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SICLARI: TRASPORTI, TONINELLI VENGA A VIAGGIARE AL SUD

Il senatore Marco Siclari (FI) dopo le affermazioni del ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, che commentava la relazione al Parlamento del presidente dell’Autorità dei Trasporti (Art), Andrea Camanziro, ha lanciato un provocatorio messaggio: «Mi domando se il ministro Toninelli abbia mai visitato il Sud Italia. Parla di migliorare i trasporti ma non si rende conto che ci sono tre regioni totalmente isolate con milioni di cittadini. Il Calabria, Sicilia e Puglia, per non parlare della Sardegna, non si può parlare di migliorare ma di costruire da zero perché in queste regioni si viaggia ancora come nei film di Troisi».
«Se davvero Toninelli ha il “chiodo fisso” per i trasporti, cominci a martellare al Sud dove manca l’alta velocità, i porti sono ridotti ai minimi termini e gli aeroporti sono in fase di smantellamento. Quelle di Toninelli risuonano come parole fantasiose totalmente scollegate dalla realtà come se a parlare fosse un cittadino che non risiede in Italia. Sul “viaggiare meglio” nessuno può essere in disaccordo ma la priorità deve essere, innanzitutto, portare il paese a viaggiare alla stessa velocità e a parti dignità e trattamento di costi. Come si può parlare di servizio di trasporti nazionale quando in Calabria due aeroporti su tre rischiano la chiusura e al momento volare da Reggio verso Roma o Milano arriva a costare fino a 500 euro? Gli aeroporti del Sud sono stati anno dopo anno depotenziati, serve, invece, un’inversione di rotta perché se non li rendiamo internazionali come pretendiamo di sfruttare l’enorme potenziale turistico e la messa in rete dell’immenso patrimonio racchiuso in queste terre? La situazione per queste regioni è disastrosa – ha concluso Siclari – perciò invito Toninelli a fare suo questo appello e a concentrare sforzi e risorse per dare ai cittadini del Sud la possibilità di viaggiare come il resto d’Italia e, nel contempo, dare un servizio che permetta a tutto il Meridione di uscire dall’isolamento di cui  è vittima, facendo crescere il settore turistico tenuto sotto scacco, prima di tutto, della mancanza di collegamenti adeguati». (rp)