La Camera di Commercio di Cz-Kr-Vv avvia percorsi per l’occupazione femminile

La Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia avvia percorsi che favoriscano l’occupazione femminile. E lo fa con il coinvolgimento dei giovani che a breve dovranno affacciarsi al mondo del lavoro. È questa una delle azioni che il comitato per l’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia ha inserito nel programma delle attività 2024, presentato nell’ultima seduta di giunta, ed oggetto della riunione di ieri durante la quale sono state messe a punto le iniziative già agenda per il mese di febbraio.

I lavori sono stati aperti dalla presidente, Antonella Mancuso, che ha illustrato i dettagli di un progetto da realizzare in sinergia con il Soroptimist Club Catanzaro, presieduto da Stefania Muzzi, e rivolto agli studenti delle quarte e quinte classi degli istituti superiori allo scopo di incoraggiare i giovani ad intraprendere percorsi di studio di area scientifico-tecnologico. Le cosiddette discipline stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) forniscono, infatti, quelle competenze maggiormente richieste oggi dal mercato del lavoro.

Una ulteriore iniziativa prevista sempre nel mese di febbraio dal titolo “E se mi mettessi in proprio”, invece, punta a stimolare le capacità imprenditoriali dei giovani per indurli a valutare la possibilità di avviare start up o imprese a conclusione del proprio percorso di studi. In questo caso gli studenti saranno coinvolti in una serie di simulazioni in cui saranno chiamati a svolgere gli adempimenti amministrativi richiesti per l’apertura di una attività commerciale guidati e supportati dalle professionalità presenti nel comitato per l’imprenditorialità femminile.

«Sono convinta che il nostro compito sia quello di affiancare i giovani già durante il periodo formativo per dotarli di un bagaglio di competenze e strumenti utili a favorirne l’immediato inserimento nel mondo del lavoro» ha dichiarato la presidente del comitato per l’imprenditorialità femminile, Antonella Mancuso. «I progetti che saranno attuati a breve mirano a consolidare una conoscenza più ampia sui profili professionali maggiormente richiesti che consentiranno ai giovani di intraprendere percorsi formativi con una maggiore consapevolezza. Inoltre, potranno mettersi direttamente alla prova sperimentando la possibilità di avviare una propria attività imprenditoriale. Tutte le attività programmate saranno svolte con la preziosa collaborazione delle associazioni, delle amministrazioni e delle istituzioni». (rcz)

Antonella Mancuso eletta presidente del Comitato per l’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio Cz, Kr, Vv

Antonella Mancuso è stata eletta presidente del comitato per l’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. L’organismo è stato insediato questa mattina e nella sua prima seduta ha proceduto all’elezione della presidente, Antonella Mancuso, e della vicepresidente, Giovannella Famularo.

La designazione è avvenuta per acclamazione da parte delle dieci componenti del comitato: Simona Drosi, Giovannella Famularo, Giuliana Furrer, Antonella Mancuso, Emanuela Milone, Angela Mungo, Stefania Oliverio, Jessika Penna, Lucia Talotta e Nancy Valente.

Il comitato annovera tra le proprie finalità quella di sostenere l’imprenditoria femminile nelle tre province di competenza dell’ente camerale. Un obiettivo che è stato dichiaratamente abbracciato dalla presidente e da tutto il comitato già all’atto dell’insediamento. «Questa mattina abbiamo avuto la fortuna e l’opportunità di confrontarci, scoprire i talenti di cui ciascuna di noi è dotata e comprendere in quale direzione indirizzare con incisività le azioni del comitato» ha dichiarato Antonella Mancuso. «Abbiamo voglia di lavorare talmente bene da rendere in futuro superflua la previsione di simili organismi declinati al femminile».

Tra le prime attività che il comitato per l’imprenditorialità femminile intende svolgere vi sono incontri da organizzare sui tre territori: «Abbiamo voglia di conoscere tutte le imprenditrici che operano nelle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia per poter creare una piattaforma programmatica su cui lavorare in maniera sinergica». Ascolto sarà la parola d’ordine dell’organismo: «Vogliamo ascoltare il vissuto e le difficoltà di altre donne e imprenditrici ma soprattutto ascoltare le loro idee per poter formulare dal basso un piano strategico che guidi le azioni delle istituzioni. In tal senso, è necessario far comprendere che la Camera di Commercio è aperta a tutti» ha concluso la presidente Antonella Mancuso.

