Rai Calabria al Musaba di Mammola

di PINO NANOEsperienza indimenticabile per Rai Senior Calabria che ha ha riavviato le proprie attività ricreative e di svago sociale con una gita al MuSaBa, il  Parco Museo Laboratorio Santa Barbara -nato a Mammola nella Locride nel 1969 per volontà degli artisti Nik Spatari e Hiske Maas  come Associazione Museo Santa Barbara, per poi diventare nel 2014 MuSaBa Fondazione Spatari/Maas.

«Dicono che le storie si capiscono alla fine. Questa – la citazione è della giornalista e scrittrice Annarosa Macrì sul sito del Museo – è una storia che non finisce. Non finisce MuSaBa, perché come una pianta cui l’arte ha messo radici e ha dato germogli».

«Un luogo magico – sottolinea il responsabile di Rai Senior Calabria Gianpiero Mazza – dove Rai Senior ha trascorso una giornata da ricordare. Ma è stato così bello visitare questo luogo che nelle prossime settimane informeremo tutte le altre sezioni di RAI Senior in Italia per invitarle a venire in Calabria e toccare con mano una realtà che nessuno immaginerebbe di trovare ai confini estremi della Calabria ionica». 

Al MuSaBa, lo ricordiamo, oltre alle opere realizzate dallo stesso Nik Spatari, sono oggi esposte circa quaranta opere di artisti contemporanei internazionali nel contesto naturale del parco e presso i ruderi del monastero certosino, situato all’interno del parco stesso, uno spettacolo unico nel suo genere e che altrove sarebbe stato un evento artistico assolutamente internazionale.

A ricevere gli ospiti di Rai Senior è stata la stessa padrona di casa Hiske Maas, la musa e la compagna fedele del grande Nik Spatari che dopo la sua morte riposa qui, in quello che è oggi possiamo considerare il suo museo personale.

Straordinaria guida all’interno del Museo è stata la storica regista di Rai Calabria Brunella Eugenii, che per via del suo lavoro e del suo ruolo in Rai conosce la storia di Nik Spatari come le sue tasche.Ma è stato impeccabile anche Pietro Melia, storico inviato speciale della Rai, che ha accompagnato il gruppo per i vicoli di Mammola, raccontando loro le mille leggende locali.

E come tutti i salmi che finiscono in gloria, anche in questa occasione pranzo di festa alla Bottega dei Sapori, a base di stocco nella patria dello stocco, innaffiato da vini locali e mille contorni. “Da rifare”, questo il giudizio unanime e finale dei partecipanti a questo viaggio nel cuore di Mammola.La gita si poi conclusa a Gerace, dove il gruppo di Rai Senior ha visitato la Cattedrale, il Museo, e un salto scontato alla famosissima balconata delle Bombarde. (pn)

Nino Spirlì vicepresidente della Fondazione Musaba

Prestigioso incarico per l’ex presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, che è stato nominato vicepresidente della Fondazione Musaba –  Parco Museo Santa Barbara, per volontà della presidente e fondatrice, Hiske Spatari Maas e del consiglio d’amministrazione.

«Ringrazio di vero cuore Hiske Maas –  ha dichiarato Spirlì – per la benevolenza che ha sempre voluto dimostrarmi e per avermi voluto al suo fianco in Fondazione Musaba, la cui mission principale è quella di valorizzare le straordinarie opere artistiche, architettoniche e ingegneristiche che Nik Spatari ha donato all’umanità. Spatari non è stato solo un pittore, uno scultore, un architetto, un ingegnere; non è stato solo un grande conoscitore dell’anatomia umana, un eccezionale studioso della Bibbia e delle religioni antiche; non è stato solo un attento difensore dell’ambiente che lo aveva visto nascere e crescere, delle montagne, dei fiumi, della fauna e della flora della nostra terra; Nik Spatari è stato, 500 anni dopo, un “altro” Leonardo. Tra da Vinci e Spatari non c’è stato mai nessuno».

