Grande successo, a Rende, per il Magliocco Day, manifestazione ideata e realizzata da Antonio Andreoli, fondatore di Lavorareincalabria.it e presidente dell’Accademia del Territorio, insieme a Pierfrancesco Multari, formatore, coach professionista e sommelier.
«Il Magliocco Day 2024 ha superato ogni aspettativa – si legge in una nota – rappresentando non solo un momento di celebrazione del vino tout court, ma anche un’opportunità straordinaria per il networking tra professionisti del settore. L’evento ha solidamente posizionato la Calabria come una destinazione enogastronomica di rilevanza internazionale».
«Guardando al futuro – continua la nota – l’evento ha stabilito basi solide per una crescita sostenibile, mirando a rafforzare il Magliocco come vitigno d’eccellenza e a promuovere con determinazione l’identità culturale e territoriale. Con il successo di questa prima edizione, dunque, l’evento si prospetta come un appuntamento annuale consolidato.
Oltre alla partecipazione attiva di più di 40 cantine e circa 500 partecipanti, tra cui il 90% erano operatori del settore e sommelier, sono state realizzate 20 interviste online a produttori nell’ambito di “Aspettando il Magliocco Day”. Inoltre, sono stati coinvolti 5 esperti nazionali per discutere tematiche cruciali come food and wine, personal branding, turismo extralberghiero, e-commerce ed export, con interventi di giornalisti nazionali come Emilio Casalini di Rai 3. Numerosi i main sponsor e partner dell’evento, a testimonianza dell’interesse e dell’importanza crescente del Magliocco nel panorama enogastronomico.
La giornata è stata caratterizzata da sessioni parallele in due sale, focalizzate su tematiche di profondo spessore. Gli interventi hanno enfatizzato la visione prospettica di coloro che hanno lungamente creduto in un vitigno spesso misconosciuto e confuso con altre uve, ma che oggi rappresenta un emblema di versatilità produttiva e caratteristiche sensoriali uniche. Il Magliocco, riunendo diverse varietà sotto un unico nome, ha dimostrato di essere capace di esprimere una gamma di vini diversificata, rispondendo così alla domanda di mercato e sottolineando la sua flessibilità e potenziale produttivo.
Gli interventi hanno analizzato l’importanza di differenziare il Magliocco dalle altre varietà vinicole, valorizzando la sua ancestrale unicità come elemento distintivo di forza. Attraverso l’adozione del disciplinare Dop Terre di Cosenza, si è potuto riscoprire l’unità e favorire un costante dialogo tra aspetti positivi e criticità. Una strategia di comunicazione intensiva ha permesso di delineare non solo le caratteristiche del prodotto, ma anche le peculiarità del territorio, mirando a posizionare la Calabria come una destinazione attraente sotto il profilo del place branding. Tutti i relatori hanno con convinzione sottolineato il potenziale del vitigno autoctono nel divenire un simbolo identitario di primaria importanza per i territori di origine e per l’intera Calabria, agendo come motore di sviluppo futuro. Questa prospettiva si estende al di là del settore enologico, enfatizzando il suo ruolo culturale, descritto da qualcuno come un elemento affascinante e imprescindibile per il territorio.
In questo contesto, l’enoturismo è stato identificato come un mercato in crescita esponenziale, attraente per una nicchia di visitatori sempre più curiosi e desiderosi di approfondire la conoscenza del vino. È emersa chiaramente l’esigenza di potenziare l’aspetto commerciale e la diffusione del prodotto, promuovendo un approccio accessibile ed educativo che agevoli un avvicinamento accurato e informato al mondo vinicolo. Parallelamente, si è discusso della necessità di sviluppare un’identità collettiva e consolidare la reputazione territoriale, incoraggiando l’interazione tra tutte le figure coinvolte. Le prospettive future richiedono investimenti significativi, non solo finanziari ma anche orientati a certificazioni che garantiscono la qualità, supportati da professionisti di alto livello come sommelier e altre figure specializzate, cruciali per arricchire la narrazione del vino e del territorio.
Inoltre, è stato sottolineato che una conoscenza approfondita, una formazione specialistica e una comunicazione efficace sono elementi fondamentali nel contesto e nel mercato vitivinicolo. Questi fattori non solo facilitano lo sviluppo e l’innovazione nel settore, ma anche valorizzano il territorio attraverso strategie e pratiche che promuovono una gestione sostenibile delle risorse naturali, migliorando così la qualità del prodotto finale e rafforzando la competitività sul mercato globale.
Durante l’evento, nell’ambito dell’iniziativa “Emozioni di Gusto: Il Magliocco e la Cucina d’Autore, la Calabria in Tavola tra Arte Culinaria e Tradizione Vinicola”, quattro rinomati chef della regione hanno presentato piatti in cui il Magliocco è stato protagonista: dal risotto al filetto di manzo, dalla focaccia al gelato. Questa iniziativa ha offerto ai partecipanti l’opportunità di esplorare la creatività culinaria locale e l’affinità con la tradizione vinicola del Magliocco, arricchendo l’esperienza gastronomica con sapori unici e raffinati.
A fare da cornice all’incontro è stata anche la mostra temporanea intitolata “Vino e Arte”. Questa esposizione ha incluso opere d’arte in ferro ispirate al vino e focalizzate sul tema della biodiversità mentale, curate da Domenico Grosso. Questa esposizione ha offerto ai partecipanti un’esperienza visiva unica, sapientemente connessa tra il mondo del vino e quello dell’arte, enfatizzando una riflessione profonda sulla natura umana. È stato altresì evidenziato l’importante contributo alla salvaguardia ambientale e culturale degli antichi vitigni calabresi, testimonianza della ricca storia dell’antica Enotria. (rcs)