È stato pubblicato, su Scientific Report, lo studio traslazionale sulle alterazioni idrodinamiche nel sistema ventricolare del gruppo di Idraulica dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, coordinati dal prof Giuseppe Barbaro, in collaborazione con l’Università La Sapienza.
Lo studio porta il titolo di Cortical atrophy in chronic subdural hematoma from ultra-structures to physical properties.
Il team di ricercatori di Ingegneria Idraulica del Dipartimento Diceam dell’Ateneo reggino, composto anche degli ingegneri Lucia Bruzzaniti e Pierfabrizio Puntorieri, hanno accolto con entusiasmo questa sfida e hanno contribuito in modo determinante a chiarire gli aspetti fisici ed idrodinamici che portano alla formazione dell’ematoma sottodurale cronico, permettendo così un approccio davvero multidisciplinare.
La ricerca condotta da ricercatori del dipartimento di Neuroscienze Umane della Sapienza di Roma, è stata effettuata su 190 pazienti confrontati con altrettanti controlli sani ed ha messo insieme i risultati clinici e di laboratorio derivanti dallo studio di microscopia elettronica ed immunoistochimica delle membrane di questa particolare forma di ematoma. Aggiungendo i dati ultrastrutturali di Microspia Elettronica e di immunoistochimica ottenuti dallo studio delle membrane interne ed esterne si è sviluppato un modello eziopatogenetico completo di questa patologia.
Questa ricerca ha in tal modo mostrato che il primum movens del circolo vizioso che porta alla formazione dell’ematoma sottodurale cronico è l’atrofia corticale benigna, che rappresenta un processo involutivo della corteccia cerebrale para fisiologico legato all’età.
Gli autori si ripromettono di utilizzare tale metodologia d’indagine per ulteriori indagini di fisiologia e fisiopatologia del sistema ventricolo subaracnoideo cranio-spinale
Il risultato è un approccio nuovo che si propone di chiarire aspetti salienti dell’eziologia di questa patologia e rappresenta un bell’esempio di collaborazione multicentrica e multidisciplinare.
Il Rettore, prof. Giuseppe Zimbalatti si congratula con il gruppo di ricerca del prof. Giuseppe Barbaro, per l’ottimo risultato, auspicando che tali collaborazioni si consolidano e intensificano nel tempo al fine di raggiungere ulteriori prestigiosi risultati. (rrc)