L’Ammi cz promuove la Giornata della Salute della donna

In occasione della Giornata Nazionale della Salute della Donna, l’Ammi – Associazio e Mogli Medici Italiani di Catanzaro ha organizzato un’iniziativa volta a sensibilizzare e informare sul tema della prevenzione, evidenziando le difficoltà presenti nel sistema sanitario regionale e cercando di trovare delle soluzioni mirate per garantire un’adeguata assistenza ai calabresi ed evitare i cosiddetti “viaggi della speranza”.

«La prevenzione è fondamentale – ha affermato la presidente, Silvana Aiello – ma, spesso, si decide di rinunciare a causa delle lunghe liste d’attesa. Per questa ragione, vogliamo sensibilizzare le istituzioni e la politica per rendere più celeri e fruibili i servizi di prevenzione che il cittadino merita».
Durante l’incontro, svoltosi al Complesso Monumentale del San Giovanni con il patrocinio della Scuola di Alta Formazione, innumerevoli e di notevole spessore gli interventi che si sono susseguiti, tra i quali i saluti della consigliera nazionale dell’Ammi, Concetta Carrozza.
Hanno preso parola, ponendo un focus sul tema e ricordando alle donne quando e come fare prevenzione nell’arco della loro vita: Francesco Abbonante, coordinatore clinico della Breast Unit; Bernardo Bertucci, direttore della Radiologia Senologica Diagnostica Interventistica per la Breast Unit; Nadia Innaro, direttore UOC di Endocrinochirurgia della A.O.U. “Materdomini”; Fulvio Zullo, ginecologo, componente U.O. Ginecologia della A.O. “Pugliese-Ciaccio” e direttore della scuola di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia dell’Umg.
Tutti concordi nel sostenere che se da un lato ci sono grandi eccellenze sul territorio, dall’altro è necessario migliorare la gestione della sanità in Calabria, sopperendo ai problemi come la carenza di personale e portando avanti modelli positivi e produttivi come la Breast Unit di Catanzaro.
Presente anche Annalisa Spinelli, responsabile del Centro Screening dell’Asp di Catanzaro, che ha evidenziato la necessità di creare un centro unico di lettura delle mammografie, sviluppando ancor di più una medicina di prossimità.
Filippo Mancuso, presidente del Consiglio Regionale, ascoltando con attenzione i forti messaggi lanciati, ha assunto l’impegno di organizzare a stretto giro un tavolo di lavoro e confronto con gli autorevoli professionisti presenti. (rcz)

CATANZARO – L’Ammi presenta “Tu sei bellissima”

Domani mattina, a Catanzaro, alle 11, nella sala multimediale dell’Ospedale Pugliese, l’Ammi  Catanzaro, presieduta da Silvana Aiello Bertucci, presenta l’iniziativa Tu sei bellissima, realizzato in collaborazione con Confartigianato Catanzaro.

Una iniziativa a supporto delle donne colpite da tumore e che hanno visto cambiare la propria immagine a causa di questa terribile malattia. Saranno presenti i componenti delle Breast Unit e gli specialisti della A.O. “Pugliese-Ciaccio” e A.O.U. “Mater Domini”, nonché i rispettivi Commissari. (rcz)

Aggressioni al personale sanitario, successo per il convegno promosso dall’Ammi di Catanzaro

L’Ammi  – Associazione Moglie Medici di Catanzaro riesce a far rete sul tema delle aggressioni al personale sanitario, grazie al convegno promosso nella Sala Multimediale del Pugliese-Ciaccio di Catanzaro.
Un incontro, quello svoltosi nei giorni scorsi, che rientra nell’ambito della campagna nazionale Chi aggredisce un medico aggredisce se stesso e in cui la presente dell’Ammi, Silvana Aiello Bertucci, ha ribadito che «svolgere la professione sanitaria non è mai stato facile, ma negli ultimi anni le condizioni di lavoro sono diventate ancora più aspre».
«Leggiamo troppo spesso – ha spiegato – di atti di violenza nei confronti del personale sanitario, costretto a subire aggressioni verbali ma anche fisiche da parte di cittadini che scaricano su di loro la disorganizzazione e le carenze di un sistema o, semplicemente, le proprie frustrazioni. Un incontro come quello organizzato non può cambiare immediatamente quello che sta accadendo ma il confronto è da stimolo e aiuta a conoscere, a sensibilizzare e può essere l’inizio del cambiamento».
«La parola chiave è la sinergia – ha evidenziato – sono felice che l’appuntamento sia stato condiviso dall’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e dalla Azienda Ospedaliera Universitaria “Mater Domini”, con la presenza di personale che ha voluto essere qui per portare la sua testimonianza. Ringrazio il presidente dell’Ordine dei Medici di Catanzaro, Enzo Ciconte, partner dell’Ammi e dell’iniziativa, per la sua continua vicinanza ai problemi del personale sanitario».

