Il 18 marzo, al Museo Marca di Catanzaro s’inaugura la mostra Atlanti di Babele di Massimo Sirelli, composta da libri tattili.
Gli Atlanti di Babele sono l’esito di cammini, recuperi, assemblaggi, creazioni e narrazioni realizzati nella città di Catanzaro da Massimo Sirelli, art e creative director poliedrico il cui approccio alle arti visive è figlio della graffiti art: dalla strada impara a filtrare i linguaggi metropolitani, le scritte, la pubblicità, gli arredi urbani, i mezzi pubblici e i rifiuti, tutto diviene per lui ambiente di ricerca e di sperimentazione.
Sono libri d’artista realizzati a mano in cui cartotecnica, tessitura, collage, frottage e altri processi artistici e artigianali hanno fatto nascere oggetti unici in forma di leporello, ovvero libri composti da un’unica striscia di carta ripiegata su stessa, a mò di ventaglio o fisarmonica. Tutti gli “Atlanti di Babele” sono realizzati con materiale recuperato per strada, nelle botteghe artigiane, davanti al mare, nel corso di fortuiti incontri: stoffe, espositori, giornali, carta di mercato, carta di imballaggio della frutta, spago usato dai pescatori e altro ancora. (rcz)