«Sentiamo spesso parlare di comitati per l’imprenditorialità femminile o per le pari opportunità ma spesso si tratta di organismi che tendono alla rivendicazione» ha dichiarato il segretario generale della Camera di Commercio, Bruno Calvetta. «Io penso, al contrario, che l’obiettivo verso cui dovrebbero tendere le imprenditrici non sia la difesa della categoria ma l’affermazione dei valori della donna in quanto persona».

Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia che ha formulato gli auguri di buon lavoro alla presidente, alla vicepresidente e a tutte le componenti del comitato. «La Camera di Commercio conta la presenza di circa 70mila imprese, è un ente di media dimensione ma la sua competenza si articola su tre vaste aree provinciali» ha dichiarato il presidente Pietro Falbo. «L’area centrale della Calabria necessita dell’apporto del proprio sistema associativo per favorirne lo sviluppo». Il presidente ha poi accolto con entusiasmo la proposta di organizzare incontri territoriali che si inseriscono nel solco dell’attività già tracciata dalla giunta e dal consiglio camerale: «La Camera di Commercio si candida a divenire quel luogo fisico del confronto permanente sull’economia e dell’integrazione dei territori». (rcz)

Imprenditoria femminile, la Regione finanzia 23 progetti

Sono 23 i progetti presentate da società di persone e di capitali, società cooperative, lavoratrici autonome e ditte individuali a titolarità femminile, a essere beneficiarie della somma di 5 milioni di euro, stanziate dalla Regione attraverso il bando Sostegno alle imprese femminili.

«Un bando – ha spiegato l’assessore Sviluppo economico e Attrattori culturali, Rosario Varì – che ha posto l’accento su innovazione e sostenibilità, quali leve fondamentali di crescita economica, al quale le donne calabresi hanno risposto con particolare interesse, proponendo idee e progetti».

«Si tratta – ha proseguito di iniziative che spaziano per settori di attività ed ambiti di intervento, la cui realizzazione, attraverso il finanziamento previsto, potrà rappresentare un contributo alla ripresa in questo particolare e delicato periodo. Il supporto all’imprenditoria femminile, attuato attraverso il Bando, di cui oggi pubblichiamo gli esiti, offre alle donne calabresi l’opportunità di esprimere le proprie capacità anche nell’ambito dell’economia e dello sviluppo. In ragione dell’interesse riscontrato – conclude Varì – continueremo a sostenere e valorizzare l’imprenditoria femminile anche nelle prossime programmazioni». (rcz)

La Regione investe sull’imprenditoria femminile, Varì: Pronto avviso da 6 milioni di euro

La Regione Calabria vuole investire sull’imprenditoria femminile, e lo fa con l’attivazione di un Avviso di 6 milioni di euro, che sarà attivo dall’8 marzo. Lo ha reso noto l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, spiegando che la data dell’8 marzo non è una scelta casuale.

«È giunto il momento di trasformare l’imprenditoria femminile in un cardine della nostra economia» ha detto Varì, spiegando che «con questa iniziativa vogliamo anche promuovere e valorizzare la creatività del capitale umano femminile. Per rendere concreto tale obiettivo, abbiamo offerto la possibilità di ottenere l’80% di contributo in conto capitale e fino ad un massimo di 400mila euro di aiuto concedibile. L’8 marzo – conclude l’assessore regionale allo Sviluppo economico – non deve essere più solo la ricorrenza di una giornata di marzo, perché non possiamo più permetterci di fare a meno del contributo attivo delle donne per la crescita economica e culturale della Calabria».

L’Avviso “Sostegno alle imprese femminili” ha una dotazione finanziaria di 5.700.000 euro ed è rivolto a Società di persone e di capitali, Società cooperative, lavoratrici autonome e ditte individuali a titolarità femminile.

Tra gli obiettivi anche la possibilità di sostenere la diffusione dell’innovazione, quindi, specie per le imprese più piccole che spesso hanno bisogno di maggiore supporto in questa ottica, consentendo una migliore adattabilità alle dinamiche di mercato come flessibilità, rapidità e sviluppo di network. (rcz)

CALABRIA, VA L’IMPRENDITORIA FEMMINILE
E L’IMPRESA È SEMPRE PIÚ SPESSO “DONNA”

Un antico adagio dice che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna. In Calabria ci sono grandi donne che, nonostante le difficoltà e i pregiudizi, si sono messe alla guida delle imprese permettendo non solo la creazione di posti di lavoro, ma anche il sostegno dell’economia regionale.