Il presidente nazionale della FNOMCeO, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, ha voluto inviare un video messaggio: «Stiamo registrando nuovi episodi di violenza nei confronti degli operatori. I ritardi, le liste di attesa si riverberano su medici e infermieri che, invece, sono gli angeli custodi dei cittadini. Questi casi devono essere perseguiti per legge».

«Nel 2021 – ha aggiunto – il Parlamento ha approvato la legge sulla violenza nei confronti degli operatori sanitari e prevede la procedibilità di ufficio; inoltre, è stato istituito anche un Osservatorio nazionale contro la violenza agli operatori sanitari».

«Siamo un grande ospedale che fornisce delle risposte importanti – ha dichiarato il Commissario Straordinario della A.O. “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, Francesco Procopio, intervenuto in video conferenza – ma spesso finiamo sui media per episodi che nascono da una cattiva comunicazione. Da un lato gli operatori devono dare risposte corrette e fare squadra ma, dall’altro, assistiamo ad atteggiamenti di tipo mafioso da parte degli utenti. C’è bisogno di un cambiamento culturale ma la sanità deve dare anche delle risposte. Spero da queste iniziative nasca una nuova coscienza».

“Dobbiamo mettere al centro il paziente – ha evidenziato il Commissario Straodinario della A.O.U. Mater Domini di Catanzaro, Vincenzo La Regina – C’è questo problema perché vi è la perdita di credibilità da parte del sistema sanitario che non deve produrre, quindi, alibi ma buona salute. La questione ha più facce: comunicazione carente, formazione necessaria da parte degli operatori e organizzazione inefficiente perché vi è carenza di personale e quello presente è sotto stress”.

Presenti il direttore sanitario della A.O. “Pugliese-Ciaccio” Antonio Gallucci; il direttore amministrativo e sanitario della A.O.U. “Mater Domini”, rispettivamente Francesco Marchitelli e Caterina De Filippo.

Annamaria Condito, responsabile governo funzioni infemrieristiche A.O. “Pugliese-Ciaccio” ha sottolineato come «un tempo la figura del medico era sacra, nessuno metteva in discussione quello che diceva. L’era della digitalizzazione ha fatto in modo che le persone pensino di aver acquisito competenze e di saperne molto più del personale sanitario che viene denigrato dal vivo e tramite i social».

Molto significativa la testimonianza dell’infermiera di pronto soccorso, Celeste Poerio, aggredita l’ultima volta lo scorso venerdì: «molto spesso arriviamo a casa con la paura. Gli utenti, solitamente, non hanno educazione e pazienza. Dall’altra parte c’è carenza di personale e non possiamo soddisfare tutte le richieste. Abbiamo bisogno di sentirci maggiormente tutelati».

Prezioso l’intervento di alcuni medici della A.O. “Pugliese-Ciaccio”: il direttore della SOC di Radiologia, Bernardo Bertucci; il direttore della SOC di Malattie Infettive, Lucio Cosco; il direttore del reparto di Psichiatria, Maurizio Puca; la direttrice del servizio di Anestesia e Rianimazione, Maria Laura Guzzo; la componente dello staff di Medicina d’Urgenza e Accettazione, Lucia Orlando Settembrini.

Unanime la voce: «Il malato è al primo posto ma noi meritiamo di lavorare serenamente». (rcz)

In Cittadella regionale confronto su ambiente, salute e sport con l’Ammi Catanzaro e gli studenti

In Cittadella regionale si è svolta la terza edizione del progetto Green Ammi, organizzato dalla sezione catanzarese dell’Ammi – Associaizone Mogli Medici Italiani, che ha visto un importante confronto su ambiente, salute e sport.

«Il Green Ammi – ha affermato la presidente Silvana Aiello Bertucci – è incentrato sulla relazione tra ambiente, natura e salute, alla quale, per il terzo meeting, abbiamo aggiunto la parola sport, un altro elemento importante per la nostra salute psico-fisica».

