MONTEROSSO CALABRO (VV) – L’Arte del Corto, vince “Il seme della speranza”

È il Seme della Speranza di Nando Morra, ambientato a San Nicola da Crissa, a vincere la quinta edizione del Festival l’Arte del Corto di Monterosso Calabro.

Lo ha reso noto il sindaco, Giacomo Lampasi, spiegando che hanno vinto al secondo posto è de L’Ala destra di Dio, diretto dal giovanissimo regista Bruno De Masi e girato a Soriano Calabro, terzo Il Sentiero del regista Gianfranco Confessore, che ha avuto come set Monterosso Calabro.

I tre film hanno vantato alti nomi del cinema nazionale, talenti calabresi, ma anche gente comune dei paesi in cui le opere sono state girate: un perfetto connubio, dunque, tra professionalità e amatorialità.

A decretare il vincitore, premiato con la pepita di grafite simbolo di Monterosso Calabro, è stata una giuria di qualità, presieduta dal direttore artistico Enzo Carone, composta da tutta la stampa regionale, da artisti e tecnici del cinema calabrese. La serata, presentata da Maria Teresa Santaguida, ha vantato ospiti d’eccezione, tra i quali figuravano politici di rilievo nazionale, gran parte dei sindaci del Vibonese, esponenti di primo piano della cultura calabrese.

Forte anche la presenza turistica che l’evento ha richiamato: «il festival, pertanto – si legge nella nota del primo cittadino – ha confermato Monterosso come polo culturale in cui converge un turismo culturale in senso lato».

Nel corso della manifestazione vi è stata, altresì, la presentazione di Amelia, opera filmica diretta dal regista Enzo Carone e girata nei mesi scorsi a Monterosso Calabro, che ha visto sul set attori di altissimo livello, quali Costantino Comito, Annalisa Insardà, Francesca Pecora e Max Barresi(rvv)

MONTEROSSO CALABRO (VV) – Al via le riprese del cortometraggio “Il Sentiero”

A Monterosso Calabro, sono iniziate le riprese del cortometraggio Il sentiero diretto da Gianfranco Confessore, nell’ambito del Festival Cinematografico L’Arte del Corto, giunto alla V edizione, promosso dall’Amministrazione Comunale di Monterosso Calabro.

La rassegna, il cui obiettivo è sostenere e valorizzare i territori e i talenti locali; l’evento culturale è diventato punto di riferimento in Calabria per gli addetti ai lavori e per tutti gli amanti del cinema, è patrocinata dalla Regione Calabria per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale presente in Calabria.

La storia è ambientata nel paese di Monterosso Calabro, che da qualche giorno è interessato da un incessante movimento tellurico. Le scosse fortunatamente non sono violente, ma gli abitanti sono molto preoccupati perché nei secoli precedenti, il paesino delle Serre Vibonesi è stato completamente distrutto da un fortissimo terremoto. Nonostante le scosse siano di leggera intensità, su alcuni edifici si formano delle strane crepe; non particolarmente profonde ma con una forma piuttosto precisa; sembrano dei simboli, forse dei caratteri che, cosa ancor più strana, scompaiono dopo poco tempo. La situazione diventa più pesante quando alcune bimbe di Monterosso cominciano ad avere uno strano sogno ricorrente: una figura indefinita e misteriosa si aggira per le stradine di Monterosso. Al suo passaggio, si formano delle orme luminescenti che somigliano in maniera inequivocabile alle strane crepe provocate dal terremoto. Ad indagare sulla vicenda, su richiesta del sindaco e del parroco, preoccupati, arriva la scienziata Giulia Issel, pro nipote del famoso geologo di origine ebraica Arturo Issel. Giulia è una donna eclettica, grande geologo, e da sempre appassionata di storia antica e delle religioni con particolare rifermento alla cultura Ebraica. Dopo aver analizzato una serie di fotografie delle crepe in una lingua sconosciuta ai più, pronuncia una parola sottovoce, leggendo i simboli raffigurati. La parola la porta in località Condolima, agli antichi ruderi della chiesa dell’Addolorata. Cosa nasconde l’antico portale? Quali mondi potrebbe svelare? Ma, soprattutto, chi o cosa ha deciso di aprire un gate verso l’infinito? 

La produzione esecutiva del cortometraggio è interamente curata da Pasquale Arnone. Il cast presenta nomi del calibro di Daniela Fazzolari, Antonio Tallura, Marcello Arnone, Antonello Lombardo, Federica Montanelli. Verranno utilizzati processi realizzativi all’avanguardia: dalla modellazione tridimensionale, agli effetti particellari; dal girato su green screen, alle tecniche di rotoscooping. 

Il sindaco di Monterosso Calabro, Antonio Giacomo Lampasi, ha espresso il suo orgoglio e la sua soddisfazione per l’evento, vera e propria “invenzione” dell’Amministrazione: «Da diversi anni, il festival “L’arte del corto” è l’evento più importante delle Preserre Vibonesi. Per buona parte si svolge nel circondario di Monterosso Calabro e dei paesi limitrofi, e coinvolge molte componenti sociali e ottiene risultati eccellenti in termini di presenze di turisti, visitatori e appassionati di cinema. L’idea innovativa e vincente del festival è stata quella di offrire agli autori, come sfondo delle storie da loro raccontate attraverso le immagini, i luoghi caratteristici dal punto di vista storico e paesaggistico del paese e dei dintorni». 

