CATANZARO – L’esperienza del Gruppo di Scicli raccontata agli studenti dell’Accademia delle belle arti

Gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro hanno avuto l’occasione di conoscere e confrontarsi con Giuseppe Puglisi e Piero Zuccaro, due componenti del Gruppo di Scicli. La lectio magistralis ha aperto per i corsisti dell’Aba una finestra su uno dei più importanti e longevi gruppi artistici italiani del ‘900. Il collettivo, nato con Piero Guccione e Franco Sarnari all’inizio degli anni ’70, ha proseguito la sua attività per 35 anni, coinvolgendo via via nuovi artisti: «Il gruppo si è formato sulla base del talento – ha spiegato Puglisi -, ma era anche un gruppo di amici che non era nato attorno a un manifesto, anzi, nel Gruppo di Scicli ogni artista è stato sempre libero di fare la propria ricerca e coltivare il proprio talento, supportando e aiutando a sviluppare il talento anche degli altri componenti».

Proprio Puglisi e Zuccaro hanno quindi portato agli studenti la loro esperienza diretta e personale: entrano a far parte del Gruppo di Scicli, infatti, da studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania, scoperti dal loro docente Sarnari. Una circostanza, questa, che ha permesso loro di aprire i giovani corsisi dell’Aba catanzarese ad un dibattito intenso, appassionato, curioso che si è protratto per oltre tre ore in un continuo scambio di vedute e sulla base di parecchie domande.

Così, partendo dalla produzione artistica degli esponenti del Gruppo di Scicli (oltre ai già citati Guccione, Sarnari, Puglisi e Zuccaro, ne hanno fatto parte, tra gli altri, Sonia Alvarez, Carmelo Candiano, Giuseppe Colombo, Salvatore Paolino e Franco Polizzi), il racconto si è snodato attraverso i ricordi e gli aneddoti vissuti all’interno di uno dei contesti culturali più vivi e vivaci dell’Italia nella seconda metà del secolo scorso: «È stata una bella giornata – ha detto Piero Zuccaro, che è anche docente dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro – in cui abbiamo potuto far vedere agli studenti com’è nato il nostro percorso artistico e professionale grazie ai maestri incontrati nell’esperienza del Gruppo di Scicli. Un gruppo che, per longevità, è stato forse una situazione anomala nell’intero panorama della storia dell’arte e che per questo rappresenta per gli studenti un elemento interessante da analizzare nelle dinamiche artistiche e personali che lo hanno caratterizzato».

«La presenza di Giuseppe Puglisi e Piero Zuccaro per questa lectio magistralis mi riempie di gioia e di orgoglio – ha detto il direttore dell’Aba Catanzaro, Virgilio Piccari – Sono felice che siano qui a raccontare ai nostri studenti della loro esperienza diretta all’interno di uno dei contesti artistici più significativi del Novecento italiano, quando hanno avuto l’occasione di studiare, formarsi e lavorare al fianco di grandi maestri come Guccione e Sarnari. Basti pensare che Vittorio Sgarbi definì Piero Guccione come il pittore italiano più importante degli ultimi 50 anni assieme a Fontana, Gnoli, Schifano e Burri. Inoltre, l’esperienza del Gruppo di Scicli ci racconta come l’arte possa essere, anche e soprattutto per un territorio com’è quello calabrese, un’occasione incredibile per l’evoluzione e lo sviluppo sociale e culturale». (rcz)

REGGIO CALABRIA – L’Accademia delle belle arti dà il via a “Ambientare l’esperienza”

Nel mese di maggio l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, in collaborazione con lo Studio Spazio Taverna di Roma, ha aperto le porte alla città offrendo un’esperienza immersiva dove si incontrano mondi diversi all’insegna dell’accoglienza, per accorciare la distanza tra artista, opera, spazio e visitatore.

Studio Spazio Taverna, promosso da Eiis – European Institute for Innovation and Sustainability, ha come obiettivo l’incontro tra creatività e innovazione specialista nella realizzazione di progetti curatoriali che hanno lo scopo di “riattivare l’energia dei luoghi attraverso il potere simbolico dell’arte contemporanea”.

Spazio Taverna si pone quindi come obiettivo raccoglie le esperienze di artisti su scala nazionale e internazionale, sperimentando le nuove e più attuali modalità di fruizione dell’arte in un momento di ridefinizione di categorie che sembravano immutabili.

Il Progetto “Ambientare l’esperienza”, curato in sinergia tra l’istituzione accademica e i professionisti di Spazio Taverna, in sintonia con l’intento di innovazione espresso dal Direttore dell’Abarc prof. Pietro Sacchetti, è stato curato dal prof. Marcello Francolini con la supervisione del prof. Remo Malice e ha visto la partecipazione attiva degli allievi dell’Accademia.

A illustrare questo sistema di nuove narrazioni è stato il critico d’arte Ludovico Pratesi, Direttore Artistico, insieme al curatore Marco Bassan, ricercatore e fondatore di Studio Spazio Taverna.

Principali protagonisti del workshop sono stati proprio gli allievi dell’Accademia, Andrea Aliffi, Arianna Aliffi, Romana Azzarà, Melania Barbera, Nicholas Benedetto, Roberto Cananzi, Marco Deluca, Michela Magazzù, Arianna Marina, Giovanni Massara, Graziella Romeo, Valentina Romeo, Marco Scarcella, Antonio Zappone, Dario Zema, selezionati con bando interno all’Accademia.

Ad essi è stato affidato il compito di ideare e realizzare un’opera d’arte intesa come esperienza, estendendo il proposito alla dimensione ambientale, relazionale e partecipativa, nel tentativo di accorciare la distanza tra artista, opera e visitatore, ma anche allo scopo di far dialogare il mondo della formazione con quello delle professioni d’arte.

Il progetto, a carattere multidisciplinare, ha inoltre messo in rete l’intero potenziale didattico dell’Accademia, coinvolgendo ambiti d’insegnamento quali fotografia, allestimento, ripresa, montaggio, tecniche pittoriche e video.
L’esperienza si è conclusa con un evento che ha reso fruibile al pubblico i risultati conseguiti, rappresentati da 204 esperienze che gli allievi dell’Accademia hanno portato a termine nel corso del workshop teorico progettuale.

In via eccezionale, visto l’interesse suscitato da questo sistema di nuove narrazioni per leggere e agire nel mondo contemporaneo, le porte dell’Accademia torneranno ad aprirsi lunedì 29 maggio dalle ore 13.00 alle 18.00. (rrc)