SICLARI E TRIPODI: PER TONINELLI IL PONTE SIGNIFICA SOLO SOLDI BUTTATI

Ieri al Senato, dopo le dichiarazioni del ministro Toninelli in aula, il senatore Marco Siclari e la deputata Maria Tripodi reggini con la senatrice Urania Papatheu e la deputata Matilde Siracusano messinesi hanno fatto una dichiarazione congiunta, stigmatizzando la posizione del responsabile delle Infrastrutture e dei Trasporti.
«Se per il ministro Toninelli – hanno affermato i parlamentari – il Ponte sullo Stretto e le conseguenti opere per portare l’alta velocità in Calabria e Sicilia sono soldi buttati si dovrebbe dimettere. Il Sud e in particolare le due regioni che si affacciano sullo Stretto hanno bisogno di grandi opere per gettare le basi di una grande rinascita.Toninelli, con le sue dichiarazioni, offende l’operato anche della Lega che nel 2001 ha stanziato con tutto il centrodestra i fondi necessari per questa grande opera e per la rinascita del Sud. Lo venga a chiedere ai calabresi e ai siciliani se sono soldi buttati. Solo tramite la grande opera del ponte saremo in grado di portare l’alta velocità in Calabria coinvolgendo la costa ionica e tutta la Sicilia fino a Palermo. L’imponente lavoro di progettazione già fatto e di opere propedeutiche già realizzate per accogliere la Grande Opera non può essere buttato per l’ennesimo capriccio dei 5S che preferiscono pagare la penale di 1 miliardo piuttosto che realizzarla dando decine di migliaia di posti di lavoro per almeno 20 anni e investendo sul rilancio del Sud. La grande opera è persino in Project Financing. Quindi di quale costo parla Toninelli?».

Il ministro dei Trasporti Toninelli a Reggio per inaugurare i “nuovi” intercity sulla ionica

30 settembre – Stamattina alle 10 a Reggio sarà il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli a inaugurare i “nuovi” intercity che collegheranno Reggio a Taranto, lungo una tratta ferroviaria – quella ionica – per anni abbandonata a se stessa e priva dell’elettrificazione. Le virgolette sulla parola “nuovi” sono d’obbligo, visto che in realtà si tratta di carrozze progettate 30 anni fa e ora destinate alla Calabria. Il ministro Toninelli avrà un bel da fare per spiegare le troppe incongruenze del suo ministero a proposito dell’area dello Stretto. A partire dall’Autorità portuale di Messina-Milazzo che dovrebbe inglobare Reggio e Villa, sottraendoli a Gioia Tauro (con buona pace dei progetti della ZES, la zona economica speciale), finendo alla tragicomica  vicenda del mancato rinnovo della concessione agli aliscafi di Liberty Lines che collegano Reggio e Messina, e che da oggi dovrebbero restare fermi in assenza di un qualsiasi provvedimento di proroga (di competenza del suo ministero).
Il programma dell’inaugurazione prevede i saluti del sindaco Giuseppe Falcomatà e la partecipazione dell’amministratore delegato di Trenitalia Orazio Iacono, dell’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Gianfranco Battisti e dell’assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno, che parleranno del nuovo servizio con le carrozze Intercity che è una prima risposta all’inadeguatezza della rete ferroviaria nella Calabria ionica.

Il sindacalista Nino Costantino

A Toninelli le conclusioni, ma qualche altro imbarazzo gliel’offrirà il sindacalista Nino Costantino (FILT-CGIL) che chiederà ai vertici FS di incontrare il coraggioso ferroviere Nino Pulitanò, licenziato dopo aver rivelato la presenza di amianto nel deposito ferroviario di Reggio in pieno centro cittadino. Il sindacato accompagnerà Pulitanò sperando che i vertici delle Ferrovie e il ministro accettino di incontrarlo: come si ricorderà, il ferroviere ha condotto una lunga battaglia civile per lo smaltimento dell’amianto scoperto nel deposito delle Ferrovie. Il risultato è che, a seguito delle sue denunce, Pulitanò è stato licenziato dall’azienda ferroviaria.

