Il presidente del Gal Terre Locridee Macrì incontra l’ambasciatrice Sourani

Il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, ha incontrato, a Roma, nei giorni scorsi, l’ambasciatrice di Grecia, S.E. Eleni Sourani. Nelle sale dell’Ambasciata greca, ai Parioli, il presidente Macrì e l’ambasciatrice Sourani hanno dialogato sugli antichi legami tra la Grecia e la Calabria e su possibili collaborazioni future.

Un incontro cordiale e costruttivo, naturale proseguimento dell’evento “Levantina”, svoltosi agli inizi di maggio, grazie a Gal Terre Locridee, su ideazione di Myth Euromed, che ha portato nella Locride rappresentanti dell’ambasciata greca e autorevoli giornalisti dell’area mediterranea, aprendo a nuovi progetti tra luoghi “gemelli”.

Il presidente del Gal Terre Locridee ha omaggiato l’ambasciatrice con un pinax che riproduce la dea Persefone, opera di Alberto Trifoglio.

L’incontro si è concluso con un pranzo a cui erano presenti anche Panagiotis Zografos, marito dell’ambasciatrice, già ambasciatore della Grecia in Spagna e in Germania, Despina Koukoulopoulou, ministro plenipotenziario, vicecapo missione Ambasciata di Grecia, e Patrizio Nissirio, giornalista e scrittore, responsabile di AnsaMed, servizio dell’Ansa sul Mediterraneo. Despina Koukoulopoulou e Patrizio Nassirio sono stati nella Locride per “Levantina”.

«Abbiamo parlato di Grecia e Magna Grecia, ma pure di scenari economici possibili tra le due sponde, avendo come punto di riferimento geografico e culturale l’area mediterranea – ha detto il presidente Macrì – Le prospettive di sviluppo sinergico, tra i due territori, sono reali, significative, dobbiamo perciò lavorare in questo senso». L’ambasciatrice Sourani, in autunno, sarà in Calabria: visiterà Reggio Calabria, Bova e Locri. (rrm)

A Perugia parla di “Casignana: Cultura, Innovazione e Coesione sociale”

La rinascita dei centri storici: Casignana, Cultura, Innovazione e Coesione Sociale è il titolo dell’evento in programma venerdì 26 maggio, alle 17, nelle sale di Palazzo dei Priori di Perugia. Si tratta di una iniziativa finalizzata alla presentazione del percorso di rigenerazione che l’Amministrazione Comunale, insieme a tutta la comunità casignanese sta mettendo in atto per ridare valore al borgo antico ripartendo dal patrimonio storico, culturale e antropologico identitario.

L’evento di Perugia è finalizzato non solo a presentare il modello di rigenerazione che si sta attuando nella comunità di Casignana, ma soprattutto per incentivare il confronto tra territori e comunità territorialmente e culturalmente diversi e quindi dare vita a processi di collaborazione e di alleanza culturale che possano incentivare la tutela e valorizzazione dei centri storici italiani.

Un percorso iniziato con la valorizzazione della “Villa Romana” e proseguito con la realizzazione del Laboratorio cinematografico di comunità, prodotto e realizzato da Officine delle Idee, con la collaborazione dell’amministrazione Comunale, del Gal Terre Locridee, della Pro Loco e della comunità casignanese, all’interno delle attività di Locride 2025 – Tutta un’altra storia, da cui è nato il documentario Casignana,  il profumo del tempo,  che racconta gli eventi del 21 settembre del 1922.

Si parte con i saluti istituzionali, Nilo Arcudi, presidente del Consiglio Comunale di Perugia; introducono e moderano Antonio Blandi “Officine delle Idee” e Franco Crinò, vicesindaco di Casignana. Intervengono il regista Andrea Belcastro, Alessandro Campi,  presidente Vittoriale degli Italiani,  il sindaco di Casignana Rocco Celentano, il presidente del Gal Terre Locridee Francesco Macrì, la responsabile Lagacoop-Ufficio Politiche Europee, Catiuscia Marini, il Direttore del Gal Terre Locridee Guido Mignolli. Concludono: il Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliverio, il sindaco di Perugia, Andrea Romizi(rrm)

A Treviso il convegno “Il cammino del pane – Dalla Locride al Veneto”

Il pane della Locride arriva a Treviso, con il convegno Il cammino del pane dalla Locride al Veneto – Itinerario europeo e mediterraneo, in programma domani pomeriggio nelle sale della Camera di Commercio di Treviso.