«Ringrazio – ha aggiunto la presidente – la Regione Calabria che condivide con noi questo progetto sin dall’inizio. A fine incontro ci ha raggiunto il segretario particolare del presidente Roberto Occhiuto, Luigi De Rose, che ha accolto il dono fatto dall’Ammi alla Regione: un albero per diffondere il nostro messaggio di sostenibilità».

«Credo molto nei semplici ma significativi gesti e realtà come l’Ammi sono speranze per il futuro di questa Terra», sono state le parole di commento di De Rose.

Tanti e di rilievo gli interventi che si sono susseguiti.

Agostino Miozzo, consulente per la Regione Calabria in materia di sanità e protezione civile, ha coinvolto i ragazzi raccontando loro il mondo della protezione civile: «Parliamo sempre superficialmente dei problemi dell’ambiente – ha detto – . È importante conoscere per sapere come comportarci in caso di emergenza, per proteggere la propria esistenza e quella degli altri».

«È fondamentale acquisire una cultura di Protezione Civile – ha dichiarato Domenico Costarella, direttore generale della Dipartimento della Protezione Civile Calabria –. È venuto il momento di prendere coscienza per imparare ad essere custodi del territorio».

«Siamo quello che mangiamo – ha puntualizzato Ludovico Abenavoli, medico, componente dell’Unità di Crisi per il Covid-19 della Regione Calabria – per questo è dobbiamo seguire la dieta mediterranea e fare regolarmente attività sportiva: basilare per prevenire l’insorgere di patologie croniche».

Saverio Mirarchi, presidente Lega Nazionale Dilettanti Calabria e vice presidente Area Sud LND ha sottolineato il ruolo dello sport per i giovani come importante agenzia educativa.

L’avvocato Antonella Palaia Di Tocco si è soffermata sul recente inserimento della tutela dell’ambiente nei principi fondamentali della Costituzione; mentre il presidente del FAI Calabria, Annalia Paravati, ha raccontato la mission del Fondo Ambiente Italiano e la volontà di diffondere la “cultura del rispetto”.

Per Pietro Marino, presidente dell’associazione Vita Ambiente, «è importante fare rete e portare avanti le progettualità che scaturiscono da questi incontri. Grazie a queste iniziative riusciamo a sensibilizzare le comunità e a stimolare una cittadinanza attiva».

I veri protagonisti sono stati gli studenti del liceo scientifico “L. Siciliani” guidato dal dirigente scolastico Filomena Rita Folino, sempre attenta ai progetti di sensibilizzazione dedicati ai giovani, che ha ringraziato per la collaborazione le docenti Francesca Ferraro, Maria Minervini, Rosanna Ierardi e Caterina Palaia.

Stefano Rotella e Azzura Palmisani hanno presentato i lavori realizzati durante l’anno con i loro compagni e dedicati al tema della salvaguardia e tutela dell’ambiente, con proposte di riqualificazione di alcune aree presenti sul territorio calabrese.

E’ intervenuta anche Nuccia Carrozza, consigliera nazionale AMMI, e i docenti, Francesco Pirrone e Anna Minnicelli dell’Istituto Tecnico Tecnologico “B. Chimirri”, diretto da Roberto Caroleo, che sta lavorando molto sull’educazione alla cura e al rispetto degli spazi verdi.

Breast Unit, una preziosa risorsa che limita la migrazione sanitaria per il tumore al seno

L’Associazione Moglie Medici Italiani, sezione catanzarese, presieduta da Silvana Aiello Bertucci, ha fatto il punto, insieme all’Azienda Ospedaliera, sulla Breast Unit, presente nel capoluogo, per la cura dei tumori alla mammella: una preziosa risorsa, unica in Calabria, che sta salvando tante vite, limitando la migrazione sanitaria.

È quanto è emerso dall’incontro svoltosi al Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, a cui ha preso parte il mondo della scuola con la dirigente scolastica del liceo scientifico “Luigi Siciliani”, Filomena Nuccia Folino, e la studentessa Simona Ielo; quello delle associazioni di volontariato con Maria Anedda, responsabile regionale di Europa Donna Calabria, che sostiene le persone affette da tumori al seno in tutta la Calabria per evitare le migrazioni sanitarie; Arianna Cosentino, referente scientifico di Salute Donna, al fianco della Breast Unit sin dall’inizio con diverse azioni, ad esempio la donazione di borse di studio per figure professionali come il chirurgo e il radiologo senologo e la psiconcologa; ed effettuando visite, ben 400 nel 2019, grazie alla squadra dell’Unità, a donne situate in paesi non faccilmente raggiungibili dell’entroterra calabrese.

