come l’istituzione della Consulta regionale della bonifica».

«Ci auguriamo che i contenuti e le proposte del documento consegnato quest’oggi siano accolti. Come Federazione regionale – ha concluso il Segretario Generale – saremo impegnati in prima linea affinché si possa riservare il giusto tempo per un reale percorso di confronto con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati su un tema fondamentale per il lavoro, l’agricoltura, il territorio e la sicurezza della comunità calabrese». (rrc)