CASTROLIBERO (CS) – È tra i Comuni Ricicloni 2020

Importante riconoscimento per la città di Castrolibero, che è tra i Comuni Ricicloni 2020.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Giovanni Greco, che ha ringraziato Legambiente «per l’importante riconoscimento che ci incoraggia ad andare avanti nel percorso intrapreso, ed esprimo grande soddisfazione, non solo per le alte percentuali di raccolta differenziata attestandosi al 76,6%, ma per la continuità negli anni di un processo in cui tutti sinergicamente sono stati protagonisti in un prezioso quotidiano impegno: i cittadini per la sensibilità dimostrata, l’attuale gestore del servizio di raccolta porta a porta, la giunta, i consiglieri, i tecnici e l’intera amministrazione comunale per il lavoro svolto».

«I risultati raggiunti – ha aggiunto – dovremmo inquadrarli in un raggio d’azione più ampio, non sono la conseguenza dell’applicazione di un obbligo di legge, non si inventano in un giorno, né si improvvisano, ma sono frutto di una visione strategica, oserei dire un viaggio nel tempo».

«La sottoscrizione della Carta di Aalborg e il patto dei sindaci – ha proseguito il primo cittadino – sono stati i primi atti condotti dall’Amministrazione comunale nell’ambito dei piani di azione locale per la tutela del clima e la salvaguardia dell’ambiente. L’obiettivo che ci siamo posti dall’inizio, è stato quello di raggiungere uno sviluppo durevole e sostenibile. Negli anni, il territorio di Castrolibero è stato luogo di molteplici attività, tra cui l’introduzione di incentivi per il costruire sostenibile, la riqualificazione di spazi verdi e delle reti tecnologiche, l’attivazione del Servizio Energetico integrato, l’attivazione di un sistema di raccolta differenziata anche attraverso l’installazione di isole interrate».

«In applicazione della Legge regionale n. 14 del 2014 per il riordino del servizio di gestione dei rifiuti urbani in Calabria– ha detto ancora – oggi, più che mai, siamo chiamati a lavorare in forma associata attraverso gli ambiti territoriali ottimali secondo i principi di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza e sostenibilità ambientale al fine di raggiungere la piena autonomia con impianti tecnologici avanzati che ci consentano di trattare il rifiuto come risorsa. Tanti passi sono stati fatti ma ancora tanti bisognerà farne per un cambio culturale faticoso ma indispensabile».

«Vi è la necessità – ha concluso – di un rinnovato patto pubblico/privato, intergenerazionale, interistituzionale e dal punto di vista operativo l’urgenza di realizzare l’impiantistica che ci consenta di generare anche in Calabria mercati di economia circolare». (rcs)