All’incontro presente tutta l’équipe della Breast Unit: Chirurgia Senologica (Massimo Pisano, Salvalore Veltri); Chirurgia Plastica Senologica (Francesco Abbonante, Vittoria Bellantonio, Daniela Novembre, Lia Congiusta, Annarita Agovino); Oncologia Medica Senologica (Vito Barbieri, Caterina Battaglia, Guido Carillio, Demetrio Misuraca, Alessia Vatrano); Radioterapia Senologica (Elvira Mazzei, Caterina Mezzotero, Emanuele Cervo); Senologia Diagnostica (Bernardo Bertucci, Luigi Grande, Gilda Fusaro, Carmela Furina, Ermenegilda Cristiano); Anatomia Patologica Senologica (Annamaria Lavecchia, Valeria Zuccalà); Medicina Nucleare (Paolo Puntieri, Gennaro Cusato, Antonio Militano); Ingegneria biomedica (Luigi Santaguida); Psiconcologa (Roberta Aloe); Fisioterapista (Nicolina Capicotto); Infermiera Senologica (Eleonora Pugliese, Antonella Ciambrone); Dietiste (Rita Mauro, coordinatrice; Carmelina Bianco, Maria Capellupo); Case Manager Presidio “Pugliese” (Francesco Iemma); Case Manager Presidio “De Lellis” (Germana Fodaro).

«Come Ammine – ha affermato la presidente dell’Ammi – siamo impegnate quotidianamente a favore delle figure femminili con progetti di tutela e sostegno. Abbiamo scelto la data dell’8 marzo perché è la Giornata Internazionale dei Diritti Internazionali della Donna e, tra questi, vi è il diritto alla Salute e alla Prevenzione. Il tumore al seno è la forma tumorale più diffusa al mondo tra le donne. È importante far conoscere questo servizio e far comprendere alle donne calabresi che non sono sole».

Nella sala multimediale dell’ospedale “Pugliese” sono intervenuti tutti i vertici dell’Azienda Ospedaliera.

«Finché ricoprirò questo ruolo – ha sottolineato il commissario straordinario, Francesco Procopio – mi impegnerò perché la Breast Unit possa essere implementata ed abbia degli sviluppi importanti. Nel periodo della pandemia, questa struttura è stata trainante. Se nel 2019 sono stati effettuati circa 120 interventi, nel 2021 si è arrivati a 232. A conferma che in Calabria si possono trovare quelle risposte che gli utenti cercano e di cui hanno bisogno».

«Tra le nuove linee di indirizzo – ha spiegato ancora – abbiamo indicato di rafforzare la Breast Unit con un potenziamento del personale e con un coinvolgimento delle altre realtà territoriali. Questa Unità è preziosa non soltanto dal punto di vista di assistenza ma anche economico perché, riguardo i ricoveri, si è passati a produrre da circa 350 mila euro a quasi 770 mila euro».

Secondo Sergio Petrillo, direttore sanitario facente funzione, «questa Unità va assolutamente sostenuta perché il suo approccio multidisciplinare è risultato vincente. Le donne sono prese per mano e accompagnate in un percorso terapeutico, senza costringerle ai cosiddetti viaggi della speranza».

Per Antonio Mantella, direttore amministrativo, «l’esperienza della Breast Unit evidenzia come il lavoro di squadra sia un valore aggiunto. Nei prossimi anni il Pugliese e tutta l’area centro della Calabria può rappresentare un volano per la sanità calabrese».

«Per fare sanità di qualità – ha dichiarato Vincenzo Antonio Ciconte, presidente dell’Ordine dei Medici di Catanzaro – ci vuole una visione che deve mettere insieme le migliori competenze. La Breast Unit lo ha realizzato e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. E’ fondamentale. anche la collaborazione con il mondo universitario».

«Fino a qualche anno il tumore alla mammella veniva affrontato con un intervento demolitivo – ha spiegato Francesco Abbonante, coordinatore clinico della Breast Unit–. Ora non è più così. Il nodulo ha delle caratteristiche biologiche che vanno affrontate e, per questa ragione, ci vuole del personale dedicato per attivare una strategia terapeutica. Qui riusciamo a curare una donna a 360°: questa è la nuova frontiera della senologia. Io ci ho creduto sin dall’inizio e ho la fortuna di aver incontrato professionalità altissime con le quali siamo diventati una grande squadra. Lavoriamo con passione e sacrificio».