Ciò è stato possibile grazie al Gal Terre Locridee in collaborazione con “Officine delle Idee”- Cooperativa sociale, promotrice del progetto Il cammino del pane, e “Marco Polo” Project.

Il convegno rientra nell’ambito dell’evento L’albero del bene – Pane nostro, organizzato dall’Associazione Finnegans-Cultura Mediterranea, con il patrocinio della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, insieme a Confcommercio, Assessorato alle Attività produttive del Comune di Treviso, con la partecipazione di Caritas, Comunità di Sant’Egidio e altri enti e associazioni.

Interverranno: il presidente Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, il direttore del Gal Terre Locridee Guido Mignolli, il consigliere d’amministrazione del Gal Terre Locridee Ettore Lacopo, il presidente del “Marco Polo” Project Pietrangelo Pettenò, il project manager de “Il Cammino del Pane” – Officine delle Idee Antonio Blandi, i sindaci di Africo, Domenico Modaffari, di San Luca, Bruno Bartolo, di Canolo, Rosario Larosa, di Platì, Rosario Sergi, il professore Giacomo Petrarca dell’Università San Raffaele di Milano, la Coordinatrice Slow Wine Veneto Patrizia Loiola, l’imprenditore della ristorazione Lello Ravagnan, il presidente dell’associazione Maestri dello Spiedo Remigio Villanova, il giornalista e scrittore Reza Rashidy; modera Chiara Spadaro, geografa e studiosa di Culture del Cibo.

Un percorso del gusto e del benessere, dalla Calabria al Veneto, con un prodotto come il nostro pane di Platì, San Luca, Africo, Canolo, fortemente identitario, essenza reale delle comunità, autentico simbolo per una nuova narrazione dei luoghi, che arriva da radici profonde e passa attraverso la genuinità della sua lavorazione, seguendo la rotta per “Locride 2025”. (rrm)

SIDERNO (RC) – La scuola incontra le imprese d’eccellenza

Idee, sogni, competenze, queste le parole chiave dell’incontro all’Iis “G. Marconi” di Siderno, che ha visto aziende calabresi d’eccellenza e giovani imprenditori in ascesa portare la loro esperienza agli studenti del secondo biennio per il primo step di “Costruisci il tuo progetto”, promosso dal Gal Terre Locridee per aprire ai giovanissimi le porte sul mondo dell’impresa. Un mondo che appare troppo spesso lontano, difficile, e che invece muove proprio da quelle parole chiave, dalla capacità di immaginare e rendere concrete le aspirazioni professionali di ognuno, passando attraverso l’acquisizione di solide competenze.

Gal Terre Locridee e Iis “G. Marconi” hanno avviato un percorso comune al fine di creare un ponte tra i giovani del territorio e il mondo del lavoro.

Nell’aula magna dell’Istituto, dopo l’introduzione della dirigente scolastica Maria Giuliana Fiaschè e del presidente del Gal Terre Locridee Francesco Macrì, il progetto è stato illustrato dal direttore del Gal Guido Mignolli e dal consigliere del Gal Mimmo Schiava: tutti hanno sottolineato l’importanza di aprire le menti al mondo dell’imprenditoria, di avvicinarsi alla vita delle aziende, nell’ottica di un futuro lavorativo costruito in maniera consapevole.

Su questa linea, la giovane imprenditrice Roberta Canino, titolare di un’azienda agricola per la coltivazione di avocado bio, ha raccontato la propria esperienza di giovane laureata dal futuro incerto che ha sentito forte il bisogno di ritornare in Calabria e che, proprio qui, ha trovato la realizzazione professionale scegliendo un mondo come quello dell’agricoltura, che oggi vive anche grazie all’innovazione tecnologica e che quindi ha caratteristiche moderne, nuove.

