CONFLENTI (CZ) – La mostra “Città riflessa/ Reflected City”

Domani pomeriggio, a Conflenti, nella sala espositiva della Galleria di Pramantha Arte, s’inaugura la mostra personale Città Riflessa / Reflected City di Maria Sartori Spencer curata da Bruno Umberto ColosimoMaria Rosaria Gallo.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna Catàgeios. L’antro dell’artista – Le opere e i giorni promossa da Pramantha Arte.

«Le fotografie di Maria Sartori Spencer – hanno spiegato i curatori – raccontano la città di New York percepita nella sua intima quotidianità dall’occhio empatico e indagatore dell’artista che, con un lavoro di estrema attenzione, scruta l’anima nascosta della metropoli per antonomasia; universalmente riconosciuta come simbolo del nostro tempo, finanche nella sua decadenza».

«In Città riflessa / Reflected City – hanno aggiunto – Maria Sartori Spencer sembra voler cercare il battito ancora pulsante di una città demitizzata, stanca, consumata dalla sua stessa frenesia. Una città che ha smesso di abbagliare, conquistare, sognare, inghiottita dalle sue stesse fameliche fauci. Una città rovesciata il cui destino è legato alla resistenza dell’uomo qualunque».

La mostra, composta da 36 scatti, si potrà visitare fino al 24 ottobre, sarà aperta al pubblico fino al prossimo 24 ottobre 2020, tutti i giorni dalle ore 17.30 alle ore 19.30.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni: arte@pramantha.com +39 3395028498- (rcz)

SERRASTRETTA (CZ) – Nuovo appuntamento espositivo con “Catàgeios”

Oggi e domani, domenica 12 luglio, a Serrastretta, a Palazzo Pingitore, è in programma un nuovo appuntamento espositivo del progetto artistico Catàgeios. L’antro dell’artista – Le opere e i giorni di Pramantha Arte.

Protagonisti di questo quinto appuntamento – sabato 11 e domenica 12 alle 18.00 – le mostre personali dell’artista lituano Vidas Poškus dal titolo La testa di Siemienovic, e dell’artista francese Amélie Waldberg dal titolo La Regina del Sabba, a cura di Antonio Bruno Umberto Colosimo e Maria Rosaria Gallo.

«Docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Vilnius – hanno dichiarato i curatori – storico e critico d’arte impegnato in studi sul Rinascimento e sul Barocco, curatore e direttore dello spazio espositivo Krematorium, Vidas Poškusarriva in Catàgeios con una produzione pittorica dirompente e, paradossalmente, antiaccademica. In bilico tra il realismo e il surrealismo, la sua pittura restituisce lo sguardo attento di un animo ipersensibile. Dotato di un occhio interiore quasi fotografico, Vidas Poškus restituisce le sue impressioni su tela trasformando ogni elemento del mondo che lo circonda (paesaggi, architetture, persone, azioni, oggetti, eventi) in racconti di istanti emozionali».

«Pittrice, performer, fotografa, regista, visionaria – hanno proseguito i curatori – Amélie Waldberg festeggia i dieci anni di attività in Italia con un lavoro intenso, pungente, puro, crudo e di estrema attualità. La Regina del Sabba rappresenta l’evoluzione e la maturazione di una indagine psicoscopica che vede l’artista impegnata da sempre nell’analisi della rappresentazione della figura femminile nella cultura e nella società occidentale. Il risultato che Amélie Waldberg restituisce è una sorta di iconografia contemporanea stretta nella morsa tra sacro e profano; una creazione estetica che – partendo dall’analisi simbolica di Barbie nel 2006, passando per l’evocazione mitica di Lilith nel 2011 – giunge oggi con gli ultimi lavori ad affrontare la tragica figura della strega».