«Vogliamo evitare – ha rimarcato – che le donne calabresi siano costrette a partire per farsi curare. La Regione Calabria deve intervenire per aiutarci a creare una rete senologica calabrese. Inoltre, dobbiamo diffondere la cultura della prevenzione perché se nel nord-est dell’Italia il 92% della popolazione fa lo screening di massa e in Calabria siamo, invece, soltanto al 19%, significa che c’è una mentalità proprio da cambiare».

«Noi vogliamo combattere questo male – ha evidenziato Bernardo Bertucci, direttore della Radiologia Senologica Diagnostica Interventistica per la Breast Unit – Abbiamo raggiunto un ottimo livello di efficacia ed efficienza e ringraziamo il dott. Abbonante che ha fatto da catalizzatore per creare questa straordinaria squadra. Nel 2019 facevamo 7 mila prestazioni senologiche, nel 2021 siamo arrivati a circa 9 mila. Abbiamo ridotto i tempi di attesa e speriamo di farlo sempre più».

La Breast Unit ha creato un numero – 0961 883241 – che non serve per fare lo screening di massa, quindi, non per i controlli di routine, ma per accogliere le donne con urgenze, quando, ad esempio, si riscontra un nodulo che prima non c’era, o si nota una secrezione del capezzolo. In questi casi, l’ecografista e il chirurgo senologo incontrano la donna entro tre giorni dalla chiamata, basta una semplice impegnativa, capiscono se c’è veramente patologia e vanno avanti con l’indagine per arrivare alla diagnosi, sennò la rimandano ad effettuare i controlli periodici. (rcz)

 

A Catanzaro il meeting dell’Ammi sulla Prevenzione e Cura dell’ambiente per tutelare la Salute

Domani mattina, a Catanzaro, alle 9, nella Sala Verde della Cittadella regionale, il meeting Prevenzione e cura dell’ambiente per la tutela della salute, organizzato dall’Ammi – Associazione Mogli Medici Italiani – Sezione Catanzaro.

Ad aprire l’incontro sarà la presidente dell’Ammi di Catanzaro, Silvana Aiello Bertucci, che racconterà il progetto Green Ammi.
Spazio importante verrà dato alle scuole. Interverranno la preside del Liceo Scientifico “L. Siciliani”, Filomena Rita Folino; la professoressa Francesca Ferrara, referente del progetto “Ambiente e Territorio”e gli studenti.
Seguiranno gli interventi di Annalia Paravati, presidente regionale Fai-Fondo Ambiente Italiano, su “L’ambiente, intreccio indissolubile tra natura e storia”; Caterina Battaglia Rodinò, oncologa e vice presidente Ammi, su “Inquinamento e salute. Non si muore di tumore per caso o per sfortuna”; Adele Manno, avvocato e coordinatrice regionale sezioni Ammi Calabria su “Rivoluzione verde e transizione ecologica nel PNRR: una promessa da mantenere”; Armando Vitale, presidente associazione Gutenberg Calabria su “Noi e la natura dopo la pandemia”.
Seguirà un vivace dibattito con i rappresentanti delle associazioni ed esponenti del territorio molto impegnati e sensibili sul tema dell’ambiente. (rcz)

CATANZARO – Successo per il webinar dell’Ammi sulla ‘responsabilità medica alla luce della pandemia’

Grande successo per il webinar La responsabilità medica alla luce della pandemia per una nuova sanità, organizzato dalla sezione di Catanzaro dell’Ammi (Associazione Mogli Medici Italiani), in partenariato con il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro e con ila patrocinio dell’Associazione Nazionale Garante Giustizia e Sanità, presieduta da Antonio Alexandre.

