Domani, a Bivongi, si terrà la processione per le vie del centro storico della Statua della Madonna Maria SS. Mamma Nostra.
Il culto di Mamma Nostra a Bivongi risale al 1710, anno in cui il padre predicatore Giuseppe Cretari giunse nel paese per un ciclo di predicazioni. Egli portava con se una tela con l’effige della Madonna che lui appellava “Mamma Nostra”.
La Vergine apparve per tre volte in sogno al predicatore invitandolo a lasciare a Bivongi il quadro. Questo fu portato in processione la seconda domenica di settembre, e nello stesso giorno si verificarono tre prodigi (che sono ricordati assieme agli altri nel novenario). Il primo è quello della pioggia, che cadde a fecondare le campagne arse dalla siccità, lasciando completamente asciutto l’abitato dove si stava svolgendo la processione. Il secondo è la guarigione di un paralitico che spinto dalla fede volle baciare l’effige: egli fu guarito e andò con gli altri in processione. Il terzo è quello della puerpera che he con il figlioletto e il marito volle fare visita alla Madonna, salvandosi in questo modo dal crollo del tetto della sua abitazione.
In questo modo fu sigillato il patto di fede tra i Bivongesi e la loro “Mamma”. Oltre alla festa di settembre, Mamma Nostra viene festeggiata il 5 febbraio, anniversario del “gran tremuoto” del 1783, e il 19 ottobre, anniversario del rientro del Quadro da Serra San Bruno nel 1853. (rrc)