Rendere operativo il servizio di affiancamento, dal punto di vista linguistico e della mediazione culturale, dei dipendenti comunali degli uffici demografici con alcuni volontari della Consulta, con l’intento di agevolare la comprensione delle procedure inerenti lo status delle persone e i connessi diritti, dei cittadini e cittadine stranieri, migranti, extracomunitari, apolidi, iscritti nel registro dei senza fissa dimora, regolarmente residenti nel territorio del Comune di Cosenza. È questo l’obiettivo dell’accordo di collaborazione sottoscritto tra il Comune di Cosenza, guidato dal sindaco Franz Caruso, e il presidente della Consulta Intercultura, Ibrahima Deme Diop.
Quello dei volontari della Consulta sarà un ruolo importante di mediazione per il disbrigo e lo snellimento delle pratiche burocratiche e per agevolare l’erogazione dei servizi destinati ai cittadini appartenenti alle diverse comunità straniere presenti in città. La firma all’accordo di collaborazione è stata apposta alla presenza dei rappresentanti nel direttivo delle oltre 20 comunità che compongono la Consulta, ma anche della consigliera comunale Alessandra Bresciani, convinta sostenitrice della Consulta sin dal primo momento, della consigliera delegata alla Cultura, Antonietta Cozza e della consigliera Assunta Mascaro. Un ruolo importante è stato svolto anche dall’assessore al welfare Veronica Buffone, oggi impossibilitata a partecipare.
«L’istituzione della Consulta Intercultura – ha sottolineato nel suo intervento il sindaco Caruso – è stata fortemente voluta dall’Amministrazione e portata avanti dalla consigliera Alessandra Bresciani, che ha condotto non solo alla costituzione dell’organismo, ma anche a questo primo importante passo di un rapporto istituzionale tra l’Amministrazione comunale e la stessa Consulta destinato a continuare e ad arricchirsi».
«È, questo – ha aggiunto – un momento altamente significativo perché non solo rappresenta l’integrazione assoluta di chi viene da fuori nella nostra città e partecipa attivamente alla vita di Cosenza, ma si concretizza, inoltre, nella messa a disposizione del loro aiuto e contributo, assolutamente gratuito, al nostro ufficio anagrafe. Un contributo utilissimo perché sono ancora tante le persone delle diverse comunità che vivono in città, che ancora non hanno una conoscenza integrale delle procedure e dei diritti che devono essere loro riconosciuti. L’istituzione di un albo di mediatori linguistici darà loro la possibilità di superare le difficoltà che i nostri dipendenti incontrano nell’interloquire con persone di lingua diversa».
«È un primo passo – ha proseguito – ma credo sia un momento significativo che apre la strada a tanti altri momenti di collaborazione che devono servire a far sentire sempre di più chi viene in questa nostra città, parte integrante della comunità e noi amministratori, rappresentanti istituzionali anche di tutti quanti voi. Sono veramente contento e grato a voi per la vostra presenza a questo atto che è formale, ma che rappresenta tanta sostanza».
Tanta soddisfazione ed anche riconoscenza al Sindaco e all’Amministrazione da parte di Ibrahima Deme Diop: «siamo, come Consulta Intercultura, molto felici, perché il momento che stiamo vivendo oggi con la firma di questo accordo è molto importante per l’intera città».
«La Consulta – ha aggiunto il presidente Ibrahima Deme Diop – è nata, su proposta delle comunità straniere di Cosenza, accolta dal Comune e in particolare dalla Consigliera Alessandra Bresciani, per promuovere il confronto tra persone presenti a Cosenza, provenienti da diverse parti del mondo, per costruire insieme un modello urbano di integrazione interculturale».
Poi Ibrahima ha ripercorso le diverse tappe di questo cammino, dall’approvazione nella commissione servizi al cittadino del Regolamento per il contrasto alle discriminazioni, per favorire inclusione, coesione sociale e culturale, all’approvazione prima in Giunta e poi in Consiglio, del Regolamento per la costituzione della Consulta. Atti poi integrati dalla elezione del Presidente, avvenuta a luglio del 2023, seguita da quella del direttivo.
«In un un anno di vita – ha ricordato Ibrahima Deme Diop – la Consulta ha realizzato più di trenta iniziative, a carattere culturale, artistico e di confronto e programmazione. La Consulta si pone, quindi, come un prezioso strumento per consentire un dialogo tra le varie comunità, e tra queste e l’Amministrazione Comunale, in modo che, di concerto, possano insieme individuare i principali bisogni e concordare le strade migliori per andarvi incontro e dare risposte e servizi adeguati».
«La firma di questo accordo – ha detto ancora – è uno dei passi che la Consulta Intercultura sta percorrendo nel suo cammino, divenendo espressione concreta di come le comunità straniere presenti sul nostro territorio interpretino concretamente il significato di cittadinanza attiva, mettendo gratuitamente a disposizione della collettività e del bene comune il proprio tempo, le proprie energie e le proprie competenze».
Quindi, il Presidente della Consulta ha elencato le funzioni di affiancamento che saranno svolte agli uffici demografici. «Andremo nell’Ufficio Servizi Demografici con responsabilità, professionalità impegno, affiancando la dirigente Loise in varie attività: dalla creazione di un elenco di mediatori linguistici, alla produzione e diffusione di materiale informativo, alla facilitazione nelle pratiche d’ufficio (scritture di nomi e cognomi e lettura dei dati nei documenti rilasciati da autorità dei paesi stranieri)».
Prima della firma dell’accordo, era intervenuta anche la consigliera Alessandra Bresciani che ha ringraziato il sindaco Franz Caruso e tutti gli attori «protagonisti di questa azione di vera cittadinanza attiva che ha tra i tanti l’obiettivo di favorire un’informazione integrata e completa sui servizi anagrafici da estendere poi anche ad atri settori della Pubblica amministrazione». Bresciani ha portato anche il saluto del Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca e dell’sssessore Veronica Buffone, impossibilitati a partecipare. L’accordo di collaborazione ha validità biennale, a decorrere dalla sua sottoscrizione, e sarà rinnovabile, previo accordo tra le parti, per un periodo di pari durata. (rcs)