Si chiama Voce ai Calabresi l’iniziativa di Confartigianato Imprese Catanzaro che vuole raccogliere le idee e le proposte dei calabresi affinché «la Calabria possa risorgere».
Per partecipare, basta inviare una email a voceaicalabresi@gmail.com: «Siamo tante piccole voci – si legge in una nota – che possono creare un coro meraviglioso: non solo abbiamo bisogno di essere ascoltati, ma le nostre esigenze è giusto che vengano anche attuate!».
«Un susseguirsi continuo di nomi e di proclami – si legge in una nota Raffaele Mostaccioli, segretario provinciale Confartigianato Imprese, Enzo Bifano, presidentr Confartigianato Catanzaro e Innocenza Giannuzzi, presidente Confartigianato Imprese Catanzaro – un attimo e la Calabria occupa il palco, si apre il sipario e inizia un nuovo copione. Perché in fondo è questo che è successo negli ultimi giorni: tutti si sono ricordati che la nostra regione esiste solo perché c’era qualcosa di succoso che meritasse interesse da parte dell’Italia intera, c’era il “gossip”, il pettegolezzo, una situazione estremamente inopportuna e chiassosa che non si poteva non attirare l’attenzione. Eppure in quanti la stessa situazione la conoscevano già in qualche modo? Quanti avevano contezza del nostro sistema allo stremo? Quanti lamentavano l’incapacità gestionale di chi stava ai vertici e quanti continuavano a chiedere a sindaci, amministratori e alle varie personalità politiche di farsi sentire per non ledere i nostri diritti assistendo impassibili allo scempio? Ma, soprattutto, quanti hanno fatto concretamente qualcosa?».
«Ora che abbiamo l’attenzione su di noi, adesso – hanno aggiunto – senza perdere un solo istante, dobbiamo muoverci. Adesso dobbiamo far ascoltare la nostra voce e le nostre reali esigenze, le nostre paure e le nostre angosce. Siamo un popolo indignato per la situazione economica e sanitaria in cui ci troviamo e non possiamo più accettare che si giochi sulla nostra pelle consentendo ai vertici politici di fare scelte non accuratamente ponderate. Dopo aver toccato il baratro, dobbiamo risalire adesso! Il Governo deve ascoltare la nostra voce, non può più fingersi sordo ai bisogni, alle paure, ai problemi, a quello che succede nella vita quotidiana della maggior parte della gente comune della nostra terra».
«Il problema è il tipo di risposta – hanno proseguito Mostaccioli, Bifano e Giannuzzi – che si dà a disagi reali o percepiti, vissuti davvero sulla pelle e nella psiche. La questione morale non si esaurisce nel fatto che siano stati individuati i responsabili del nostro attuale buio o che si provi ad individuarli, non si risolve in un nome o in una squadra. Al di là dello schieramento politico, si deve chiedere un rinnovamento partendo dalle cause che ci hanno portato a questo, proponendo una strada da perseguire insieme! Viviamo nella democrazia ed è giunto il momento che i calabresi siano parte attiva del loro futuro, che non subiscano più, ma che costruiscano con le proprie mani le sorti della propria terra. È ora che la voce della Calabria guidi un nuova era!». (rcz)