Nel vivo del progetto sono entrati poi i responsabili delle imprese d’eccellenza presenti, aziende con una storia forte che li colloca su scenari nazionali e oltre: Florindo Rubbettino, alla guida con il fratello Marco della grande azienda Rubbettino, tra editoria, stampa, packaging e tante attività diversificate; Saverio Nisticò, che dirige Desta, azienda che realizza in maniera accurata e artigianale abiti e paramenti ecclesiastici, cui si affianca di recente la divisione “Artium” per il restauro di beni culturali; Giuseppe Pisano ed Ester Michienzi, ai vertici di Dna:Lab, azienda nata da soli dieci anni ma già forte e solida nel proprio progetto di consulenza, progettazione e realizzazione di progetti informatici, capofila del Polo di innovazione regionale ICT Pitagora (information tecnology).

Da loro gli studenti hanno potuto apprendere quali sono gli elementi fondamentali, concreti, per la vita di un’impresa – in particolare, mettere in campo idee progettuali e competenze – e l’importanza di non porsi limiti pensando di trovarsi in un territorio poco favorevole su questo terreno, come la nostra regione, perché oggi di fatto mezzi di comunicazione e le tecnologie avanzate hanno superato tante barriere e tanti svantaggi territoriali.

Il progetto proseguirà con percorsi di formazione nei laboratori della scuola e on the job, direttamente nei luoghi di lavoro o altri luoghi di perfezionamento, sotto la supervisione di un formatore, specialista del settore. Gli studenti potranno infine generare una start-up che consenta loro di iniziare poi concretamente l’attività. Il Gal Terre Locridee mette così in contatto il mondo della scuola con quello dell’imprenditoria, e quindi i talenti futuri con le opportunità di lavoro, per una cooperazione scuola-impresa, con l’obiettivo di attuare percorsi mirati e assistiti per la creazione di opportunità occupazionali nella Locride. (rrc)

Il dialogo tra Italia e Grecia parte dalla Locride

Il dialogo tra l’Italia e la Grecia parte dalla Locride, con la due giorni Levantina, evento promosso dal Gal Terre Locridee nell’ambito del Piano di Azione Locale “Gelsomini”, in continuità con “Locride2025 – Capitale della cultura”, e ideato da Myth Euromed, patrocinato dall’Ambasciata di Grecia in Italia e dal Museo e Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri.

Un evento nato per dare voce a una nuova narrazione dei luoghi e creare un ponte tra la Grecia e la Locride. Un’unione antichissima, simbolo di civiltà e sviluppo, quella tra i due territori nel cuore del Mediterraneo: Grecia e Magna Grecia, da riscoprire in ottica futura, pensando a nuove forme di cooperazione transnazionale e moderni modelli di sviluppo.

Narrazione dei luoghi, promozione del territorio, cooperazione internazionale i tre macro-temi al centro del talk, svoltosi nelle sale del Museo di Locri, aperto dalla direttrice Elena Trunfio, che ha visto la partecipazione del presidente del Gal Terre Locridee Francesco Macrì, del direttore del Gal Terre Locridee, Guido Mignolli, del fondatore e coordinatore di Myth Euromed Alberto Cotrona e dei giornalisti impegnati, a vario titolo, nel racconto dell’area mediterranea: Patrizio Nissirio, giornalista e scrittore, responsabile di ANSAMed, servizio dell’Ansa sul Mediterraneo, e Giovanni Vale, giornalista (Libération, Il Corriere della Sera, Obc) e ideatore del progetto editoriale Extinguished Countries, Donata Marrazzo, calabrese ispirata, giornalista (Sole 24 Ore, Meridiani) e podcaster esperta di narrazione dei territori, e Samantha De Martin, giornalista di cultura e viaggi (I Viaggi di Argo, ilMillimetro). In un audio messaggio i saluti e il contributo dell’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo. Presente a sorpresa anche lo scrittore Francesco Maino, premio Calvino con il caso editoriale Cartongesso (Einaudi), ritornato da Venezia per l’occasione nella Locride, intenzionato a renderla sempre più protagonista dei suoi scritti.