«Poter avere il privilegio di presentare Nik Spatari al mondo – ha proseguito – in modo universale e totale e non nella parzialità con cui spesso, purtroppo, è stato presentato, nonostante i grandi sforzi suoi e di Hiske ,è un grandissimo onore che non pensavo di meritare. Ho già interessato – spiega Spirlì – i ministeri della Cultura, della Transizione ecologica, dell’Istruzione, della Disabilità affinché al Musaba venga dedicata un’attenzione speciale, che possa garantire alla Fondazione una nuova vita».

«Nik – ha aggiunto – è nato sordo ma, soprattutto sotto i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, ha avuto la grande illuminazione relativa alla percezione dell’universo attraverso le vibrazioni, anche quelle della pelle. Su questo e con questo ha lavorato per tutta la vita, costruendo e creando opere non solo dell’arte, ma anche dell’ingegno, con una sensibilità diversa rispetto a chi con le orecchie poteva sentire davvero».

«Una differente percezione del mondo esterno e l’importanza assoluta anche delle minime forme di vita – ha detto ancora – sono presenti in tutta l’opera di Spatari. Questo e tanto altro vogliamo raccontare, Hiske ed io, alla Calabria, all’Italia e al mondo. A Hiske mi lega un carattere forte e combattivo, un amore viscerale per l’Arte e gli Artisti, condizione unica per tutelare e garantire la crescita di un popolo».

«Col suo duro lavoro quotidiano – ha concluso – Hiske ha assicurato non solo la nascita, ma la crescita sana e forte di un luogo sacro alle Muse e agli Uomini. Lavorare con Lei e per Lei mi consegnerà ad una vita Alta, che non pensavo potesse appartenermi!». (rrc)

È morto Nick Spatari, artista e fondatore del Parco Museo Santa Barbara

«Mammola si stringe addolorata attorno alla grande personalità mammolese» ha scritto su Facebook Stefano Raschellà, sindaco di Mammola, annunciando la scomparsa, all’età di 91 anni, di Nick Spatari, artista e fondatore del Parco Museo Santa Barbara (Musaba).

Nel corso della sua carriera pittorica e scultorea, Spatari è stato autore di numerose opere all’interno di luoghi di culto calabresi, tra i quali le vetrate, gli affreschi e il mosaico sull’altare della Chiesa del monastero di San Domenico a Reggio Calabria. Per un trauma subìto in gioventù fu costretto a diventare un autodidatta, sviluppando le proprie capacità anche in campo scultoreo e architettonico, partendo dal confronto immediato con i materiali. Molto giovane si trasferisce a Parigi, dove frequenta e collabora coi grandi del Novecento, Picasso, Le Corbusier, Jean Cocteau, Max Ernst, Sartre, ricevendo molti premi ed entrando in contatto con gli ambienti cosmopoliti europei ed americani.

Tornato in Italia si stabilì per un periodo a Milano dove, insieme alla pittrice olandese Hiske Maas, diventata sua compagna di vita, apre una galleria d’arte a Brera, prima del ritorno definitivo in Calabria sul finire degli anni ’70 nel suo paese natale a Mammola, con l’intento di lavorare ad un suo progetto: la realizzazione di un museo-laboratorio d’arte contemporanea, sui resti di un monastero basiliano sul fiume Torbido.

Tantissimi a ricordare il grandissimo artista: primi fra tutti, il Musaba stesso che, su Facebook, ha voluto omaggiare l’artista con un video che ritraggono Spatari all’opera.

La presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha voluto rendere omaggio «a uno degli  più grandi artisti calabresi che ha contribuito a costruire le migliori espressioni del Novecento collaborando come allievo di Le Counusier e considerato sodale di Jean Cocteau, Max Erst, Jean Paul Sartre».

«Anche chi non era un esperto d’arte – ha aggiunto   attraversando la strada per Mammola rimaneva subito colpito nel vedere il parco artistico Musaba. Un progetto nato nella temperie degli anni Sessanta grazie alla creatività di Nik Spatari e alla visione della sua compagna Hiske Maas, che abbandonano i successi internazionali di Milano e New York per ritornare alle radici di Nick e sulle macerie di un rudere in dissoluzione edificano un’esperienza artistica resiliente che pone la Calabria al centri di sperimentazioni internazionali di altissimo livello».