«Ad ogni edizione – ha aggiunto – grazie ai fondi provenienti da bandi regionali, tre registi si sfidano, ambientando le loro storie nei luoghi di Monterosso Calabro e dintorni al fine di valorizzare gli incantevoli scorci che questi angoli di Calabria sanno offrire. I registi partecipanti si impegnano a girare un cortometraggio a tema libero la cui opera dovrà valorizzare le bellezze paesaggistiche e culturali».

Nella serata finale, una giuria di esperti premia la migliore opera in gara, nell’incantevole scenario offerto dal Borgo da Oscar Monterosso Calabro. (rvv)

 

SAN NICOLA DA CRISSA (VV) – Al via le riprese per il cortometraggio “Il seme della speranza”

Sono partite, a San Nicola da Crissa, le riprese per lo short film Il seme della speranza, diretto da Nando Morra e prodotto dall’Associazione di promozione sociale Rampa Film, nell’ambito della quinta edizione del Festival cinematografico L’arte del corto di Monterosso Calabro.

Il festival, promosso dall’Amministrazione comunale, nasce con l’obiettivo di «valorizzare i territori e i talenti locali; l’evento culturale è diventato punto di riferimento in Calabria per gli addetti ai lavori e per tutti gli amanti del cinema».

Il cortometraggio, atto a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche del razzismo e del bullismo tra i giovanissimi, narra una storia che ha per protagonista un supplente di lettere, Tancredi, e tre ragazzi di prima media, classe in cui insegna: Samuele, Marco ed il siriano Nasser, arrivato in Italia cinque anni prima con sua madre, dopo una travagliata traversata del Mediterraneo.

Nasser è vittima di atteggiamenti discriminatori da parte dei compagni di classe incitati da Marco, un bullo a sua volta condizionato dalle idee xenofobe del padre. Samuele si schiererà in difesa del compagno siriano, mentre il professore coglierà spunto da questa situazione per far riflettere la classe sull’importanza della conoscenza ai fini dell’integrazione socioculturale e definirà i ragazzi semi della speranza per sottolineare l’importanza delle giovani generazioni nella costruzione di un futuro migliore. Gli insegnamenti di Tancredi andranno a scardinare i condizionamenti paterni di Marco che, in età adulta, si riapproprierà delle parole del professore per costruire le basi di un futuro da scrittore.

Il regista Nando Morra, da forte sostenitore della valorizzazione della territorialità, si è voluto avvalere di un cast artistico tutto calabrese, composto da attori professionisti e da giovani emergenti, per la prima volta sul set. Fermamente convinto che la Calabria, come gran parte del sud, sia terra di grandi talenti che meritano di essere giustamente valorizzati. 

«Abbiamo aderito al Festival L’Arte del Corto – ha dichiarato il sindaco di San Nicola da Crissa, Giuseppe Condello – perché convinti che, nell’era moderna, il video sia uno strumento importante per la promozione del nostro territorio. Tale circostanza va nell’ottica della valorizzazione del processo di fusione con i Comuni vicinori… attraverso immagini e paesaggi». (rvv)

MONTEROSSO CALABRO (VV) – Verso la quinta edizione della rassegna “L’arte del corto”

Ai nastri di partenza, a Monterosso Calabro, L’arte del corto, il Festival cinematografico, giunto alla quinta edizione, nato per promuovere e valorizzare i territori e i talenti locali e patrocinato dalla Regione Calabria.

Nei giorni scorsi, infatti, la commissione costituita dai sindaci Antonio Giacomo Lampasi, Giuseppe Condello e Vincenzo Bartone, hanno selezionato i tre cortometraggi che andranno a raccontare i borghi del territorio non solo di Monterosso, ma anche di Soriano e San Nicola da Crissa, attraverso immagini. Per Comunicazioni visive, è stato selezionato Il sentiero, la cui regia sarà affidata a Gianfranco Confessore, di Cosenza, da realizzare nel territorio del Comune di Monterosso Calabro; per Rampa Film, selezionato il seme della speranza, la cui regia sarà affidata a Nando Morra, di Napoli,  da realizzare nel territorio del Comune di San Nicola da Crissa; e per Emotions in music srls, il corto L’ala destra di Dio, la cui regia sarà affidata a Bruno De Masi, di Soriano Calabro, da realizzare nel territorio del Comune di Soriano Calabro.

«L’idea vincente – si legge in una nota – è stata quella di coinvolgere i registi e valorizzare i loro talenti grazie ai nostri incantevoli borghi: loro hanno messo le idee e i comuni le location. Il risultato è stato sorprendente: un piccolo seme piantato ieri ha fatto germogliare, oggi, le nostre bellezze e lascerà un documento che acquisterà valore col tempo, oltre ad immortalare le persone che ne fanno la storia».

«I registi – conclude la nota – daranno il via alle riprese nel mese di maggio, per consegnare al comune capofila il prodotto finito a metà giugno; a fine luglio, poi, nella meravigliosa cornice del Teatro comunale di Monterosso calabro, recentemente rinnovato, si svolgerà la serata evento con la premiazione del miglior cortometraggio con una targa ricordo». (rvv)