Al via intervento di messa in sicurezza tratto Davoli-Guardavalle della 106, Basta Vittime: Evento storico

L’ha definito un evento storico, l’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, l’avvio dei lavori di messa in sicurezza del tratto Davoli-Guardavalle della Strada Statale 106, che prevede la realizzazione di una rotonda al bivio di Santa Caterina dello Ionio che collega la 106 con la strada provinciale 138.

È l’Odv stesso a spiegare i motivi di tanto clamore: «innanzitutto, perché finalmente l’Anas Spa, dopo decenni, inizia a realizzare un’opera di messa in sicurezza nel tratto di strada Statale 106 compreso tra Davoli e Guardavalle. Sembrava impossibile che potesse accadere mentre, invece, è proprio successo… Poi perché ciò avviene a seguito dell’ennesima strage stradale in cui hanno perso la vita due giovani, avvenuta lo scorso 30 gennaio poco distante da lì, a San Sostene, dove per la verità era avvenuto un altro incidente lo scorso 8 gennaio a seguito del quale, dopo qualche giorno (nella sera del 10 gennaio), aveva perso la vita un uomo di 74 anni».

«L’Anas Spa, quindi – continua la nota – interviene celermente rispetto ad un intervento già previsto e nonostante gli incredibili ritardi degli scorsi anni che, proprio a seguito dei recenti incidenti mortali, determinano un’accelerazione e consentono finalmente al sud soveratese di poter beneficiare di questo prezioso intervento. Un intervento, questo, fortemente voluto dall’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che ha sempre ritenuto (e continua a ritenere), quell’area posta tra il Km 145+600 ed il Km 145+800 della famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria, tra le più pericolose.

«Sollecitammo – viene spiegato – l’intervento già nel settembre del 2016 quando proprio in quel punto persero la vita, in un tragico incidente, quattro giovani ragazzi di Badolato: Lorena Lopilato di 24 anni, Vittoria Lopilato di 23 anni, Francesca Bressi di 23 anni e Pasquale Papaleo di 25 anni».

«Il Direttivo dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – prosegue ancora la nota – sollecitò già da allora la necessità che venisse messa in sicurezza quell’area mediante la realizzazione di una rotatoria ma anche attraverso la sostituzione dei guard-rail ad una onda posti al lato destro della strada (per chi viaggia in direzione Catanzaro), con quelli a doppia onda: in modo da evitare la possibilità che un mezzo in transito possa finire al di sotto della strada dove è posta la strada che porta ad un sottopasso. Allo stesso modo chiedemmo l’installazione di un guard-rail sul lato sinistro dove ad oggi manca e potrebbe causare pericoli nel caso in cui un mezzo in transito dovesse uscire fuori dalla carreggiata stradale».

«Per questa ragione – conclude la nota – il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla strada Statale 106” seppure accoglie con soddisfazione l’avvio dei lavori per la rotatoria di Santa Caterina dello Jonio ed auspica che presto l’Anas Spa possa avviare anche gli altri interventi di messa in sicurezza già previsti sulla Statale 106 tra Davoli e Guardavalle. Si augura e confida, inoltre, nella possibilità che siano risolti anche i diversi problemi già sollevati da anni e che riguardano una reale e concreta necessità d’intervenire in modo corretto al fine di mettere veramente in sicurezza i punti più pericolosi come quello posto nel tratto di Statale 106 al Km 145+600 mediante l’installazione di guard-rail moderni ed a norma di legge». (rcz)

Infrastrutture, Occhiuto: L’obiettivo è la Statale 106 a quattro corsie

È chiaro l’obiettivo del governatore Roberto Occhiuto per la Strada Statale 106: che sia progettata e realizzata come strada a due carreggiate e, dunque, a quattro corsie. Un risultato che, tuttavia, come ha spiegato alla Gazzetta del Sud, «può essere raggiunto per tappe».

«La Statale Jonica è un’arteria fondamentale per la nostra Regione – ha spiegato Occhiuto – ma purtroppo è nota alle cronache come la ‘strada della morte’: troppi incidenti, troppe vittime. Questo a causa soprattutto del fatto che per la stragrande maggioranza del suo tracciato è a sole due corsie».

«La complessità della SS 106 – ha spiegato ancora – risiede nelle notevoli carenze relative alla sicurezza stradale, alla percorribilità e, rispetto a queste problematiche, ai notevoli costi complessivi per l’ammodernamento dell’intera tratta calabrese, che ammontano a più di 4 miliardi di euro. Purtroppo, questi costi non saranno neanche parzialmente coperti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, e per questa ragione nelle scorse settimane ho scritto al premier Draghi. Non è possibile che nessuna grande opera infrastrutturale calabrese venga finanziata con il Pnrr».