Si potrebbe dire, dunque, che Calabria l’impresa è donna: Sono 44.244 le imprese ‘rosa’ e, di queste, il 13,2% sono artigiane (5.826), di cui 1.022 (pari al 17,5% % su totale imprese artigiane femminili) gestite da giovani under 35, mentre quelle guidate da straniere sono 443 (7,6% sul totale imprese artigiane femminili). I maggiori settori in cui operano solo quelli dei servizi alla persona, con il 62,3% delle imprese registrate – in lieve aumento tra il 2019 ed il 2020 (più 1,3%) – e del manifatturiero, in cui si concentra il 24,2% delle imprese.

È quanto è stato rilevato nel report Verso l’8 di marzo 2o21 dell’Osservatorio Mpi Confartigianato Imprese Calabria che, tuttavia, indica una riduzione importante dell’occupazione femminile in Calabria: parliamo di meno 16 mila unità lavorative nel terzo trimestre del 2020. In particolare, sono 190 mila occupate totali al terzo trimestre 2020: 41 mila (21,8% del totale) occupate indipendenti, meno 9 mila rispetto al terzo trimestre 2019, pari al -17,9%; 149 mila occupate dipendenti al terzo trimestre 2020, meno 7 mila rispetto al terzo trimestre 2019, pari al -4,8%.

«I numeri impongono di prestare attenzione al lavoro delle donne –ha detto la vicepresidente di Confartigianato Imprese Calabria e presidente dell’associazione territoriale di Vibo Valentia, Liberata Soriano –. L’impegno di tutti, della classe dirigente e politica della nostra regione in particolare dovrebbe riservare una particolare attenzione al sostegno delle imprese al femminile, creando le condizioni sociali ed economiche volte a valorizzarne ed amplificarne le potenzialità, da cui trarrebbe vantaggio lo sviluppo dell’intera Calabria».

Ed infatti, lo studio condotto dall’Osservatorio Mpi di Confartigianato Imprese Calabria ha messo in evidenza anche le disparità di genere (positive e negative) che potranno influenzare in modo favorevole o sfavorevole la partecipazione delle donne nel percorso futuro di ripresa. In particolare, ciò che emerge è una scarsa partecipazione delle donne alla formazione continua (solo il 5,5% partecipa anche se in linea con gli uomini) per accrescere le proprie competenze, ma solo il 12,3% con competenze nel digitale (contro il 21,2% degli uomini) ed una difficoltà nel conciliare i tempi di vita e lavoro con un maggior ricorso al part-time involontario per il 24,9% degli occupati donne (più del doppio degli uomini) ed una retribuzione media inferiore del 45,5% rispetto a quella maschile.

«Le imprenditrici – ha detto ancora la vicepresidente offrono un rilevante contributo alla ricchezza nazionale, una affermazione che, visto i numeri, vale anche per la nostra regione. C’è bisogno della forza e della creatività delle donne che sono capaci di affrontare con coraggio le criticità di una terra complicata, ancora più aggravate dalla crisi economica e sociale peggiorata dalla pandemia. Ma fare impresa, per una donna, non è facile. Le donne italiane sono tra le più intraprendenti d’Europa, ma il nostro paese è agli ultimi posti nell’Ue per l’occupazione femminile e le condizioni per conciliare lavoro e famiglia».

«Occorre superare i gap e le disparità – ha evidenziato – che possono influire sul domani. Non dimentichiamo che il valore artigiano, vale a dire quell’insieme di valori storici ai quali la nostra associazione si ispira, che ci consentono di rappresentare gli interessi generali del ceto medio produttivo e di intere comunità e società locali, riesce ad essere interpretato al meglio soprattutto dalle donne. Soprattutto nel difficile percorso per affrontare in modo solidale le sfide della modernità».

Del protagonismo della donna nell’impresa è anche Coldiretti Calabria, che ha sottolineato che «è ben oltre il 30% la percentuale delle donne in Calabria che conducono un’azienda agricola con un continuo apporto di donne giovani».

«Dati – ha dichiarato Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria – che sottolineano  il loro protagonismo che sta  rivoluzionando l’attività agricola come dimostra l’impulso dato dalla loro presenza nelle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole,  le fattorie didattiche, i percorsi rurali gli orti didattici, ma anche nell’agricoltura a basso impatto ambientale e multifunzionale, assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità,  fino nella presenza nei mercati di vendita diretta di Campagna Amica oltre che naturalmente nell’agriturismo». (rrm)

[Nella foto la presentazione del progetto Calabria Avventura, donne imprenditrici]