La Compagnia Ba17 incanta Panettieri e Rombiolo con “Nòstos. Sonu ca ‘ncanta”

Panettieri e Rombiolo sono rimaste incantante da Nòstos. Sonu ca ‘ncanta della Compagnia Teatrale BA17.

L’opera scritta musicalmente da Daniele Fabio e testualmente da Angelica Artemisia Pedatella, interpreti dello spettacolo insieme alla ballerina Giada Guzzo che ne ha curato le coreografie, è uno straordinario percorso nella musica popolare del sud, alla ricerca di storia, tradizione e sonorità di un mondo mediterraneo che non smette di esercitare il suo eccezionale fascino fatto di parola e suono, movenze ed espressività che – come recita lo stesso titolo dello spettacolo – incanta.

«La mia ricerca musicale – ha spiegato il compositore e chitarrista Daniele Fabio – non poteva non soffermarsi su questo patrimonio incredibile di suoni, narrazioni musicali e suggestioni che rappresenta il Mediterraneo, il mondo in cui sono nato come persona e come musicista. Tutto questo possiamo raccontarlo non solo alla Calabria, ma al mondo, poiché la nostra tradizione ha un valore incommensurabile e universale».

«Raccontare è il primo gesto dell’uomo – incalza la performer e regista Angelica Artemisia Pedatella – e Nòstos è un tuffo nel desiderio di tornare a casa, nella sensazione della mancanza che genera un legame invisibile e fortissimo con il passato. Abbiamo bisogno di tornare a casa, tutti. Il nostro progetto è di portare questa nostra casa e le nostre tradizioni ovunque nel mondo».

Potentissima la narrazione del mondo popolare, in cui i testi delle canzoni emergono come mitologia contemporanea, storia, vita, socialità, cronaca di una dimensione sognante e tragica che ha segnato la storia indelebile del sud, un incastro di popoli e di eventi che ha reso questo angolo di mondo un luogo incredibile di incontri e costruzione di una cultura, quella italiana, riconosciuta in tutto il mondo. Nello spettacolo si integrano la voce, la musica e la danza, per intrecciare un racconto armonioso in grado di suscitare improvvisi picchi emotivi. La vera storia di “Bella ciao” e la tragedia delle mondine, la leggenda di Mokarta, la ribellione contro l’invasione del Sud al tempo dell’Unità d’Italia che nella famosa “Riturnella” si trasforma nel canto d’amore di un emigrante. Una magia di solitudini che amplificano il sentimento della nostalgia di casa, il Nòstos contemporaneo.

L’idea nasce dalla volontà di trattare l’arte dello spettacolo dal vivo come finestra sulla società contemporanea, frutto dell’interazione continua tra il passato e la percezione collettiva del presente: un lavoro non solo estetico e artistico, dunque, ma antropologico che il team BA17 continua a portare avanti, incontrando il plauso di persone e amministrazioni pronte a scommettere sulle innovazioni culturali che il gruppo di artisti e tecnici calabresi sta portando avanti. Panettieri e Rombiolo sono due borghi della Calabria che hanno subito le pesanti ripercussioni dello spopolamento, ma rappresentano luoghi importanti per la regione da più punti di vista: per i personaggi a cui hanno dato i natali – Giosafatte Talarico il brigante giusto per Panettieri e Concetta Pontorieri la prima donna calabrese ad essersi ribellata alle leggi sociali ed essersi laureata nel 1921 per Rombiolo; per la magnifica posizione a ridosso della montagna – la Sila per Panettieri, il Monte Poro per Rombiolo – che rendono questi due borghi estremamente suggestivi e anche più fragili dal punto di vista sociale; per le politiche innovative che hanno saputo sviluppare. Entrambi i borghi infatti presentano dei modelli virtuosi di gestione politica e per questo motivo il team BA17 ha trovato spazio per raccontare le storie di Calabria in questi due luoghi così significativi.

«La vera politica è fatta dalle piccole amministrazioni virtuose – conclude Angelica Artemisia Pedatella, leader del team BA17. – La cultura può rinascere solo da un legame di correttezza e solidarietà tra artisti e veri politici, per questo puntiamo sui borghi, sui piccoli centri in cui troviamo modelli positivi, luce, speranza per una terra che ha tutto il diritto e tutte le potenzialità per risplendere e, in certi casi, rinascere completamente. Siamo orgogliosi di questo lavoro e orgogliosi del patrimonio umano che la Calabria preserva. Le amministrazioni di Panettieri e di Rombiolo sono luoghi positivi di costruzione, di maturità, di visioni per il futuro».