Per il Governatore, «attraverso le interlocuzioni continue con Anas, gli obiettivi di breve-medio termine che stiamo cercando di conseguire sono il completamento della progettazione per tutta la SS 106, per la quale mancano ancora alcune tratte – Soverato-Caulonia e Ardore-Palizzi – e il finanziamento e l’avvio dei lavori di alcuni lotti funzionali che, sia a livello locale che a livello complessivo, possano contribuire a un miglioramento della percorribilità e della sicurezza».

«In questa logica, ad esempio – ha concluso – abbiamo proposto, e la decisione definitiva dovrebbe arrivare a giorni, tra i progetti bandiera da finanziare con l’anticipazione dei fondi sviluppo e coesione il tratto nell’area Crotone-Cutro: un modo concreto per favorire il collegamento del crotonese con il resto della Regione». (rcz)

Il sindaco Papasso chiede ad Anas di concertare il progetto di variante della ss 106 tra Sibari e Rossano

Il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, ha chiesto all’Anas  di concertare con il Comune il progetto di variante della Strada Statale 106 tra SIbari e Rossano.

Nella comunicazione, trasmessa per conoscenza anche al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, al competente Dipartimento della Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità della Regione Calabria, al Presidente della Provincia di Cosenza e al Sindaco del Comune di Corigliano-Rossano, il sindaco della Città di Cassano All’Ionio, Gianni Papasso, facendo esplicito riferimento al parere favorevole espresso in merito al tracciato dell’opera relativa al Nuovo asse di collegamento in variante alla SS 106, Raddoppio fra il Viadotto Coserie di Rossano e la SS 534 di Sibari di Cassano, in fase di Conferenza di Servizi Preliminari, ha evidenziato che eventuali modifiche che si dovessero apportare al tracciato, dovranno essere comunicate al Comune di Cassano, il quale, nella medesima eventualità, esprimerà un nuovo parere.

«Ricordiamo – si legge in una nota – che nella prima decade del mese di dicembre scorso, nel corso di un incontro con la stampa era stato presentato il progetto riguardante la realizzazione del tratto Sibari – Corigliano Rossano della statale 106 ‘Jonica’».

L’intervento, prevede, in particolare, il raddoppio della carreggiata della SS 534 detta “degli Stombi” dall’attuale punto terminale fino all’innesto della nuova SS 106, in corrispondenza all’attuale svincolo per Cassano allo Ionio. Il nuovo percorso sarà a due carreggiate separate con 2 corsie per senso di marcia, per uno sviluppo complessivo di circa 30 chilometri, fino al torrente Coserie di Rossano. (rcs)

Presentato il progetto del tratto SIbari-Corigliano Rossano della Statale 106: Costerà 500 milioni

È stato presentato, dall’Anas, il progetto del tratto Sibari-Corigliano Rossano della Strada Statale 106, che interessa i Comuni di Cassano allo Ionio e quello di Corigliano Rossano e il cui costo sarà di circa 500 milioni di euro.

L’intervento, illustrato alla presenza del Responsabile della Struttura Territoriale Calabria, Francesco Caporaso, del Responsabile Nuove Opere, Silvio Canalella, e dell’Amministratore delegato di Sirjo Spa e progettista del Contraente Generale, Salvatore Lieto, prevede il raddoppio della carreggiata della SS 534 “degli Stombi” dall’attuale punto terminale fino all’innesto della nuova SS 106, in corrispondenza all’attuale svincolo per Cassano allo Ionio (che verrà completamente ammodernato) mediante la costruzione di una strada di tipo Extraurbano Principale tipo B, a due carreggiate separate con 2 corsie per senso di marcia, per uno sviluppo complessivo di circa 30 chilometri, fino al torrente Coserie, in agro di Rossano.