Ospite d’eccellenza l’Ambasciata Greca in Italia. Un video messaggio con i saluti ai presenti è giunto da S.E. Eleni Souranì, Ambasciatrice greca in Italia. In sua rappresentanza è intervenuta Despina Koukoulopoulou, ministro plenipotenziario, vice Capo Missione Ambasciata di Grecia, che ha detto di sentirsi a casa in Calabria e che ci sono tutti i presupposti per una serie di progetti congiunti, che spera siano l’inizio di un percorso importante per la Locride e la Grecia insieme.

Per Alberto Cotrona, al timone di Myth Euromed, l’evento apre l’area, grazie a realtà virtuose come il Gal Terre Locridee, a concrete possibilità di cooperazione transfrontaliera con la Grecia, dato che gli elementi ci sono tutti: turismo lento, esperienziale, culturale, sostenibile per definizione e caratteristiche oggettive dei luoghi locridei, ma anche intermodalità e blue economy, vista la presenza di un’eccellenza come il porto di Roccella, così come valorizzazione della filiera agroalimentare locale, pronta a entrare in reti di valorizzazione ben oltre i confini regionali e nazionali.

Dal presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, che persegue un’idea di sviluppo per la Locride che la porti su scenari internazionali, l’invito a valorizzare anche attraverso la comunicazione quest’area ricca di potenzialità, dal patrimonio culturale a tante e nuove esperienze imprenditoriali legate alle risorse naturali. Il direttore del GAL Terre Locridee Guido Mignolli ha evidenziato il valore aggiunto della varietà, naturalistica e anche umana, che caratterizza l’intero comprensorio locrideo, ricordando che “Locride 2025” continua, al di là della candidatura a Capitale italiana della cultura, come percorso di crescita culturale, per poter raccontare, come da slogan, “tutta un’altra storia”.

Conoscere i luoghi, viverli, per raccontarli, per una lettura che attraversi il cuore dei territori e delle storie, questo il messaggio sottolineato dai giornalisti che, prima e dopo il talk, hanno visitato alcuni dei luoghi simbolo della Locride: Pietra Cappa, Gerace, Stilo, Bivongi, Roccella Jonica, Riace Marina. Sorpresa, meraviglia e voglia di tornare: queste le reazioni unanimi dei protagonisti del tour. Una bellezza tanto intensa e diffusa quanto inaspettata, quella delle terre locridee, che ha suscitato lo stupore di persone abituate a viaggiare di continuo per professione, concordi nel dire che quest’occasione è stata fondamentale per capire, una volta in più, l’importanza di andare oltre gli stereotipi, per stravolgerli.

Tutti grati e gratificati: Giovanni Vale ha parlato di “vera scoperta” di una parte di Calabria ricca di bellezza e dedicherà il prossimo volume della sua guida turistico-culturale a Grecia e Magna Grecia; Donata Marrazzo ha sottolineato la bellezza di ritrovarsi come anime trapiantate nello stesso luogo: la Madre Grecia; per Patrizio Nissirio la splendida sorpresa di aver scoperto un luogo di grande bellezza, cultura, straordinaria accoglienza e varietà, merito quindi a “Levantina” che riapre allo scambio internazionale queste terre; Samantha De Martin ha detto che “Levantina” è un ponte che travalica i pregiudizi per scandagliare trame comuni, insegnando a cogliere l’essenza e l’identità dei luoghi attraverso l’arte, il cibo, la lingua, un’esperienza di vita bellissima, in una cornice di una bellezza che commuove.

Una Locride unita e armoniosa, quella che ha accolto diplomatici e giornalisti, non più soltanto crocevia, ma cuore pulsante per lo sviluppo Mediterraneo. (rrc)

Gal Terre Locridee: Il cammino verso il 2025 continua

«Il cammino verso il 2025 continua». È così che il Gal Terre LocrideeOfficina delle Idee hanno commentato, a caldo, l’esclusione della Locride alla corsa per diventare Capitale italiana della cultura 2025.

«La Locride – viene evidenziato – è un territorio in cammino e il percorso intrapreso nel 2019 per rendere visibile e affermare con convinzione che è “Tutta un’altra storia” non si fermerà adesso solo perché la commissione ministeriale non ha inserito la Locride tra le dieci proposte finaliste nel concorso a “Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2025”».

