SAN PIETRO MAGISANO (CZ) – La seconda edizione del Luce Fest

È in corso, a Sa. Pietro Magicano, la seconda edizione del Luce Fest, proposto dall’Associazione culturale no-profit “Luce a San Pietro”.

Quattro giorni, fino a domenica, che arricchiranno il museo a cielo aperto che i ragazzi dell’associazione stanno realizzando. Intanto, dal presidente dell’associazione e direttore artistico del LuceFest, Carmine Elia, arriva anche l’indiscrezione sul nome del museo a cielo aperto che conterrà, a fine rassegna, oltre 90 opere a cielo aperto realizzate da circa 20 artisti in soli 12 mesi.

«Il nostro percorso artistico a cielo aperto si chiamerà Wow Museum – ha affermato Elia – per due motivi. Il primo è l’esclamazione più ricorrente che secondo noi produrranno i visitatori. Il secondo è svelato dall’acronimo “W.O.W.” che in realtà sta per “Walk on Wonders”. Una moderna e avveniristica camminata tra le meraviglie di un’iniziativa partita dal basso e che in solo un anno ci consentirà di raggiungere a fine festival il ragguardevole risultato di un’opera ogni quattro abitanti. A San Pietro l’arte e la Bellezza sono state le armi per resistere a questa sfinente pandemia».

Saranno 14 gli artisti che prenderanno parte al festival artistico, suddivisi in 4 categorie. Saranno dipinti e animati 18 lampioni artistici da Claudio Chiaravalloti, Paola Morpheus e Giuseppe Loria 94tatoo. Dodici panchine saranno affidate invece a Domenico Levato, Rosario Vero e Annalisa Gitto sui temi di cantautorato, multiculturalità e connettività. Ancora, saranno 12 le opere con materiale di recupero, per quella che è una categoria che guarda alla volontà di promuovere messaggi ecosostenibili. Luca Granato, Mario Loprete, Daniele Dimauro, Paola Morpheus, Giuseppe Scalise e Pierluigi in arte MindInvader saranno i protagonisti di questa categoria.

Infine, ci saranno tre scorci di impatto con murales e tecniche di recupero che saranno curati da Alessandro Santo Badolato, Marco Ronda in arte Bislak e Zeus Oczb. Ogni giorno si terrà un laboratorio. Si andrà da un’estemporanea di poesia, che vede iscritti circa 10 poeti calabresi ad un laboratorio di fotografia curato dalla fotografa Valentina Procopio.

L’associazione Asperitas andrà alle radici della storia millenaria di San Pietro, con un trekking archeologico a Peseca, sopra Albi, dove affonda le sue radici la storia della Madonna della Luce, venerata nell’omonimo Santuario. L’ultimo giorno ci sarà un laboratorio curato da Slackline Calabria in campagna. Ricchissima l’offerta culturale. Saranno presenti gli scrittori Olimpio Talarico, co-promotore del Premio Caccuri, Mimmo Gangemi, Massimo Fotino e Nicola Fiorita.

Presente anche un tavolo sulla multiculturalità con Mimmo Lucano e uno sulla legalità con Vincenzo Capomolla, procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Catanzaro. Si parlerà anche di covid, vaccini ed emergenza con il professor Carlo Torti, direttore dell’Unità Operativa di Malattie Infettive del Policlinico Mater Domini. Nel corso del programma anche intrattenimenti musicali curati da artisti locali, dal collettivo Zero Arte ed un viaggio nella musica etnica curato da Danilo Gatto e Antonio Critelli(rcz)