Il tracciato illustrato, rispetto all’originario del Megalotto 8 (nel suo stralcio fino al torrente Coserie), è più spostato verso la costa, e consente l’eliminazione delle 23 gallerie (per complessivi 11 km) presenti sul precedente tracciato oltre ad una sensibile riduzione dei viadotti, limitati allo scavalcamento delle fiumare ed al superamento delle zone a rischio idraulico nonché gli abitati di Corigliano Scalo e Rossano Scalo. Ciò comporta, a parità di estensione di tracciato, una ben più elevata sostenibilità tecnico economica dell’intervento, rendendo risolutamente più efficace l’investimento complessivo sulla base dell’analisi costi benefici dell’opera. Oltre al rifacimento dello svincolo di Cassano Allo Ionio, di innesto del nuovo tracciato, l’intervento proposto prevede, procedendo in direzione sud, complessivamente 5 svincoli: Corigliano Nord; Corigliano Centro; Corigliano vecchia; Rossano Nord; Rossano Sud.

I lavori stanno riguardando la realizzazione della nuova SS 106 – in variante al tracciato esistente – tra la SS 534 e Roseto Capo Spulico, dove si ricollegherà alla statale già ammodernata a due corsie per senso di marcia. Le attività, allo stato attuale, presentano una produzione, per soli lavori, pari a circa 240 milioni di euro, corrispondente a circa il 25%. Aggiungendo quelle relative alle procedure espropriative ed allo spostamento delle interferenze, la produzione complessiva supera i 300 milioni di euro, a fronte dell’investimento totale previsto, pari a 1,335 miliardi di euro).

Attualmente, le attività sono concretamente avviate su più fronti e procedono con regolarità. In particolare, sono in corso di esecuzione le seguenti opere: sottofondazioni, le fondazioni e le elevazioni (pile, pulvini ed impalcati) dei viadotti Laghi, Raganello, Ferro, Satanasso; il completamento delle paratie dell’imbocco nord della galleria Trebisacce e le opere d’imbocco della finestra intermedia, il completamento della paratia dell’imbocco sud della galleria Roseto 1, opere propedeutiche all’inizio degli scavi di imminente avvio; il consolidamento della storica frana di Roseto (con un fronte di estensione pari a circa 1 chilometro) nel comune di Roseto Capo Spulico, della quale è stato completato circa il 50% dell’intervento di stabilizzazione.

Sono pronti al varo gli impalcati dei viadotti ricadenti nella Piana e sono stoccati, presso apposite aree di cantiere, circa 7 km di conci prefabbricati relativi alle gallerie artificiali. (rrm)

 

Tavernise (M5S): SS 106, bene proposte progettuali Anas per tratto Sibari-Corigliano Rossano

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Davide Tavernise, ha espresso soddisfazione per le nuove proposte progettuali avanzate dall’Anas per la statale 106, in particolare per il tratto Sibari-Corigliano Rossano.

Tali progetti, infatti, «consentono di massimizzare la resa degli investimenti migliorando gli standard di servizio, innalzando il livello di sicurezza, con costi e tempi sostenibili, riducendo nel contempo l’impatto ambientale dell’infrastruttura e determinando importanti effetti economici sul territorio».

«Nelle logiche del Piano delle opere previste per il potenziamento e la riqualificazione dell’arteria, sul tracciato calabrese  – ha aggiunto Tavernise – si prevede di spostare il tracciato della Statale 106 Jonica verso l’interno, a servizio principalmente della media – lunga percorrenza, sulla base di studi di traffico e analisi costi-benefici, lasciando la statale esistente come strada a servizio dei centri urbani della costa. Vanno rispedite al mittente, quindi, le accuse di chi considera i nuovi tracciati poco inclini alla valorizzazione dei territori».

«Sulla SS. 106, i lavori nei tratti Sibari – Corigliano Rossano e Rossano – Crotone, fino a Catanzaro, saranno una priorità per la classe politica calabrese.  Dal 1996 – ha concluso Tavernise – ovvero da quando esiste un sistema di rilevamento nazionale dell’incidentalità e della mortalità stradale,  si sono registrati oltre 9.500 sinistri, più di 24.500 feriti ed oltre 700 vittime. Questo è il bilancio di una guerra che deve portare tutti a perseguire l’interesse pubblico». (rcs)

Nessuno farà affari sulle vittime di questa strada, è una promessa che mi sento di fare alle famiglie che hanno perso un loro caro”.

Basta Vittime sulla 106 chiede la rimozione della dirigenza Anas in Calabria

L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, ha chiesto ai parlamentari calabresi l’impegno di «inoltrare, anche attraverso una interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture, una formale richiesta di rimozione della dirigenza della Struttura Territoriale di Anas in Calabria».

Tale richiesta avviene a seguito dei fatti relativi alle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, «che hanno fatto emergere – ha spiegato l’Odv – un quadro inquietante sulle gare per l’assegnazione di lavori pubblici rilevanti e le relative forniture di beni e servizi determinando il sequestro del Ponte Morandi e della Galleria Sansinato sulla S.S.280 non rappresentano, purtroppo, un fatto inedito».