L’appuntamento è stato aperto dalla presidente nazionale dell’Ammi, Michela D’Errico, che ha evidenziato la forte attenzione ed impegno dell’associazione riguardo alle tematiche legate all’ambito medico e giuridico.
«Il sistema della responsabilità del personale sanitario – ha affermato la presidente di Catanzaro dell’Ammi, Silvana Aiello Bertucci – riguarda non soltanto i giuristi ma anche le aziende sanitarie, il personale sanitario tutto e le loro famiglie coinvolte nel peso emotivo di processi lunghi e costosi che spesso i medici sono chiamati ad affrontare. L’argomento è oggi di attualissimo interesse a causa dell’emergenza sanitaria. L’esperienza della pandemia può sicuramente insegnare tanto in tema di gestione dei rischi, di sicurezza delle cure, di prevenzione e controllo».
«È molto utile – ha evidenziato Rosalba Viscomi, presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro – aprire una discussione che, riprendendo le fila dalla riforma Gelli Bianco, possa chiarire le sfide che il mondo sanitario si trova ad affrontare ed il bagaglio di esperienza che questo drammatico anno 2020/2021 ci può avere insegnato».
L’input dello stimolante incontro è partito dal libro Prestazione sanitaria e responsabilità civile di Daniela Marcello, avvocato e docente all’Università di Firenze.
«In questa monografia – ha raccontato l’autrice – ho analizzato il sistema della responsabilità civile sanitaria alla luce della riforma introdotta dalla legge c.d. Gelli Bianco del 2017, sostenendo l’idea che il c.d. doppio binario – differenza tra la responsabilità della struttura e quella dei sanitari – non sia soltanto un modo per qualificare la responsabilità civile dei sanitari ma un nuovo modello organizzativo delle cure sanitarie. La sanità del futuro potrebbe coraggiosamente superare l’idea della ricerca del colpevole a favore di un meccanismo di sicurezza sociale, in cui ciascuno dei protagonisti può essere chiamato ad assumersi un pezzetto di responsabilità: il paziente, il personale sanitario, la struttura e le istituzioni, al fine promuovere cure migliori e sicure».
Di grande rilievo, gli interventi che si sono susseguiti sul tema della responsabilità sanitaria, dei rischi di fallimento delle cure, di danni biologici e meccanismi assicurativi.
Il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, Antonello Talerico, ha portato i saluti istituzionali del Consiglio dell’Ordine che ha accreditato l’evento per la formazione continua degli avvocati.
Hanno preso parola: Francesco Venneri, dirigente medico responsabile della S.S. di Rischio clinico dell’azienda Usi Toscana Centro; Enrico Pedoja, segretario nazionale della Sismla (Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni); Emanuele Satriani, segretario nazionale dell’Associazione Garante, Giustizia e Sanità; Piercarlo Rizzi, già direttore U.O. Medicina Legale Catanzaro e direttore U.O. Gestione Totale della Qualità; Caterina Battaglia, vice presidente Ammi e oncologa; Stefania Zampogna, past president Ammi, vice presidente nazionale Simeup e responsabile P.S. Pediatrico della AOPC; Sinisbaldo Esposito, presidente Commissione Sanità della Regione Calabria.
Il successo del webinar ha scaturito un tale entusiasmo che, durante le battute finali dell’appuntamento, è stata lanciata la proposta di continuare l’approfondimento dell’argomento in un meeting in presenza da realizzarsi nel prossimo mese di ottobre. (rcz)

CATANZARO – Il progetto “Women Free” a sostegno delle donne vittime di violenza

Si chiama Women Free il progetto promosso dalla Fondazione Solidale OnlusAmmi Catanzaro – Associazione Mogli Medici Italiani che offre servizi di aiuto e accompagnamento per donne sole o con figli minori, vittime di violenza psicofisica, sessuale, economica o di maltrattamenti.

«Il progetto “Women Free”  – ha spiegato Silvana Aiello Bertucci, presidente Ammi Catanzaro – nasce dall’esigenza di fornire una risposta reale ai problemi che le donne maltrattate si trovano ad affrontare durante il loro percorso di fuoriuscita dalla situazione di violenza e di disagio. Le donne che si rivolgono ai Centri Antiviolenza, ad esempio, quasi sempre lamentano serie difficoltà a rompere la situazione di isolamento a causa della mancanza di soldi e lavoro».
«La nostra associazione – ha spiegato la presidente Bertucci – favorisce la costruzione di una rete a supporto delle donne; un modello operativo per gestire e fare prevenzione e screening. Questa nuova modalità organizzativa è ora possibile grazie alla buona sanità capace di fare rete, con l’obiettivo unico di porre al centro la donna e di garantire il miglior percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale».
«Tra le azioni portate avanti con questo progetto – ha detto ancora – vi è l’attivazione di un servizio di screening gratuito con visite senologiche per le donne vittime di violenza, considerando la nostra collaborazione con la Breast Unit – Organizzazione Unità Multidisciplinare nata per curare il cancro al seno – dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro. Ammi unite per unire».
Per info e prenotazioni si può contattare il centro antiviolenza “Centro Aiuto Donna” gestito dalla Fondazione Città Solidale onlus, tramite il numero verde 800909194(rcz)