Le felicitazioni dei calabresi al presidente Mattarella per la rielezione

Coro quasi unanime di felicitazioni da parte della Calabria e dei calabresi al Presidente Mattarella per la rielezione. Il presidente della Regione Roberto Occhiuto ha inviato un messaggio stringato ma abbastanza eloquente: «Nessun giro di parole: i gruppi dirigenti dei partiti hanno dimostrato tutti i loro limiti, e sono dovuti tornare al punto di partenza. Allo stesso tempo, per fortuna, le Istituzioni sono in buone mani: il presidente Sergio Mattarella è un grande esempio, per senso dello Stato e per equilibrio. Grazie e buon lavoro, presidente».

Un augurio di «sincero buon lavoro al Presidente della Repubblica» è stato indirizzato dal Presidente del Consiglio regionale calabrese Filippo Mancuso. Da lui – ha detto Mancuso – «auspichiamo, in questa fase di crisi ma anche di straordinarie opportunità, una speciale attenzione alle esigenze dei giovani, delle donne e dei cittadini meridionali e, in particolare, la sua autorevole vigilanza sui meccanismi del Pnrr attivati per abbattere gli squilibri territoriali, di genere e generazionali Nord e Sud».

La sottosegretaria per il Sud e la Coesione sociale Dalila Nesci ha sottolineato che «Con un gesto di immensa generosità istituzionale, il Presidente Sergio Mattarella ha accolto l’appello del Parlamento alla sua rielezione: è la soluzione migliore per il Paese, che in questa fase ha bisogno di una guida salda e sicura per proseguire il percorso di ripresa già avviato. L’Italia può continuare a contare sull’autorevolezza, l’equilibrio e la saggezza di Mattarella che, ancora una volta, dimostra di essere un grande statista. Ora spetta alla politica essere alla sua altezza, lavorando unicamente per il bene dei cittadini». Secondo la Nesci «Il larghissimo consenso che Mattarella ha raccolto in Parlamento dimostra quanto il suo ruolo sia stato prezioso e quanto sia ancora indispensabile per il Paese. La sua permanenza al Quirinale è una garanzia per tutti i cittadini, per le istituzioni e per il sistema Paese all’insegna della stabilità. Anche l’azione del Governo Draghi potrà proseguire in un clima più sereno, concentrandosi sul lavoro che abbiamo di fronte per attuare il PNRR e superare la pandemia. Sono stati giorni segnati da continue contrapposizioni e fughe in avanti che rischiavano di bloccare il Paese, per questo siamo ancora più grati al Presidente Mattarella che ha anteposto a tutto gli interessi nazionali. La convergenza delle forze politiche sul suo profilo deve segnare anche una fase di rinnovata responsabilità. Il nostro dovere – conclude Nesci – è quello di lavorare subito ai tanti provvedimenti che il Paese attende, è il modo migliore di ringraziare il Presidente Mattarella».

Il sen. Marco Siclari (FI) ha voluto ringraziare «il Presidente Mattarella per la disponibilità data a ricoprire il secondo mandato presidenziale. L’accordo raggiunto dopo la riunione della maggioranza di governo di ieri sera conclama che Sergio Mattarella ha ottimamente svolto il proprio ruolo e merita la riconferma in questo momento così problematico per il Paese, non ancora fuori dalla crisi pandemica e da quella economica. Forza Italia ha sostenuto Sergio Mattarella per la sua rielezione. Un Presidente che unisce da sette anni gli italiani e le parti politiche,  a cui va la nostra gratitudine per aver accettato di svolgere un secondo mandato».