Nino Pulitanò, il ferroviere licenziato per aver rivelato la presenza di amianto nel deposito ferroviario di Reggio

«Il ministro e l’amministratore delegato delle Ferrovie – dice Nino Costantino – devono dire se la battaglia sull’amianto condotta da Pulitanò sia stata giusta o meno e se il licenziamento subito non sia stato invece ritorsivo. La FILT-CGIL continuerà la battaglia per la riassunzione di una persona per bene, di un cittadino e lavoratore esemplare, di un sindacalista coerente». (rrc)

PONTI IN CALABRIA: OLIVERIO CHIEDE MONITORAGGIO IMMEDIATO AL MINISTRO TONINELLI

20 agosto – Monitoraggio immediato delle infrastrutture calabresi. Alla luce del drammatico crollo del ponte Morandi di Genova, il Presidente della Regione, Mario Oliverio, ha scritto al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, on. Danilo Toninelli, richiedendo il controllo del livello di sicurezza dei manufatti principali, in particolare di quelli appartenenti alle reti TEN-T ed alle principali trasversali e prioritariamente quelli in questi giorni più volte segnalati dai media nazionali.
«il grave evento verificatosi a Genova,  – ha scritto Oliverio al ministro – rappresenta una ferita per l’intero Paese. Il dolore ha investito ogni cittadino, determinando un forte senso di insicurezza, sia perché improvviso e inaspettato per le modalità del disastro, sia perché ha minato le certezze su consolidati concetti di sicurezza.
«È nostro dovere reagire, offrendo ai cittadini un’azione di governo che ripristini con immediatezza la fiducia nello Stato, in tutte le sue articolazioni, nazionali, regionali, locali, sia politiche che tecnico/amministrative. Occorre un’azione mirata che rilanci l’eccellenza del nostro Paese nel campo dell’ingegneria e delle politiche infrastrutturali.
«La Calabria ha in corso, come a Lei è noto, forti investimenti sulle infrastrutture di trasporto principali: stradali, ferroviarie, portuali. Investimenti cospicui che mirano allo sviluppo del territorio, favorendone l’accessibilità esterna e interna. Gran parte delle risorse sono finalizzate ad ammodernare dorsali di collegamento primario della Calabria all’Italia; mi riferisco in particolar modo all’asse Autostradale Sa-Rc (con interventi di manutenzione straordinaria consistenti, ma parziali, a oltre 50 anni dalla realizzazione), all’ammodernamento della S.S. jonica, alla dorsale ferroviaria Jonica (rilevanti interventi strutturali, dopo 150 anni dalla costruzione), ad alcune trasversali stradali e ferroviarie di grande interesse a garanzia della mobilità e della sicurezza dei territori.
«L’evento di Genova riporta in primo piano il problema della manutenzione programmata delle opere e delle componenti strutturali, così da consentirne la prevista utilizzazione, per come le Norme di settore prescrivono.
«Siamo consapevoli – scrive ancora Oliverio – del rilevante bisogno di risorse finanziarie, ma siamo altrettanto consapevoli che le risorse dovranno tener conto dell’interesse primario dei cittadini alla sicurezza, sulla base dello stato delle infrastrutture, della situazione orografica dei territori. La Calabria presenta infrastrutture lineari con numerose opere d’arte (Ponti, Viadotti, Gallerie), proprio per le caratteristiche morfologiche dei luoghi, realizzate nelle loro parti principali tra gli anni 60 e 70, in un territorio ad alto rischio sismico. La sommatoria dei suddetti tre elementi (orografia, epoca di realizzazione, alta sismicità) costituisce un grave elemento di criticità.
«Le propongo sostanzialmente un piano straordinario mirato alla ricognizione efficace delle principali strutture, finalizzato a determinarne il grado di rischio e all’individuazione ed effettuazione delle eventuali primarie operazioni di manutenzione». (rcz)