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Riprende la tradizione dei "Palloni di Santa Lucia"

SOVERIA SIMERI (CZ) – Riprende la tradizione dei “Palloni di Santa Lucia”

Domani, a Soveria Simeri,  riprende la tradizione dei Palloni di Santa Lucia, grazie alla passione di Francesco Falbo che – con grande abilità e passione – ha recuperato e rilanciato l’arte del maestro Donato Del Fabbro, tra gli ultimi a realizzare le leggerissime mongolfiere.

Quest’anno, non solo i Palloni si Santa Lucia torneranno a levarsi nel cielo (la leggenda narra che il primo ad instaurare la tradizione fu Vincenzo Sacco, devoto alla Santa, che diede il volo al primo “pallone”, rappresentando l’ascensione dell’anima della martire Lucia) ma lo faranno grazie al laboratorio di Francesco Falbo che martedì 7 e mercoledì 8 dicembre ha coinvolto, appassionandoli, tante bambine e bambini.

Il laboratorio curato da Falbo rientra nell’ambito delle iniziative del progetto promosso e sostenuto dal comune di Soveria Simeri con il co-finanziamento della regione Calabria a valere sul Avviso pubblico per la Selezione e il Finanziamento  di interventi per la Valorizzazione del sistema dei beni culturali  e per la Qualificazione e il Rafforzamento dell’attuale Offerta Culturale presente in Calabria- Annualità 2019 –Azione 1 Tip 1.3, realizzato dall’associazione culturale Confine Incerto.

L’obiettivo principale è quello di sensibilizzare i più piccoli sulle tematiche ambientali attraverso l’arte e la formazione, mettendo in evidenza lo stretto rapporto tra cultura e natura. Dopo il primo appuntamento svoltosi il 14 novembre scorso, sono ripresi i laboratori didattici per le scuole secondarie di primo grado, nella sede dell’Istituto comprensivo Cropani-Simeri Crichi al plesso scolastico di Soveria Simeri: martedì 7 e mercoledì 8 si è svolto anche il laboratorio di palloni aerostatici di Santa Lucia che si è svolto nella biblioteca comunale di Soveria Simeri. Da lunedì 6 dicembre a domani, venerdì 10 dicembre, si svolge anche il laboratorio “Teatro in Natura” a cura di Anna Macrì.

«Questi grandi palloni aerostatici di carta velina, colorati nei più svariati modi e con le più svariate tinte, si gonfiano con l’aria calda che si sviluppa da una fiamma alla loro base – spiega Falbo – e che li spinge verso l’alto, liberi di salire sempre più su finchè la fiamma costante, alimentata da sacchi di iuta inzuppati di gasolio, non si spegnerà».

Carta velina, colla, un anello riposto nella parte inferiore per collocare il bruciatore, dopo aver realizzato un semicerchio con un raggio di circa due metri, la lavorazione prosegue con la creazione del tessuto del pallone con la carta velina fino a quando non si arriva alla sovrapposizione dei due coni realizzati.

«È stata una grande emozione poter lavorare con i bambini – ha detto ancora Falbo – stimolare la loro creatività e recuperare una tradizione così importante e bella del nostro paese».

Appuntamento, quindi, per lunedì 18.30 con il volo dei Palloni di Santa Lucia che sarà preceduto dallo spettacolo degli artisti di strada della Compagnia “Fuoco&clownerie”, alle 17.30. (rcz)