;
swap cafè

Swap Cafè, venerdì 14 si parla di South Working e Learning

Venerdì 14 maggio, alle 18, in diretta streaming sulla pagina Swap Cafè, è in programma l’incontro sulle Pratiche di South Working & Learning in Calabria.

Del fenomeno dello smart working, esploso durante l’Emergenza Coronavirus ed a seguito del primo importante lockdown della scorsa Primavera, se ne parlerà con i giovani esperti de “La Rivoluzione delle Seppie” di Belmonte Calabro (CS) e di Silvia Salmeri, South-Worker e Ceo di “Inspirational Travel Company”.

Il fenomeno del cosiddetto South-Working ha conquistato anche la stampa nazionale ed internazionale. Negli ultimi mesi ha registrato, in tutte le Regioni del Sud Italia, numeri importanti con circa 100 mila lavoratori tornati a “ripopolare” il Mezzogiorno. Un dato Svimez che ha fatto emergere il bisogno di un piano urgente nazionale per farli rimanere. Il rientro improvviso, infatti, dovuto alla pandemia e favorito dal massiccio utilizzo dello telelavoro, potrebbe rivelarsi una concreta opportunità di frenare in parte il processo di decadenza che ha investito il Sud. Negli ultimi 20 anni più di un milione di lavoratori si è spostato nel Centro Nord per trovare maggiori opportunità. 

«Si tratta di questioni – si legge in una nota – che abbiamo ben analizzato durante il primo Swap Cafè. Tanti dei nostri borghi e paesi oggi, in parte spopolati e che potrebbero diventare luoghi “slow & smart” non solo per turisti, possono rappresentare le giuste destinazioni in cui si possono combinare tradizione e innovazione, autoctoni e forestieri, lentezza ed autenticità degli stili di vita tipicamente mediterranei con tecnologia e dinamismo contemporaneo internazionale.  Ecco perché abbiamo proposto l’iniziativa “Swap – Poliborgo” con un Patto di visione e di collaborazione tra associazioni, Comuni del territorio e cittadini. “Perché anche noi – dichiarano i responsabili del progetto Swap/Poliborgo – pensiamo che lavorare da dove si desidera fa bene, a sé stessi e ai territori. Vediamo nello smart-working e nella creazione di potenziali presidi di comunità, in cui stiamo investendo, strumenti utili e determinanti a ridurre il divario economico, sociale e territoriale nel Paese e in grado di migliorare la qualità della vita di persone e territori, poiché capaci di innescare anche processi interessanti di rivitalizzazione e rinascita di borghi e aree interne».

«Ricordiamo – conclude la nota – che “Swap Cafè” è una serie di eventi promossa con l’intento di mettere localmente in rete proprio il popolo degli Smart Workers o Nomadi e Creativi Digitali che, complice la contingenza epidemiologica da Covid-19, torna a popolare il proprio paese di origine sognando di poterci restare per sempre, con esperienze capaci di intrecciarsi anche con nuovi arrivi e nuovi cittadini». (rcs)