«Abbiamo partecipato – si legge – con la consapevolezza delle complessità e delle difficoltà oggettive della candidatura e grazie a questa iniziativa il territorio ha dato una forte prova di coesione che non era per niente scontata, ha rinvigorito la propria autostima nelle sue possibilità e ha favorito nuovo slancio e prospettive di sviluppo».

«In circa tre anni il progetto “Locride 2025 tutta un’altra storia” – si legge – ha percorso un tratto di strada importante mettendo in atto processi culturali che continueranno ed avranno il loro culmine nel 2025 per dimostrare la coerenza e la convinzione con quanto scritto nel Dossier, in cui abbiamo affermato che la candidatura era una tappa e non il punto di arrivo del viaggio che 42 comunità insieme al Gal Terre Locridee, alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, a Officine delle Idee hanno deciso di intraprendere tutte assieme».

«Un percorso che continuerà per rendere forte e visibile la città culturale della Locride e anche per essere a fianco alla Capitale Italiana della Cultura 2025 perché “la cultura non è antagonismo, la cultura è alleanza». (rrc)

Il 28 gennaio il convegno sulla “Grossa di Gerace” del Gal Terre Locridee

di ARISTIDE BAVA – È fuori di dubbio che il territorio della Locride è molto ricco di produzioni tradizionali che, se opportunamente sfruttare, potrebbero dare notevole impulso all’economia. Una di queste, molto importante, è certamente la “Grossa di Gerace” e il Gal Terre Locridee ha programmato una importante giornata proprio per parlare della possibile valorizzazione di questa cultura millenaria.

Il convegno programmato ha per tema La Grossa di Gerace tra storia, cultura, ambiente e futuro. Avrà luogo sabato 28 gennaio a Palazzo S. Anna di Gerace con inizio alle 9. Inizierà con laboratori didattici indirizzati ad analisi sensoriali  sulle olive con la partecipazione degli studenti della scuola primaria e secondaria. Si parlerà in questa occasione dell’ utilizzo della Grossa di Gerace in cucina e si degusteranno alcuni piatti  appositamente preparati a cura della Scuola Alberghiera di Locri e dei ristoranti di Gerace.

Nella mattinata anche un Concorso per il miglior olio e le migliori olive “identitarie” della varietà Grossa di Gerace,  che è riservato alle aziende produttrici. Dopo la pausa pranzo, alle ore 15.30, è prevista una tavola rotonda  che sarà aperta dal Presidente del Gal Terre Locridee Francesco Macrì, che prevede la partecipazione di un ricco parterre.

Con il coordinamento, infatti, di Guido Mignolli, direttore del Gal, e di Rosario Franco, dell’Arsac della Regione Calabria, parteciperanno oltre al sindaco della città Giuseppe Pezzimenti, il presidente regionale Slow Food, Michelangelo D’Ambrosio, il presidente regionale della Federazione agronomi e forestali, Antonino Sgrò, il presidente regionale del movimento turismo dell’ olio, Antonino Anastasi, il Delegato Agricoltura della Città Metropolitana, Giuseppe Giordano, il docente di tecnologie alimentari Marco Poiana, il presidente Eliaioteca regionale Rocco Zappia, ed ancora lo storico Vincenzo Cataldo, il produttore Paola Agrippa, il Rettore dell’ Università Maditerranea, Giuseppe Zimbalatti, il Direttore generale del Dipartimento agricoltura della Calabria, Giacomo Giovinazzo e gli assessori Giovanni Calabrese (lavoro e formazione) e Gianluca Gallo (agricoltura).

Il tutto per accendere i riflettori, appunto, sulla “Grossa” di Gerace , una cultivar di ulivo calabrese coltivata prevalentemente nell’area jonica reggina e in particolare nella fascia di territorio che va da Brancaleone a Monasterace. La “grossa” viene indicata come una varietà molto distante geneticamente dalle altre varietà di olive calabresi. Ha proporzioni ridotte ed  è impiegata prevalentemente come oliva da frantoio. (ab)

Gal Terre Locridee: La Locride un territorio in cammino verso il futuro

Il gal Terre Locridee, a fine anno, tira le somme dell’anno appena concluso, con una bella riflessione su un «territorio in cammino verso il futuro» che è quello della Locride.