Il sen. Giuseppe Auddino (M5S) che già lo scorso 13 gennaio aveva auspicato la riconferma a Mattarella ha detto di essere «molto contento che la scelta sia ricaduta sul secondo mandato del Presidente Mattarella, come da me auspicato più di due settimane fa. Prima dell’inizio della settimana delle elezioni avevo infatti sottolineato come la soluzione migliore per tutti sarebbe stata quella di mantenere l’assetto cosi come era con Mattarella al Colle e Draghi a Chigi. Ciò in
ragione di alcune valutazioni sul momento storico che stiamo vivendo. È evidente che non si può affrontare la discussione sull’elezione del Capo dello Stato senza tenere conto di quello che sta succedendo nel Paese. Siamo in un delicatissimo momento di crisi sanitaria e di grave difficoltà economica: quando si è in piena bufera non si cambia il comandante né l’equipaggio. La scelta del Mattarella bis dimostra sicuramente un senso di responsabilità del Parlamento nei confronti dei
cittadini. Qualunque altra scelta avrebbe alterato gli equilibri precari di questo momento. Il Presidente Mattarella è sicuramente la figura migliore per garantire la continuità dell’azione governativa e parlamentare a partire dalla gestione della pandemia e dal Pnrr. Al Presidente Mattarella va un sentito grazie per la sua disponibilità verso gli italiani ed i miei migliori auguri di buon lavoro nell’alto incarico a cui è stato richiamato».

Il segretario regionale PD Nicola Irto in una nota ha affermato che «La conferma di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica è la migliore soluzione possibile, considerata la difficoltà che la politica e i partiti hanno incontrato nell’individuare una figura in grado di ricoprire il delicato ruolo. L’esperienza e l’equilibrio di Mattarella saranno un punto di riferimento saldo per i prossimi sette anni e consentiranno a Mario Draghi di proseguire nell’azione di governo in una fase in cui l’Italia non poteva permettersi una crisi. Non può, però, essere ignorata la debolezza dell’attuale quadro politico e la cocente sconfitta del centrodestra e dei suoi leader che, a colpi di maggioranza, hanno tenuto ostaggio il Parlamento per questa lunghissima settimana. Un quadro preoccupante che dovrà chiamare tutti ad assumere un diverso senso responsabilità anche in vista di riforme di sistema che, a questo punto, sembrano indispensabili. Il Pd, che con la sua unità e con l’impegno del segretario Letta, ha contribuito a risolvere la crisi, dovrà trainare adesso il confronto politico per evitare che situazioni di questo tipo possano ripetersi».

Il commissario regionale della Lega avv. Giacomo Francesco Saccomanno ha dichiarato che «Dopo giorni di incertezze, finalmente l’Italia ha un “nuovo” presidente della Repubblica di altissimo profilo professionale, etico e morale. Una figura che ha dato tantissimo alla Nazione nella sua attività incessante e che oggi la rappresenterà ulteriormente e degnamente e saprà, certamente, condurla a quella crescita sociale, politica ed economica che potrà, finalmente, creare momenti di importanti sviluppi e di normalità. Tale risultato è stato raggiunto grazie alla determinazione del leader nazionale Matteo Salvini che ha cercato, in tutti i modi, di arrivare ad una elezione condivisa e con l’individuazione di persone di altissimo prestigio, anche internazionale. Ma, tra franchi tiratori o meglio ancora tanti traditori, nessuna indicazione è stata accettata! Una attività lenta, certosina, paziente, aperta, fondamentale, che ha consentito di raggiungere un risultato ragguardevole e che molti pensavano irrealizzabile. Un sentito ringraziamento al Presidente Sergio Mattarella che è riuscito, con calma e senza esasperazioni, a portare l’Italia quasi fuori dal Covid ed ha voluto e sostenuto un Governo con ampia maggioranza, che sta riuscendo a far riprendere alla Nazione un percorso virtuoso. Grandi uomini che, nel momento del bisogno e delle difficoltà immani, sono riusciti ad assumere decisioni fondamentali per la ripresa di una normalità quasi inimmaginabile».

Su Facebook il sen. Ernesto Magorno, sindaco di Diamante, ha scritto che «Sergio Mattarella rappresenta una garanzia assoluta per tutti i cittadini italiani. Con lui Presidente della Repubblica e Draghi Premier, l’Italia potrà affrontare in serenità quest’anno cruciale e proiettarsi con fiducia al futuro».