«La Regina del Sabba – hanno continuato i curatori – non è una semplice mostra. È l’attraversamento di una mentalità. È lo smascheramento di un retaggio gretto, dannoso e ancora possentemente vivo, che nel contesto di Catàgeios assume la valenza di un combattivo inno alla libertà, alla sensualità e alla conoscenza, incarnati proprio da quella figura femminile tanto disprezzata, odiata e costantemente soggetta a canoni di asservimento etico, estetico ed esistenziale». (rcz)

 

SERRASTRETTA (CZ) – Ritorna la rassegna “Catàgeios. L’antro dell’artista”

Al via, a Serrastretta, negli spazio di Palazzo Pingitore, la rassegna artistica Catàgeios. L’antro dell’artista – Le opere e i giorni organizzata da Pramantha Arte e a cura Antonio Bruno Umberto ColosimoMaria Rosaria Gallo.

La rassegna, organizzata in collaborazione con la Biblioteca Comunale Luis Scalese, il Comune di Serrastretta e l’Associazione chitarristica Teresa De Rogatis, prevede sette appuntamenti espositivi dalla durata di due giorni ciascuno che saranno accompagnati da momenti musicali a cura dell’Associazione chitarristica “Teresa De Rogatis”, e avranno cadenza mensile.

Il primo appuntamento è per oggi, sabato 18 gennaio, alle 17.30, a Palazzo Pingitore con la mostra collettiva di pittura, scultura, fotografia e video. L’esposizione sarà il saggio del programma con la presentazione dei 17 artisti protagonisti del progetto: Filippo AndronicoFrancesco Maria CaberlonAistè Gabrielè ČerniūtèAlberto Dal BòIndrè ErcmonaitèLudmila KazinkinaKristina KurilionokGabrielè LabanauskaitèMarco MiloneAuskè PetrulienèSalvatore Pujia, Vidas PoskusLeo RayEdtichia TzanetoulakouAmèlie WaldbergSimona Žilènaitè, Gilija Žukauskienè.

Presentano la mostra Antonio Bruno Umberto Colosimo, direttore del progetto e l’artista Kristina Kurilionok. (rcz)

 

CONFLENTI (CZ) – La mostra “Intrecci”

Questa mattina, a Conflenti, alle 10.30, nella Galleria Pramantha Arte, s’inaugura la mostra personale Intrecci di Eftichia Tzanetoulakou a cura di Antonio Bruno Umberto ColosimoMaria Rosaria Gallo.

L’evento rientra nell’ambito di Catàgeios. L’antro dell’artista – Le opere e i giorni.

«Pramantha – hanno spiegato i curatori – affonda le sue radici nella cultura classica greca, e il progetto Catàgeios è nato per testimoniare la dirompente forza rivoluzionaria che quel mondo ha rappresentato – e ancora oggi rappresenta – per gran parte del genere umano. Dei, eroi, uomini, fenomeni: la mente greca ha indagato ogni manifestazione naturale, ogni emozione umana, ogni dimensione dell’esistenza. Eftichia Tzanetoulakou – nata ad Atene nel 1973, laureata in graphic design, storica dell’arte, fotografa, grafica e performer – è figlia di questa cultura, e la esprime indagandone l’idea centrale: l’individuo e la sua relazione con la realtà. Il suo lavoro è un viaggio nello spazio e nel tempo, un’odissea nel presente e nel passato, alla ricerca delle comuni ancestrali radici che caratterizzano quella che si definisce l’umanità».

«Intrecci – hanno proseguito i curatori – si presenta come metafora visiva di questa ricerca; un’atavica ricerca del senso e del principio che in Eftichia Tzanetoulakou trova la sua soluzione in immagini monocromatiche in cui la forza rivelatrice del bianco e nero, la sovrapposizione delle trame e dei soggetti, il contrasto dei piani, delle forme e dei volumi, suggeriscono l’intuizione del collante invisibile dell’intera realtà, il punto di contatto dell’esistenza: il legame. Quel mezzo di unione e congiunzione che lega ogni essere umano alla terra che lo ha generato, agli avi che lo hanno preceduto, all’attualità che lo ospita. Quel legame fatto di sensi, emozioni, palpitazioni; luce, aria, terra». (rcz)