di EMILIO ERRIGO – Per quanti ancora non l’avessero compreso la Regione Calabria, intesa non solo come territorio e mare, rappresenti un complesso di eco-sistemi economici produttivi integrati.
Una vera e vasta risorsa economica, che può soddisfare variegati bisogni pubblici e privati. Occorre solo convincersi che per valorizzare economicamente ogni componente materiale e immateriale, di cui è composta la Calabria, occorre “cooperare”.
La cooperazione tra quanti vivono in Calabria, innesca modelli economici legali di crescita, proporzionati alla quantità di forza cooperante che genera ricchezza e “benessere sociale”. Anche i malavitosi cooperando in associazione per delinquere, generano ricchezza economica, ma creano “malessere sociale”.
Ora riflettendoci bene, mentre la “cooperazione a somma positiva quindi legale” (cfr Lorenzo Infantino), crea i presupposti necessari per coabitare la casa comune Calabria, in sicurezza economica personale e famigliare, di contro, la “cooperazione a somma negativa o illegale”, lede dalle fondamenta, sia il fragile tessuto economico lineare, che la pacifica convivenza sociale.
La cooperazione attiva e propositiva, risulta idonea a stabilizzare e rafforzare, il reddito pro capite dei Cittadini Calabresi, in età giuridicamente idonea a produrre reddito da lavoro individuale o dipendente.
Inoltre, la forza propulsiva della cooperazione attiva e a somma positiva, forza questa, capace di moltiplicare in misura esponenziale la “forza lavoro onesto” e ridurre la domanda debole di “forza lavoro disonesto”. Cooperare, per il bene economico della Regione Calabria, significa anche poter beneficiare di altre inquantificabili ma esistenti ricchezze morali e famigliari.
Attiro per sensibilizzare il pensiero costruttivo e l’attenzione del lettore, al benessere economico diretto e indiretto, derivante dal vivere la propria vita personale e famigliare, nel rispetto dei consociati, in serenità, amicizia, legalità e solidarietà, senza dover rincorrere un benessere frivolo e insignificante socialmente, nel seguire modelli di vita inutili e pericolosi, per la propria e altrui esistenza.
Sono convinto che avvicinandosi a comportamenti sociali aggreganti, si favorisca la cooperazione tra individui e la crescita economica della Regione Calabria. Anche in politica è cosa buona e giusta, cooperare per il superiore bene comune, (la Calabria e i Calabresi ), ritenendo che così facendo si alimentano modelli di comportamenti socialmente diffusivi di felicità e benessere.
Ripeto volutamente, che occorra valorizzare la cooperazione nel segmento della Logistica Intermodale Sostenibile, mediante la realizzazione di “Piastre Logistiche Integrate”, idonee a supportare le operazioni e i servizi portuali e retroportuali.
È incredibile e pure molto penalizzante per la Regione Calabria, che ancora nel 2022, i 97 Comuni della Città Metropolitana di Reggio Calabria, e le altre province di Vibo Valentia , Catanzaro, Cosenza e Crotone, non dispongano di almeno due Interporti.
Incredibile!
Lo sanno tutti che la Portualità, vive e cresce con efficienti catene Logistiche, altrimenti risultano sempre modesti i servizi integrati esterni ai Porti di rifermento.
Il Porto e le vaste aree retroportuali presenti, allo stato inutilizzate e degradate, di Saline Ioniche, potrebbero costituire il primo Centro Polivalente della Logistica Intermodale, a supporto della PMI, delle Industrie Agroalimentari(Capua, Callipo, Amarelli, Sardanelli) e Meccaniche della Calabria , solo se la Politica tutta Coopera effettivamente e concretamente, a prescindere dalle singole appartenenze politiche di Movimento o di Partito.
Il territorio retroportuale di Saline Ioniche, dispone di una interconnessione ferroviaria che giunge al Porto abbandonata e ammalorata, (mai entrata veramente in esercizio).
L’area adiacente al Porto (insabbiato) di Saline Ioniche, potrebbe essere il primo Retroporto della Calabria, interamente dedicato alla Logistica Intermodale Sostenibile, con annessi Servizi Integrati eco-compatibili. L’area retroportuale di Saline Ioniche , situata a pochi chilometri degli Antichi e affascinanti Borghi Grecanici di Pentidattilo, Bagaladi, Roccaforte del Greco, Roghudi, Bova, Palizzi, si presta per la realizzazione di un Polo Fieristico Nazionale dello Ionio.
Poi a seguire la vasta area retroportuale di Gioia Tauro, la creazione di un adeguato Interporto, innescherebbe volumi di traffici logistici importanti, favorendo la conseguente crescita della debole economia regionale.
Solo la Cooperazione politica e sociale può creare benessere economico.
In Calabria e tra i Calabresi, c’è tanto bisogno di cooperazione attiva e propositiva, sicuri che le risorse economiche naturali esistenti sul territorio della Calabria e la innata capacità dei Calabresi, di manifestare intelligenza creativa, possano trainare i più resistenti al cambiamento, affievolendo i comportamenti economicamente dannosi, sia per ogni Cittadino Calabrese, che soprattutto, per la nostra amata Calabria. (er)
[Emilio Errigo è nato in Calabria, Docente di “Diritto Internazionale e del Mare”, e di “Management delle Attività Portuali”, e Consigliere Giuridico Economico-Finanziario]