27 ottobre 2018 – Oggi pomeriggio, a Catanzaro, alle 18.30, presso la Libreria Ubik, sarà presentato il libro “La collina di Dio” di Fabrizio Massimilla.
L’evento è stato organizzato dalla Libreria Ubik di Catanzaro. Dialoga con l’autore Nunzio Belcaro.
Edito da Scatole Parlanti Editore, il libro mette a confronto due generazioni nel cuore della Calabria. Nicola è un nonno che racconta a Domenico, il nipote, un capitolo affascinante della propria lunga e difficile esistenza. Una vita trascorsa con un punto di riferimento quasi magico: la “collina di Dio”, un luogo baciato dalla bellezza della natura, nel quale fin da ragazzino ha sognato di poter costruire il proprio avvenire.
Tuttavia, il percorso del protagonista per raggiungere la serenità è ricco di difficoltà e privazioni, nello scenario di un’Italia lacerata dalle disgrazie della seconda guerra mondiale. Nicola rievoca la propria ingenuità giovanile, la semplice necessità di sognare un futuro assieme alla donna che ama, un faro che lo guida nelle disperate nebbie degli eventi bellici.
Nel romanzo, l’anziano uomo si confronta con Domenico anche sul senso di appartenenza che li lega alla terra calabrese, nel tentativo di conservare nelle generazioni successive quel senso di unità familiare che ha permesso alla società di risorgere dalle proprie macerie. (rcz)
CATANZARO – La Collina di Dio di Fabrizio Massimilla
27 settembre – Sarà presentato oggi pomeriggio, a Catanzaro, alle 18.00, presso la Sala Concerti di Palazzo De Nobili, il libro “La Collina di Dio” di Fabrizio Massimilla. Dialoga con l’autore Nunzio Belcaro.
Il libro, edito da Scatole Parlanti, racconta di due generazioni a confronto nel cuore della Calabria. Nicola è un nonno che racconta a Domenico, il nipote, un capitolo affascinante della propria lunga e difficile esistenza. Una vita trascorsa con un punto di riferimento quasi magico: la “collina di Dio”, un luogo baciato dalla bellezza della natura dove fin da ragazzino ha sognato di poter costruire il proprio avvenire. Nel romanzo, l’anziano uomo si confronta con Domenico anche sul senso di appartenenza che li lega alla terra calabrese, nel tentativo di conservare anche per le generazioni successive quel senso di unità familiare che ha permesso alla società di risorgere dalle proprie macerie. (rcz)