Il 23 ottobre, a Sorbo San Basile, alle 17, nella Sala Consiliare, sarà inaugurata la mostra Archivio Mabos.
Grazie alla collaborazione con il sindaco di Sorbo San Basile, Aldo Scorza, e l’intera amministrazione comunale, sarà possibile visitare l’esposizione che compone un’originale cronistoria del Mabos – Museo d’Arte del Bosco della Sila. Grande attenzione è posta, anche, su tutto ciò che concerne la promozione, compresi gli esiti della più recente collaborazione con l’illustratore e graphic designer Giuseppe Talarico.
L’esposizione, visitabile fino al 23 novembre, è composta da schede tecniche, bozzetti, calchi, ma anche appunti e indicazioni per alcune proposte di manutenzione, fotografie e montaggi video di lunghi work in progress.
«Per tentare una connessione con il territorio ancora più marcata e proattiva, miriamo a coinvolgere la gente di prossimità, trasmettendo non solo la consapevolezza di ciò che è il nostro progetto d’arte ambientale, ma soprattutto le potenzialità dei nostri strumenti di riqualificazione culturale», ha dichiarato la direttrice Elisa Longo.
Parti integranti del paesaggio, costantemente esposte a fattori atmosferici, le installazioni del Mabos richiedono un attento monitoraggio per una corretta e duratura conservazione, qualora non si tratti di opere effimere. Proprio soffermandosi su questo aspetto, attraverso materiale documentario, la direttrice, affiancata e sostenuta dal fondatore Mario Talarico, intende rivelare le fasi della macchina produttiva, coinvolgendo attivamente i visitatori.
Saranno esposte, infatti, le copertine che il direttore artistico di The Calabreser ha firmato per il Mabos, nell’ambito del progetto attraverso cui racconta la Calabria e la calabresità, tra personaggi, valori e luoghi, tra cui appunto il museo, illustrati in originali manifesti artistici.
Molteplici sono i linguaggi esplorati nella mostra: sarà disponibile anche l’esperienza sonora “I sonagli verso i confini”, uno spazio di fruizione audio che, attraverso la voce calda e evocativa di Pierpaolo Capovilla e le vibrazioni sonore di Giorgio Caporale, fa rivivere il senso del viaggio e delle fotografie calabresi di Mario Giacomelli ispirate dall’urgenza poetica di Franco Costabile, di cui il Museo custodisce un piccolo nucleo.
“Archivio MABOS”, è promossa nell’ambito del progetto finanziato con risorse PAC 2014/2020 Asse VI Azione 6.8.3. e, come ulteriore spinta verso un processo di relazione e conoscenza profonda dei territori, all’amministrazione comunale e alle associazioni culturali attive a Sorbo San Basile verrà lasciato in gestione un documento sonoro prodotto site specific, attivabile mediante codici QR e fruibile in cuffia, seguendo percorsi tracciati appositamente per facilitare l’orientamento nello spazio fisico.
«Un passaggio necessario, quello verso le nuove tecnologie, per tentare un approccio più coerente coi tempi e più attrattivo soprattutto verso le nuove generazioni che rappresentano il vero collante tra il passato e il futuro, autentici interpreti e interlocutori del presente», ha spiegato Longo che, tra l’altro, progetta e produce questi pacchetti sonori per incrementare la fruizione lenta e consapevole dei luoghi, la loro più pura e profonda conoscenza. (rcz)