«La Locride – si legge – è un territorio complesso, variegato, perfino a volte “anarchico”. È un territorio dai tanti colori, dove le sfumature non sono toni secondari, ma anzi rappresentano spesso l’essenza dei luoghi e delle persone. È una terra che non si può più accettare che venga raccontata per stereotipi, bisogna viverla a fondo. Proviamo a riavvolgere il nastro. La Locride è progetti. È imprese che lavorano. È ruralità incontaminata. È biodiversità. È l’insieme di tante comunità che condividono un sogno».

«La fine di un anno può essere bella, nostalgica – si legge – ma deve soprattutto essere un inizio, donando al successivo la dote faticosamente costruita, perché diventi realtà. Può diventare entusiasmante se negli ultimi giorni ti porta un risultato eccezionale. Essere tra i pochi soggetti beneficiari di un avviso nazionale difficile, corona gli sforzi di una piccola fabbrica progettuale, che però rappresenta un territorio importante. Il progetto del Gal Terre Locridee per un’azione integrata di valorizzazione delle aree montane della Locride è stato approvato nell’ambito della misura “Montagna Italia”, Piano Sviluppo e Coesione del Ministero del Turismo, di cui alla delibera CIPESS n. 58/2021».

«Il territorio della Locride – continua – interna vanta una sua particolare unicità, nella quale assumono rilievo strategico le reti di percorsi ciclabili e i cammini, esistenti o in via di allestimento, su cui si ritiene essenziale focalizzare un processo di costruzione del prodotto turistico che integri e divenga strumento di valorizzazione di tutte le altre ricchezze (agricole, enogastronomiche, paesaggistiche, storiche e culturali) di cui l’area è dotata, accrescendone la capacità attrattiva, stimolando lo sviluppo qualitativo di beni e servizi esistenti e la produzione di beni e servizi aggiuntivi corrispondenti ai fabbisogni di una domanda articolata, ponendo attenzione e priorità alla fruizione da parte di soggetti deboli, favorendo il riuso e la rifunzionalizzazione, almeno parziale, del patrimonio pubblico e privato e, per questa via, concorrere alla rivitalizzazione sociale ed economica dell’area».

«Il progetto vede la partecipazione di Jonica Holidays in qualità di cobeneficiario – si legge ancora – e di una rete composta da molte realtà associative e imprese, che operano nel settore del turismo sostenibile, oltre che dei comuni interni della Locride. Il partenariato sostiene l’iniziativa attraverso un cospicuo contributo economico, a dimostrazione della volontà di fare e delle certezze sull’efficacia delle azioni messe in campo.  L’investimento previsto è pari a 2 milioni di euro. 19 i progetti finanziati, in un contesto nazionale di 326 candidature espresse. Il risultato è frutto del lavoro della struttura tecnico-politica del Gal Terre Locridee, integrata con esperti e progettisti, nella ferma convinzione del valore delle competenze locali».

«Una tappa sulla strada verso Locride 2025, candidata a Capitale Italiana della Cultura», conclude la nota.

LA SFIDA DELLA LOCRIDE PER DIVENTARE
CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2025

di ARISTIDE BAVA – La candidatura della Locride a Capitale italiana della Cultura per il 2025 potrebbe diventare una straordinaria opportunità per il territorio. Anche se raggiungere questo obiettivo non è facile perché il cammino per cogliere questo importante traguardo è irto di difficoltà questa proposta è di per se stessa molto importante perché, in ogni caso, darà l’opportunità di far accendere i riflettori su questo lembo di terra che, pur forte di grandi potenzialità, è sempre rimasto ai margini dei grandi circuiti nazionali.

Questa candidatura, inoltre, dovrebbe servire anche a dare stimoli nuovi alle istituzioni locali e intercomunali per garantire  un necessario assetto al territorio che oggi si trova in condizioni non certamente ottimali soprattutto dal punto di vista ambientale. Ovviamente se si vuole raggiungere l’obiettivo, o quantomeno parteciparvi con qualche possibilità di successo, serve una sinergia complessiva per concertare un percorso condiviso che consenta alle istituzioni, alle associazioni ed in generale all’intera comunità della Locride, di remare nella stessa direzione.

