A Fossato Jonico celebrata la Madonna del Buon Consiglio, patrona della città

Nei giorni scorsi, a Fossato Jonico (Montebello Jonico), si è celebrata con festeggiamenti religiosi e civili la Madonna del Buon Consiglio, patrona della città.

Dopo la SS. Messa, celebrata dal parroco Don Daniele Siciliano accompagnato dai canti del coro parrocchiale “Maria SS del Buon Consiglio”, diretto dal maestro Dominella Battaglia, il quadro della Vergine, collocato al centro dell’altare maggiore ha raggiunto ogni via del paese a raccogliere le preghiere e le devozioni dei fedeli.

Il quadro, poi, è rientrato nella chiesa dittereale a tarda sera accolto, come sempre, da un lungo applauso della popolazione, al grido di “Viva Maria!” e dai fuochi pirotecnici. Quest’anno c’è’ stata una novità. Fuori della chiesa, in Piazza Leone Sgrò, la “Pro loco” della presidente Romina Palamara, costituita da poco, ha voluto omaggiare la Madonna con un’infiorata raffigurante la Vergine col bambino che ha lasciato tutti senza fiato. Con il quadro della Patrona rientrata in chiesa, vi è stato un ulteriore omaggio: Cosimo Pellicanò accompagnato alla chitarra da Santo Malacrinò, ha cantato il brano di Giovanni Crea “Vengo da te Maria” dedicato alla Madonna del Buon Consiglio.

Del dipinto raffigurante la Vergine col Bambino non conosciamo l’autore, però è da collocarsi tra il finire del ‘600 e l’inizio del ‘700: esso propone il racconto della tradizione che lo vuole venuto da Scutari (Albania), portato dagli Angeli mentre sorvola il mare Adriatico e atteso a Genazzano (Roma) dalla Beata Petruccia, mentre sull’altra sponda alcuni fedeli albanesi piangono la sua dipartita.

L’immagine del quadro custodito nella chiesa fossatese è una copia assai fedele dell’originale che si trova a Genazzano, in provincia di Roma. Il Santuario di Genazzano, dove la Madonna apparve prodigiosamente il 25 aprile 1467, viene consideraro anche Santuario del popolo albanese. Infatti, numerosi pellegrini vengono dall’Albania a pregare la “loro Madonna”, così come fece parecchie volte l’albanese Madre Teresa di Calcutta, l’ultima il 10 giugno 1993.

La Parrocchia di Maria Santissima del Buon Consiglio in Fossato Jonico fu Istituita come tale il 12 settembre 1728, e il 29 novembre 1772 l’Arcivescovo Mons. Capobianco vi trasferì la Ditterale curata. Le notizie le troviamo nel secondo volume della pubblicazione di Francesco Russo “Storia dell’Archidiocesi di Reggio Calabria dal Concilio di Trento al 1961”.

La Madonna del Buon Consiglio è la Patrona delle raccoglitrici di olive e dei “trappetari” (cioè coloro che lavorano l’olio al frantoio detto in dialetto “Trappitu”) accudienti all’accensione periodica della “lumera” (lampada) devozionale. Infatti, per tutto il periodo della raccolta delle olive, nelle case e nei frantoi si tiene acceso un lume a olio dinanzi alla venerata immagine. (rrc)