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Palazzo San Giorgio

Brogli elettorali, via libera per il Consiglio comunale aperto a Reggio Calabria

Via libera per la convocazione di un consiglio comunale aperto, per discutere della recente indagine relativa ad alcune irregolarità nell’espressione del voto in occasione delle ultime elezioni comunali di Reggio Calabria.

Il nulla osta è arrivato a seguito della riunione della Commissione comunale Controllo e Garanzia, presieduta dal consigliere Massimo Ripepi, che ha discusso della proposta, avanzata da un comitato di cittadini rappresentati dal vice segretario regionale dell’Udc Paolo Arillotta e da Giuseppe Modafferi di Vox Italia di chiedere, appunto, un consiglio comunale aperto.
Il sindaco Giuseppe Falcomatà, presente da remoto, ha ribadito «la piena ed assoluta disponibilità dell’amministrazione comunale ad organizzare un’assemblea aperta per discutere di questioni sollevate da comitati e associazioni di cittadini».
«Non sarebbe la prima volta – ha aggiunto – considerato che, dal nostro primo insediamento, ormai sette anni fa, sono stati diversi i consigli comunali aperti, molto partecipati, intorno a temi importanti come le interdittive antimafia, la sanità oppure alcuni atti intimidatori che si erano registrati in città. La partecipazione, il dialogo e la condivisione sono prerogative del nostro agire politico, così come il mettersi sempre in discussione rappresenta un nostro modus operandi».
La convocazione di un consiglio comunale, tuttavia, non rientra fra le prerogative e le competenze del sindaco, cosicché Falcomatà si è detto felice della presenza, nel corso della seduta della commissione, del presidente del Consiglio Enzo Marra e della Segreteria generale Maria Riva che «rappresentano le figure istituzionali deputate a valutare tutte le procedure tecniche in merito alla convocazione del civico consesso e con le quali, i referenti del comitato, potranno confrontarsi nello specifico».
«Ho preferito essere presente – ha concluso il sindaco – per ringraziarvi per questa possibilità».
Nella stessa seduta della commissione “Controllo e Garanzia” è intervenuto il presidente del Consiglio Vincenzo Marra, che ha affermato la sua piena disponibilità a convocare il consiglio comunale aperto sull’oggetto della richiesta.
Il Segretario Generale dell’Ente Maria Riva ha, infine, eccepito sulla legittimità della convocazione della seduta della Commissione, in quanto da regolamento l’organismo può discutere esclusivamente atti che provengono dalla pubblica amministrazione.
Della stessa natura le osservazioni dei Consiglieri di maggioranza Francesco Gangemi, Armando Neri e Carmelo Versace che, pur ribadendo la piena disponibilità allo svolgimento di un consiglio comunale aperto, hanno richiamato alla corretta applicazione del regolamento che prevede la convocazione della commissione “Controllo e Garanzia” su atti amministrativi prodotti dall’Ente.
Soddisfazione è stata espressa dal Comitato Reggio non si broglia, sottolineando come «la richiesta inoltrata il 18 marzo dal Comitato portavoce della richiesta di un Consiglio comunale aperto alla cittadinanza finalmente, dopo ripetuti solleciti, ha trovato una occasione di riscontro con la riunione della Commissione di controllo e garanzia che ha posto l’attenzione sulla richiesta inevasa da parte dell’amministrazione comunale».
«Il presidente della Commissione, Massimo Ripepi – si legge nella nota – ha accolto la richiesta di audizione inoltrata dal Comitato dimostrando così sensibilità e correttezza istituzionale, ponendo giusta attenzione su questa richiesta che, ad oggi, non era stata oggetto di considerazione nonostante le centinaia di firme dei cittadini, l’obbligo di convocazione previsto dal regolamento sulla partecipazione popolare e accompagnate dalle rimostranze formulare dal Comitato al Prefetto. Al netto del tentativo provocatorio di rendere nullo il lavoro della commissione, cercando di far prevalere una logica cavillosa rispetto al fatto politico e morale di confronto e trasparenza questione della competenza sollevata da un consigliere del centro sinistra, quella odierna è stata un’occasione importante nella quale si è  registrata la regolarità ineccepibile della richiesta di convocazione del Consiglio aperto sui brogli; per cui ogni ulteriore titubanza, dopo mesi di silenzio da parte del sindaco e del presidente del consiglio Enzo Marra, sarebbe stata letta come una strumentale volontà di delegittimare la volontà popolare».«Apprezzabile – continua la nota del Comitato – la proposta del segretario generale che ha invitato il comitato, nell’ambito del piano nazionale anti corruzione, a collaborare al tavolo tematico sugli aspetti elettorali per migliorare la macchina amministrativa; una bella occasione questa per dimostrare seriamente che questa amministrazione, al di là delle parole d’occasione, ha il senso partecipativo nella gestione della cosa pubblica. Il comitato, rappresentato in questa occasione da Paolo Arillotta e Peppe Modafferi, ha sollevato il problema della tempistica e della eccezionalità dell’argomento sui brogli ma, soprattutto, quello conseguenziale del mancato funzionamento della macchina amministrativa elettorale e dei correttivi che non si conoscono ma dovrebbero essere adottati a garanzia del funzionamento di un settore delicato e responsabile del funzionamento della macchina elettiva e della stessa Democrazia».

«È stata rimarcata, dunque – prosegue la nota – la necessità di rispettare la volontà popolare in modo sostanziale, convocando un consiglio comunale aperto ad hoc ed evitando l’elencazione di altri ordini del giorno che vanificherebbero il senso del dibattito ed apparirebbero ai più come strumentali proprio per evitare troppa attenzione su una vicenda assolutamente delicata e che inficia la stessa legittimità di chi oggi amministra la Città. Parimenti, non avrebbe senso una convocazione che non dia a tutti la possibilità, pur considerate le misure di prevenzione covid, di partecipare dal vivo tentando così di sminuire l’espressione viva di una Città che ancora si chiede come ed in che misura la vicenda dei brogli elettorali abbia potuto alterare la volontà popolare ed il risultato elettorale».

«Al di là delle parole – conclude la nota – il Comitato è e sarà attento ai fatti ed ai comportamenti di chi ha ruolo politico ed istituzionale e dovrà, con tempi e modalità adeguate, garantire la partecipazione ed il dibattito, magari in un luogo spazioso ed attrezzato per accogliere i reggini; ora si attendono, dopo i buoni propositi di palazzo San Giorgio, le azioni conseguenziali e la convocazione a stretto giro». (rrc)