Di tutt’altro tenore il commento della deputata Wanda Ferro (Fratelli d’Italia): «La rielezione di Mattarella è il fallimento della politica, ma anche l’ennesima prova di un sistema istituzionale inadeguato, non al passo con i tempi, che rende le sorti della Nazione ostaggio dei più piccoli interessi di parte. Il centrodestra – ha detto la Ferro – ha perso la grande occasione di far sentire finalmente rappresentati decine di milioni di italiani, anziché accettare che solo la sinistra possa esprimere personalità degne di ricoprire la massima carica dello Stato. La rielezione di Mattarella rappresenta un’anomalia istituzionale, ed ancor più grave e irriguardoso è stato eleggerlo all’ottavo scrutinio, quasi fosse il frutto di un compromesso al ribasso. Si è scelto di congelare il Paese perché politici che non hanno più il consenso della gente possano continuare a conservare il potere e le poltrone ancora per qualche mese. Milioni di Italiani sono nauseati dai giochi di palazzo a cui abbiamo assistito in questi giorni, e che diventeranno la regola se si realizzeranno le ipotesi di ritorno al passato con il sistema elettorale proporzionale, al quale ci opporremo con forza. Fratelli d’Italia – ha concluso la deputata calabrese – conta di tornare al più presto al voto, perché i cittadini possano finalmente scegliere da chi essere governati e, in futuro, possano eleggere direttamente il Capo dello Stato».  (rp)

Auddino (M5S): Proposta di legge per non far riconoscere i voti al Quirinale

Il sen. Giuseppe Auddino (M5S) ha portato lo scorso 7 gennaio all’attenzione della Camera dei Deputati la sua proposta di leggere le preferenze espresse in occasione dello scrutinio dei voti per l’elezione del Presidente della Repubblica in una modalità univoca.

«La mia proposta – ha detto il sen. Auddino – prevede che le preferenze vengano lette dal Presidente della Camera secondo l’ordine nome e cognome, indipendentemente da come la preferenza del candidato è stata espressa nella scheda. Tutto ciò per impedire la riconoscibilità delle schede.

Il mio scopo è quello di evitare che i gruppi politici controllino i voti dei parlamentari attraverso la modalità in cui la preferenza è stata espressa: nome e cognome o viceversa, nome puntato e cognome, eventuali appellativi, abbreviazioni, ecc…, segni di riconoscimento del voto che di fatto ne inficiano la segretezza e la libertà dei grandi elettori.

Sono soddisfatto che il Presidente Fico in queste ore stia valutando di adottare un’unica modalità di lettura del voto, univoca ed uguale per tutti. L’elezione del Presidente della Repubblica rappresenta una scelta importantissima per il Paese e dobbiamo far sì che ogni grande elettore voti nella piena libertà, secondo la propria coscienza ed il proprio senso di responsabilità». (rp)

Elezioni regionali: M5S apre ai dem però serve sintesi sui nomi da scegliere

Dopo le dichiarazioni dell’ex ministro Boccia a proposito delle prossime elezioni regionali in Calabria, numerosi parlamentari del Movimento CInque Stelle hanno dichiarato la propria disponibilità a un’apertura nei confronti del Partito democratico, per una comune strategia.

In una nota, firmata da Anna Laura Orrico, Laura Ferrara, Elisa Scutellà, Elisabetta Barbuto, Federica Dieni, Alessandro Melicchio, Carmelo Massimo Misiti, Riccardo Tucci, Paolo Parentela, Giuseppe Auddino e Giuseppe D’Ippolito, i parlamentari hanno detto che «Le parole dell’ex ministro Francesco Boccia, attuale responsabile nazionale degli enti locali del Pd, espresse in riferimento alle prossime elezioni regionali in Calabria, vanno nella direzione già tracciata ormai da mesi dal M5S e portata avanti, coerentemente, nelle interlocuzioni che si sono susseguite».

Secondo i parlamentari occorre costruire «una grandecoalizione progressista capace di mettere insieme quelle anime politiche che vadano dal M5S al centrosinistra per finire al Polo civico. Ovvero, risorse ed esperienze che si rifanno ad una ben determinata area di valori e di politiche pubbliche. Bisogna, per questo, lavorare all’unità delle forze che si contrappongono all’idea di Calabria e di sviluppo della Calabria immaginata da forze politiche che hanno evidentemente fallito».

«C’è ancora tempo e spazio – secondo i parlamentari del M5S – per portare avanti un percorso virtuoso, inedito e credibile da presentare ai calabresi che difficilmente comprenderebbero divisioni e veti incrociati».