«Mentre – si legge in una nota – sono preoccupanti i gravi elementi che sembrano emergere dalle indagini della Procura, circa il coinvolgimento di funzionari statali e parastatali, tecnici e dipendenti Anas, i quali avrebbero acconsentito all’impresa esecutrice una serie di anomalie e violazioni, tese al conseguimento di maggiori profitti, correlate all’utilizzo di materiali di scarsa qualità nei lavori di ripristino del calcestruzzo e delle armature nelle Infrastrutture sottoposte a sequestro».

«Questa vicenda – ha evidenziato Basta Vittime sulla 106 – è l’ennesimo copione che si ripete: questa inchiesta, infatti, è solo l’ultima dopo il recente rinvio a giudizio di due ingegneri per il crollo del muro di uno svincolo della Variante A della Statale 106 a Germaneto a trenta giorni dalla riapertura dopo la sistemazione».

Seppure il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” «intende esprimere e ribadire la propria fiducia nel costante impegno operato dalla Magistratura – si legge in una nota – non possiamo, tuttavia, evitare di evidenziare, anche questa volta, il fallimento totale della classe politica parlamentare calabrese che, mai come oggi, ha letteralmente e vergognosamente lottizzato la Struttura Territoriale di Anas in Calabria».

«Così avviene che – illustra l’Odv – nel mentre all’interno del Consiglio Comunale di Catanzaro, i consiglieri comunali Giuseppe Pisano e Sergio Costanzo – che ringraziamo – si pongono il problema legittimo di chiedere al Presidente della Commissione Lavori Pubblici Eugenio Riccio di convocare al più presto una riunione dell’organismo consiliare invitando i dirigenti regionali di Anas la politica parlamentare calabrese da Roma tace vergognosamente…».

«Il silenzio dei parlamentari calabresi a Roma è intollerabile – ha sottolineato Basta Vittime – e ci chiediamo cosa deve accadere ancora affinché la dirigenza della Struttura Territoriale dell’Anas in Calabria venga rimossa! Non solo e non soltanto per il lavoro assolutamente insufficiente svolto fin qui già solo negli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione che, negli ultimi 2 anni, sono stati praticamente inesistenti sulla Statale 106».

«Ma anche – ha aggiunto l’Odv – per la mediocre programmazione di nuove opere da realizzare ma, soprattutto, per il mancato controllo su quello che succedeva sui cantieri della Variante A, del Ponte Morandi, della S.S.120 e su ciò che oggi sta accadendo sul Megelotto 3, tra Sibari e Roseto Capo Spulico…».

«È troppo comodo per la dirigenza di Anas in Calabria – ha concluso l’Odv – affermare con una nota stampa che ci sarà collaborazione con gli inquirenti nell’inchiesta. Qui vi sono delle responsabilità chiare ed evidenti su cui la politica parlamentare calabrese che da Roma ha lottizzato, mai come oggi, la Struttura Territoriale di Anas in Calabria deve assumere delle scelte e delle responsabilità a partire dalla richiesta urgente al Ministro delle Infrastrutture affinché siano rimossi gli attuali dirigenti». (rrc)

Vitambiente scrive ad Anas: Sia fatta corretta pulizia e diserbo delle strade di pertinenza

In una lettera aperta rivolta al presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, l’Associazione Vitambiente, guidata da Pietro Marino, ha chiesto «la pulizia e il diserbo delle strade di pertinenza venga effettuato differenziando i rifiuti e smaltendoli così come previsto dai codici Cer».

Il Presidente Marino ha sottolineato come «molte delle strade di competenza dell’Anas versano in stato di forte degrado, per la presenza di folta ed elevata vegetazione spontanea mista a plastica e gomma. Condizione che è stata accertata dai volontari di Vitambiente e che costituisce un potenziale pregiudizio per la salute pubblica, costituendo, tra l’altro, habitat ideale per l’annidamento e la proliferazione di insetti e animali di vario genere».

Inoltre, viene evidenziato come «siano urgenti gli interventi di decespugliamento e diserbo in prossimità di incroci stradali al fine di garantire adeguate condizioni di visibilità alla circolazione veicolare e pedonale oltre alla differenziazione dei rifiuti -soprattutto plastica e gomma- che dalla strada ex statale 106 ora E90, facilmente raggiungono la costa e molte volte arrivano “non si sa come” anche in mare».