Un primo dato favorevole può essere considerato il fatto che  nelle scorse settimane il Consiglio della Città Metropolitana ha deliberato all’unanimità la candidatura della Locride a Capitale della Cultura per il 2025 facendo riferimento al sostegno che molti Comuni del territorio hanno dato a questa candidatura stimolata in via prioritaria dal Gal “Terre Locridee”.

E già il fatto che questa proposta dopo la delibera della Città Metropolitana potrà passare al vaglio del Ministero della Cultura e della Commissione di esperti che è chiamata alle designazioni, è una cosa positiva che rende, in ogni caso, legittima attenzione ad un territorio  come questo della Locride che rappresenta da sempre, fin dai tempi della Magna Grecia, – e nessuno lo può disconoscere – una straordinaria terra di cultura, di arte e di scienza, supportata  da immense ricchezze culturali.

C’è anche l’altro aspetto prettamente contingente del notevole clamore mediatico che grazie a Jovanotti si è creato attorno alla Calabria e soprattutto alla Locride.  Il noto cantante ha infatti girato il video che ha accompagnato la sua ultima canzone ” Alla salute” con immagini di Scilla e particolarmente di Gerace, borgo antico ben conosciuto a livello internazionale che è stato “rilanciato” proprio dalle performance dell’artista cosa che contribuisce, finalmente, a dare una immagine “diversa” a questo territorio che negli ultimi decenni ha sofferto per  vicende di tutt’altro genere che ne hanno macchiato l’immagine.

Ecco perché, comunque vadano le cose  la candidatura della Locride sarà un’occasione unica e irripetibile per il territorio.

Il punto prioritario, quello di partenza, che si accompagna a questa candidatura è di “mettere a sistema” e mostrare in questa prima fase  le molteplici  bellezze di  luoghi, affascinanti e ricchi di storia e cultura,  che  gravitano in tutto il territorio della Locride, un elenco veramente molto lungo a partire dai siti archeologici che hanno le loro punte di diamante nel Museo di Locri, Nella Villa Romana di Contrada Palazzi di Casignana, nel Naniglio di Gioiosa Jonica nello stesso sito archeologico di Monasterace -Kaulon.

Ma anche nel suo splendido mare che, tra l’altro,  ha collezionato tre bandiere blu, nel fascino dell’ Aspromonte o nel richiamo dei suoi Borghi antichi che hanno certamente in Gerace il “gioiello” più prezioso, ma che annoverano anche Stilo, con la sua Cattolica e i tanti Palazzi antichi, Siderno Superiore con i suoi tesori e la sua storia, Stignano con la splendida Villa Caristo, Roccella con il fascino antico del  suo Castello e la forza innovativa del suo Porto, tanto per citare le cose che ci vengono immediatamente in mente anche se, a pensarci bene, ogni angolo della Locride può offrire qualcosa di bello e di suggestivo, enogastronomia compresa.

Avanti tutta, dunque, con l’auspicio  che sia proprio l’unità di intenti e la condivisione di questo progetto, l’arma vincente per affrontare la difficile sfida. (ab)

MAMMOLA (RC) – L’incontro “La valigia dei sogni”

Mercoledì 25 agosto, a Mammola, alle 19, al Musaba, l’incontro La valigia dei sogni. Dal piano di azione locale verso Locride 2025 “tutta un’altra storia” idee, progetti e visioni.

Come spiegato da Francesco Macrì, presidente del GAL Terre Locridee) “Locride 2025 è un appuntamento con il futuro, una grande opportunità di nuovo sviluppo non solo per il territorio locrideo, ma per tutta la Calabria.

«Il 25 agosto – ha aggiunto – in uno dei luoghi simbolo della cultura mondiale il Musaba di Mammola, presenteremo le prime attività che metteremo in campo. Una serie di iniziative che, al di là del risultato della candidatura a Capitale Italiana della Cultura, renderanno protagonista sulla scena mediterranea ed europea la Locride e i suoi comuni per tutto il 2025». (rrc)