«Tuttavia – ha affermato il sen. Auddino – per realizzare questo progetto politico è necessaria una soluzione di sintesi, sia nell’approccio che nei nomi prospettati, pertanto nessun nome deciso unilateralmente può andar bene. D’altronde, per concretizzare un’alleanza strutturale questa deve essere consolidata non solo dalla condivisione di medesimi principi quanto dalla ricerca di quel buon senso che non può pregiudicare dal dialogo con tutte le forze che vogliono porsi in discontinuità con il passato». (rp)

Auddino (M5S): primi test rapidi all’Ospedale di Locri, poi toccherà a Polistena

Il sen. Giuseppe Auddino (M5S) ha comunicato che da ieri si è cominciato a processare i test rapidi antigenici all’ospedale di Locri. La data è stata rispettata grazie ad un grande lavoro di squadra, in sinergia con l’ASP di Reggio Calabria. «Dalla prossima settimana – ha dichiarato il senatore pentastellato –, entro il 10 novembre al massimo, potremo processare i test rapidi per la diagnostica anche a Polistena, come promesso».

«Questi test rapidi – ha detto il sen. Auddino – sono quelli a fluorescenza e chemiluminescenza, con un elevato livello di affidabilità; pur avendo un’elevata attendibilità, di poco inferiore a quella del tampone molecolare, danno il responso in appena 20 minuti. Era fondamentale attivare i due laboratori di Polistena e Locri anche per questo tipo di analisi: avremo velocità di esecuzione ed elevata attendibilità nel responso del test antigenico, senza dover ricorrere ai due laboratori di Reggio Calabria già oberati di lavoro. Vigilerò anche sul rispetto della data del 10 novembre per l’ospedale di Polistena.

«Poi toccherà anche ai tamponi molecolari, a tutt’oggi gold standard per la diagnosi. Purtroppo, i contagi nella nostra Regione sono in continuo aumento, pertanto si rende necessario processare nei laboratori degli ospedali di Polistena e Locri anche i tamponi molecolari. Bisogna agire ed in fretta. Rinnovo il mio impegno costante volto a risolvere le carenze del sistema sanitario della nostra Regione, soprattutto in questo momento difficile, in cui incombe su tutto il Paese un’emergenza sanitaria senza precedenti» ha concluso Auddino. (rp)

Auddino (M5S): Trovare sedi alternative alle scuole per le elezioni del 20-21 settembre

Il senato grillino Giuseppe Auddino del Movimento 5 Stelle ha lanciato un appello perché vengano individuate sedi alternative agli edifici scolastici per le prossime elezioni del 20 e 21 settembre. Ciò al fine di evitare interruzioni didattiche in un anno scolastico che si preannuncia di per sé difficile.

«Sollecito – ha dichiarato Auddino – vivamente anche i sindaci calabresi a verificare la possibilità di spostare i seggi per le elezioni del 20 e 21 settembre prossimi in sedi alternative rispetto alle scuole. Ciò comporterebbe, senza dubbio, una agevolazione e velocizzazione delle complesse operazioni di adeguamento necessarie a garantire la riapertura delle scuole calabresi con un livello di sicurezza tale da scongiurare il rischio di contagio nelle scuole. Lo sostengo da settimane: i comuni, soprattutto quelli più piccoli, possono trovare nei locali del municipio o in altre sedi gli spazi adeguati per costituire i seggi elettorali».
«Apprendo con piacere – continua il Senatore – che già 185 Comuni italiani hanno accolto il mio appello e hanno operato la scelta di individuare sedi extrascolastiche per lo svolgimento delle prossime elezioni. Una scelta che appare indubbiamente sensata e meritevole: l’attenzione che i Sindaci di questi Comuni hanno mostrato nei confronti della scuola per tutelare studenti e personale scolastico, ha un grande valore e costituisce un virtuoso esempio per la comunità che rappresentano. Auspico che molti altri sindaci, anche in Calabria, ascoltino questo mio accorato appello e, prendendo esempio dai colleghi, possano optare per questa scelta» conclude Auddino. (rp)