È con la legalità che sono ripartite le attività di volontariato della Biblioteca di Andali. È stati presentato, infatti, il libro Semi di legalità di Enzo Bubbo, edito da Officine Editoriali da Cleto, il cui responsabile è Marco Marchese.
Il sindaco di Andali, Piero Peta, ha invitato i presenti, una settantina di cittadini, a leggere il libro Semi di legalità in quanto «merita di essere consultato perché può essere di ispirazione per i lettori».
Francesca Perri, docente in quiescenza e presidente della Commissione per la gestione della biblioteca, ha ribadito la necessità «di avere dei modelli positivi da indicare alle nuove generazioni». I giovani erano presenti nella nuova biblioteca di Andali e ognuno aveva un ruolo da interpretare: c’è chi ha recitato il ruolo di Nicola Gratteri, chi di Giovanni Falcone, chi di Paolo Borsellino, chi ha intervistato. Tutti si sono calati nella parte rappresentata, dimostrando serietà e dedizione.
Enzo Bubbo, referente storico dei progetti di educazione alla legalità per l’Istituto comprensivo Corrado Alvaro di Petronà, ha ringraziato la comunità andalese per la calorosa accoglienza e ha più volte ricordato il mentore, l’esempio che ha ispirato la sua opera recensita anche dallo psicopedagogista Stefano Rossi: il giudice Emilio Ledonne, vice procuratore nazionale antimafia morto il 29 luglio del 2023.
Bubbo ha conosciuto Emilio Ledonne a Cropani borgo, grazie al Premio Mar Jonio promosso dal fondatore Luigi Stanizzi, e dal 2003 si è impegnato, insieme ai colleghi docenti, ai Comuni e alle associazioni, a promuovere legalità nelle scuole perché grazie al magistrato zagaritano ha capito che la densità mafiosa in Calabria è molto alta e la lotta alla criminalità organizzata non può essere delegata solo alle forze dell’ordine.
La presentazione del libro è stata arricchita da parti recitate con protagonisti gli alunni di Andali, di video su Nicola Gratteri, sul carabiniere Rosario Iozia, sull’ educazione ambientale e sul professore Nuccio Ordine e ha visto la partecipazione del maresciallo dei carabinieri della stazione di Belcastro, Giuseppe Merola, e del sacerdoti di Andali don Revocati e Don Pasterur. (rcz)