«Come Regione Calabria – ha concluso la presidente – ci spetta il compito di non far disperdere l’enorme patrimonio artistico che ci è stato donato e che dobbiamo tramandare e far conoscere ai turisti che vogliono conoscere la Calabria e i suoi giacimenti culturali».

Anche il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, ha voluto ricordare Spatari, che «è immortale», in quanto «la sua opera continuerà a parlarci di lui e le future generazioni sapranno sempre e tutto del creatore del Parco Museo Santa Barbara».

«Oggi – ha aggiunto – piangiamo la morte dell’uomo. Dell’artista no. Quello non morirà mai. Reggio, Mammola, la Calabria, l’Italia ed il mondo intero perdono un brav’uomo; una persona che ha dedicato la propria esistenza all’arte e alla bellazza, il più puro e semplice fra gli scultori».

«Nik Spatari, nonostante bravura e spessore – ha proseguito il primo cittadino – non si è mai sentito un artista arrivato. È stato sempre immerso nella ricerca ingaggiando, ogni volta, una sfida fra l’essere umano e la materia, lui che è stato allievo di Le Corbusier e che ha scelto la sua Mammola a Parigi e Milano».

Un uomo, per il sindaco Falcomatà, che « può considerarsi fra gli esempi migliori del reggino innamorato delle proprie radici. Nel suo paese d’origine ha dato vita al Musaba, qualcosa di unico ed inimitabile, un luogo di amore e passione che infonde uno spirito internazionale ad un posto diventato tempio dell’arte contemporanea. Spinto dall’orgoglio di essere nato tra il fiume Torbido ed il mare Jonio, Nik Spatari si è sempre fatto forte dell’idea di aver scelto di tornare a vivere in Calabria assieme alla sua Hiske. A lei, adesso, va il nostro pensiero». 

 Gilberto Floriani, direttore scientifico del Sistema Bibliotecario Vibonese, lo ricorda come «il grande patriarca dell’arte calabrese» e Francesco Aiello, docente all’Università della Calabria e fondatore di Open Calabria, ha scritto su Facebook «ho avuto l’onore di conoscerlo e di apprendere moltissimo dalla sua innata capacità di dare senso e vita alla sua arte. Oggi la Calabria è decisamente più povera, ma ha l’obbligo di tutelare il Musaba».

Anche Giuseppe Nucera, de La Calabria che vogliamo, ha voluto ricordare l’artista reggino di Mammola e  sua opera che rimarrà immortale. 

«Se ne va un artista calabrese di livello assoluto – ha dichiarato Nucera –. Nik Spatari ha lasciato un segno profondo come un solco, traccia che sarà utile per le nuove generazioni. In un percorso artistico durato più di mezzo  secolo, Spatari ha rappresentato al meglio l’orgoglio di essere calabresi e fatto conoscere a tutto il mondo le nostre bellezze, culturali e non solo».

«L’invito che faccio alla Regione Calabria – ha aggiunto – è quello di dedicare a Nik Spatari una giornata dell’arte e della cultura, giornata che possa servire per far arrivare nella nostra terra artisti da tutto il mondo cosi da esportare il buono della Calabria in Italia e all’estero».

«Il MuSaBa, museo a cielo aperto – ha concluso l’ex presidente di Confindustria Reggio Calabria – da oggi deve diventare ancora di più un faro e punto di riferimento per tutti noi calabresi. Conserverò con affetto il ricordo del nostro incontro. Ciao Nik, grazie per tutto quello che ci hai donato con la tua arte».

In copertina, foto del MuSaBa

L'Ultimo Volo all'Infinito#laMorteelaVitanonEsistono#ciao #Nik

Posted by MuSaBa – Parco Museo Santa Barbara on Tuesday, 25 August 2020