Il presidente Marino sta profondendo un grande campagna informativa al fine di rendere più vivibile sotto il profilo dell’igiene urbana, della sicurezza dei cittadini e del decoro il territorio. Ecco perché chiede e all’Anas di «prestare la propria dovuta collaborazione disponendo con possibile urgenza gli opportuni interventi di pulizia delle strade e delle aree di rispettiva competenza, coinvolgendo le associazioni di volontariato che possono fare molto per la differenziazione dei rifiuti inorganici». 

Si segnala, inoltre, che in molti casi è stato anche riscontrato l’abbandono di rifiuti lasciati da autisti e da cittadini incivili e con scarsissimo senso civico.  Spesso viene addebitata all’amministrazione comunale una competenza che è in capo agli enti proprietari delle strade: Anas, Comune e Provincia. Da qui, dunque, la lettera di segnalazione e di sollecito del Presidente di Vitambiente Avv. Pietro Marino. 

«Purtroppo i casi di persone incivili che sporcano il territorio non mancano mai – ha scritto Marino –. Ancora non vi è una diffusa e radicata cultura della legalità e del senso civico, nonostante l’amministrazione comunale abbia avviato un servizio di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta e quello per il conferimento corretto degli ingombranti. Le minidiscariche si moltiplicano lungo le strade pubbliche a causa di incivili spregiudicati che non hanno rispetto dell’ambiente e della legge. Ci auguriamo che l’Anas possa al più presto coinvolgere gli enti del terzo settore per prevenire inquinamento e tutelare il nostro habitat».(rcz)

 

Sicurezza sui luoghi di lavoro, vertice tra Cgil, Cisl e Uil Calabria con Anas

Sicurezza sui luoghi di lavoro e i flussi occupazionali sono stati al centro dell’incontro, avvenuto nella sede Anas di Catanzaro, tra i rappresentanti di CgilCisl Uil Calabria con i dirigenti Anas.

Presenti, dunque, Mariaelena Senese (FenealUil Calabria), Simone Celebre (Filca Cgil), Mauro VenuleoFabio Blandino (Filca Cisl) e i dirigenti Anas Silvio CanalellaDomenico Renda.

In apertura, il tavolo ha espresso la volontà di costruire una collaborazione sinergica con i sindacati di categoria per promuovere good practices e strumenti operativi funzionali alla promozione di una cultura basata sul valore della sicurezza e degli appalti pubblici.

È emerso, inoltre, durante il dibattito, l’importanza della formazione specialistica per i lavoratori edili che valorizzi le competenze della manodopera locale e abbatta i rischi legati all’incidentalità sui cantieri. Su questo tema, i rappresentati di categoria hanno evidenziato l’importante ruolo degli Enti bilaterali per costruire competenze e professionalità da impiegare sui cantieri calabresi ed hanno annunciato l’avvio dell’associazione regionale, Slc Calabria, la quale vanta di tre Rlst che si muoveranno su tutto il territorio regionale con il compito precipuo di contribuire a realizzare un effettiva prevenzione dei rischi.

Collaborazione, intesa e sinergia sono le tre parole chiave emerse durante il tavolo, condivise da tutti i partecipanti.

Lo scopo della tavola rotonda è stato quello di condividere utili idee operative, partendo dall’esperienza del protocollo sperimentale Cavis, il cantiere virtuale per la sicurezza sul lavoro, condiviso da Anas, Prefettura di Cosenza, Ispettorato Territoriale del Lavoro e Asp nel ottobre del 2019. Una piattaforma digitale per scambiare informazioni e documentazione utile ai Rup e ai Cse dei lavori, prima dell’avvio di ogni lavorazione.

Al termine dell’incontro, i partecipanti suggeriscono incontri periodici, per promuovere la cultura alla sicurezza, coinvolgendo anche i principali stakeholders: stazioni appaltanti, imprese, rappresentanti sindacali, e l’Ance.

L’incontro è terminato  con l’auspicio di cercare nuovi approcci, anche comunicativi, e di continuare ad investire concretamente su temi fondamentali, come la sicurezza dei lavoratori e le opportunità di crescita economica del territorio. (rcz)

I responsabili Anas illustrano lo stato dei lavori del III Megalotto della Statale 106

I responsabili Anas e del Contraente Generale Sirio, il responsabile della Struttura territoriale Calabria, Francesco Caporaso, il responsabile Nuove opere, Silvio Canalella, Salvatore Lieto, amministratore delegato e progettista del Contraente generale, hanno illustrato alcuni dati dei lavori in corso lungo il III Megalotto della Statale 106, spiegando che si tratta di «una produzione  pari ad oltre 160 milioni di euro, corrispondente al 16,38%».

