Nel ricordo di Sal Nistico, successo del grande Jazz a Soverato e Cardinale

Il grande tenor sassofonista jazz internazionale Sal Nistico, celebrato in tutto il mondo, aveva origini nelle Serre della Calabria:  suo nonno Salvatore era nativo di Cardinale e, come tanti altri calabresi, all’inizio del secolo scorso emigrò in America, nello Stato di New York, in cerca di lavoro e fortuna. Nel dna di Sal Nistico c’era un innato talento musicale,  lo stesso che ha rivelato un altro discendente – lontano, con lo stesso nome – che i calabresi hanno avuto modo di apprezzare giovedì a Soverato e ieri sera a Cardinale, un altro Sal Nistico (II, per distinguerlo) di appena 18 anni. Il giovanissimo pianista, assistito (si fa per dire) dal suo maestro Claudio Colasazza e accompagnato da altri due big del jazz italiano, Amedeo Ariano, un batterista eccezionale apprezzato da Chick Corea e protagonista di migliaia di serate con i più grandi jazzisti del mondo, e il contrabbassista Francesco Puglisi, un altro nome di fama internazionale, si è reso protagonista di una straordinaria performance che ha stregato e ammaliato il pubblico accorso all’ex Comac di Soverato. Sal Nistico II è un’autentica promessa, già largamente realizzata, che lascerà il segno nel mondo del jazz.

Con i suoi compagni di serata (questo stupendo trio Colasazza-Ariano-Puglisi che ha fatto vivere un’intensa e suggestiva notte di musica dal vivo) Sal – onorando la memoria e il talento del lontano parente famosissimo – ha mostrato di possedere capacità ed estro di straordinaria portata. I suoi assoli – tra cui un bellissimo e delicato  Lucean le stelle in omaggio a tutte le donne e soprattutto alle vittime della violenza e all’allucinante tragedia che stanno vivendo le donne afghane in questi giorni – hanno incantato e suggestionato una platea di appassionati (presenti nelle rispettive città dei concerti il sindaco di Soverato Ernesto Alecci e il presidente del Consiglio comunale Lele Amoruso e di Cardinale Danilo Staglianò) che è rimasta incantata. Ariano sì è scatenato in una performance irripetibile e straordinaria con una batteria stressata al limite e portata a costruire una musicalità eccezionale che solo un grande maestro riesce a produrre. Ariano, peraltro, è stato premiato a Sanremo nel 2005 con Nike Nicolai e Stefano di Battista e, durante una jam session, era stato notato dal grande Chick Corea (che, per chi non lo sapesse, era originario di Albi, nel Catanzarese) che gli avrebbe voluto produrre un disco. Ariano ricorda con commozione e rimpianto il primo e tanti altri incontri col grande Chick, ma, scioccamente, lasciò cadere la proposta. E proprio a Chick Corea il quartetto sia a Soverato sia a Cardinale ha voluto dedicare la chiusura con una memorabile esecuzione di Fiesta, una delle ultime composizioni del grande pianista statunitense, leggenda del jazz.

Ariano si è detto felice di essere per la terza volta a Soverato e Cardinale per quest’omaggio-tributo al “gigante” Sal Nistico (lo scorso anno, causa covid l’evento era stato annullato): è la terza edizione di un memorial che ormai è diventato storia. La serata è stata presentata e condotta con molta grazia e simpatia da Sabrina Amoroso. Nel programma un repertorio di grandissimo livello (Thelonius Monk, Miles Davis, Bud Powell, Reshwin, etc), eseguito con estrema bravura.

Analogo strepitoso successo ieri sera a Cardinale. Sia Colasazza, un pianista che ha suonato con tutti i grandi del jazz e del pop ed è il maestro di Sal Nistico II, che Puglisi si sono detti onorati di poter celebrare con una grande festa della musica il gigante Sal proprio nella sua terra. Una festa promossa dalla Sal Nistico Jazz Association, presieduta dal prof. Giuseppe Nisticò (ex presidente della Regione Calabria e originario di Cardinale). (rs)