Attualmente, sono in corso di esecuzione le sottofondazioni e le fondazioni dei viadotti Laghi, Raganello, Ferro, Satanasso, le paratie dell’imbocco nord della galleria Trebisacce e le opere d’imbocco della finestra intermedia della stessa galleria, la paratia dell’imbocco sud della galleria “Roseto 1” ed il consolidamento della frana di Roseto (con un fronte di circa 1 chilometro), della quale risulta completato circa il 50% dell’intervento di stabilizzazione.

«Dal punto di vista della complessità dell’opera – ha spiegato Lieto – si hanno 3 gallerie naturali, 15 viadotti, 11 gallerie artificiali, 13 milioni di metri cubi di scavo di terra, 4,7 milioni di metri cubi di terra per fare i rilevati, soprattutto nei primi 18 chilometri, e poi abbiamo tutta una serie di opere minori».

«Il problema delle opere compensative di cui parlano i sindaci è un problema reale – ha detto Caporaso rispondendo a una domanda sulla protesta dei sindaci in merito al mancato riconoscimento delle opere compensative –. Le opere compensative sono oggetto di valutazione da parte di una commissione ministeriale che ha valutato le proposte dei sindaci e non le ha accettate completamente. È stato chiesto un aggiornamento dell’elenco e la Regione si è fatta parte diligente nel proporre un tavolo per fare sintesi tra le varie proposte dei sindaci».

«A oggi – ha spiegato ancora – non è stato raggiunto un accordo tra tutti i sindaci. Fino a quando non ci sarà il placet della commissione ministeriale le opere compensative non potranno essere realizzate. Anas è assolutamente a fianco dei sindaci e si è dimostrata sempre disponibile. Bisogna, comunque, rispettare un insieme di regole che Anas deve rispettare insieme ai sindaci». (rrc)

Via libera al progetto Anas per collegare Catanzaro e Crotone in 30 minuti

Esito positivo per il progetto dell’Anas, che prevede la realizzazione di una strada di collegamento tra Catanzaro e Crotone, la cui percorrenza è di circa 30 minuti, che è stato presentato alla Provincia di Catanzaro, con i sindaci dei comuni interessati dal progetto.

Presenti, il presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, il delegato per il Presidente della Provincia di Crotone, Francesco Coco, Fabio Pisciuneri, Responsabile Servizio Trasporti, Mobilità e Sicurezza Stradale della provincia di Crotone, i sindaci dei comuni di Andali, Belcastro, Cerva, Cropani, Crotone, Cutro, Marcedusa, Mesoraca, Roccabernarda, Sellia Marina, Sersale, Simeri Crichi, Soveria Simeri e per Anas il Responsabile Area Nuove Opere Struttura Territoriale Calabria, Silvio Canalella.

Canalella, nel corso dell’incontro, ha illustrato il tracciato proposto dagli Enti, ed oggetto di specifica delibera comunale da parte di tutti i comuni interessati che avevano espressamente richiesto alla Regione Calabria di superare la fase di dibattito pubblico, al fine di snellire ed accelerare le fasi di realizzazione dell’opera.

Originato dalle istanze del territorio e “ingegnerizzato”, il tracciato, che sarà sviluppato e verificato da Anas nell’ambito del progetto di fattibilità in corso di redazione, riguarda l’itinerario in variante in nuova sede Catanzaro Crotone, dallo svincolo di Simeri Crichi al km 17,020 della strada statale 106 ‘Jonica’ Var A allo svincolo Passovecchio al km 250,800 della statale 106.
I sindaci interessati dalla variante hanno condiviso la soluzione progettuale consapevoli dell’importanza per il territorio poiché una volta che la nuova opera verrà realizzata, ridurrà i tempi di percorrenza per raggiungere i due capoluoghi di Catanzaro e Crotone e collegherà più facilmente i comuni montani e costieri alle principali vie di comunicazione e alle infrastrutture di trasporto principali, oltre che ottenere un sensibile miglioramento degli standard di sicurezza.

Gli Amministratori locali hanno voluto ringraziare Anas per il percorso di condivisione del progetto prima della convocazione della conferenza di servizi e per aver accolto e recepito le richieste dei territori. (rcz)