La chiusura della stagione della Compagnia Teatrale BA17 porta ancora una volta un messaggio culturale forte, in concomitanza con l’apertura dei corsi di formazione del CPA – Centro per le Arti – che si avviano proprio nel mese di ottobre, con corsi di recitazione per adulti e adolescenti, teatro per bambini, dizione, public speaking, tarantella, scrittura e workshop diversi sulle arti. Aperto a tutti e accessibile a tutte le fasce sociali, il centro nasce come impulso alla creatività dei calabresi, per continuare a progettare per i borghi e con i borghi, rendendo la popolazione sempre più partecipe dei processi creativi necessari a ristabilire i principi di una società sana. Non resta che prendere ogni informazione sulle pagine social della Compagnia Teatrale BA17 e attendere i prossimi emozionanti eventi. (rrm)

PANETTIERI (CS) – Stasera lo spettacolo “La Strenna di Giuseppe”

In scena questa sera, a Panettieri, alle 21.30, al Teatro all’aperto, lo spettacolo La Strenna di Giuseppe della Compagnia Teatrale Ba17 e con Giuseppe Marvaso e Massimo Rotundo.

 Opera scritta e diretta da Angelica Artemisia Pedatella, che svela la sua verve di autrice comica, la rappresentazione della commedia è organizzata dal Comune di Panettieri con il contributo del Consiglio Regionale della Calabria. L’opera che ha già avuto riscontri positivi nei mesi scorsi, racconta la favolosa notte in cui Giuseppe, il povero falegname di Giudea, interpretato da Giuseppe Marvaso, viene a sapere che la sua fidanzata, Maria, è incinta e non si sa bene di chi. Ad annunciarglielo è un ironico San Gabriele, l’arcangelo degli annunci, interpretato da Massimo Rotundo. L’incontro tra i due è immediatamente comico.

La commedia procede senza mai dare tregua allo spettatore e le gag si susseguono una dopo l’altra, per arrivare ad un finale inedito in cui la sorpresa è assicurata. Impossibile non citare l’“Annunciazione Annunciazione!” di Troisi, a cui l’autrice si è ispirata per l’atmosfera comica. «Lo sketch del trio comico la Smorfia è davvero un capolavoro di comicità inarrivabile – commenta la regista e autrice Angelica Artemisia Pedatella – e ho pensato che se tutti parlano del miracolo della giovane Maria, nessuno ha però mai raccontato come andarono quella notte le cose per il povero Giuseppe, che era un giovane falegname come oggi potrebbe essere un operaio che spera di avere una vita “normale” con una famiglia “normale” con una moglie “normale” e si trova all’improvviso proiettato in un mondo di avventure stratosferiche senza neanche capirne lì per lì il perché. La scena dell’annunciazione a Giuseppe faceva ridere già solo a pensarla così. La scrittura è nata pensando alla coppia Peppe e Max (Giuseppe Marvaso e Massimo Rotundo) con cui già lavoravo ma che all’improvviso sono comparsi nella mia mente come il nuovo duo comico del futuro. E non hanno deluso le aspettative! Fare le prove è stato difficilissimo… non facevamo altro che ridere con le lacrime. Dirigerli, alla fine, è stato uno spasso».

La scenografia è curata dalla bravissima ed eclettica Silvana Esposito che scopre come raccontare i borghi attraverso questa commedia: «Entrare nella bottega del falegname mi dava modo di inserire nella scenografia un mondo noto, quello degli umili, di cui la storia dei borghi di Calabria è piena. Uno degli scopi che ha la nostra compagnia è quello di valorizzare la microstoria della nostra regione e per questo ho iniziato ad inserire pezzi della storia locale del luogo che ci ospita. In questo modo la gente sente quella storia già universale, ancora più “sua”. Questa prospettiva mi ha motivata moltissimo e ha dato alla mia creatività una direzione che ritengo essenziale per il futuro dei nostri luoghi. Dobbiamo raccontare recuperando: questa è la sfida e una commedia dalla grande comicità può essere uno strumento straordinario per promuovere questo valore». (rcs)

Nei panni di Erode l’attore reggino Gigi Miseferi oggi a Panettieri (Cs) per il presepe vivente

Oggi dalle 17 alle 20 nuova replica delle presepe vivente di Panettieri, in provincia di Cosenza, che sta registrando un largo successo di pubblico e di visitatori da ogni parte della regione. Nella grande suggestione dei costumi e dei partecipanti chiamati a interpretare i personaggi natalizi spicca Gigi Miseferi, attore e regista di origini reggine, grande protagonista di successo delle scene comiche e drammatiche (dal Bagaglino ai principali teatri italiani), nonché musicista e cantante che cattura sempre più ampie fette di pubblico con il suo spettacolo di bepop-jazz in giro per l’Italia. A Miseferi che veste i panni  sontuosi del re ascalonita Erode il TGR Calabria ha dedicato un bel servizio. Repliche anche il 5 e 6 gennaio. Le scenografie sono di Tiziano Fario. Accanto a Gigi Miseferi le attrici Vasilica Gavrilas Burlacu, nel ruolo della viandante, e Melania Fiore, nel ruolo della guardiana delle cicogne. Da non perdere. (rs)

PANETTIERI (CS) – Il Presepe Vivente con Gigi Miseferi

Domani nel borgo di Panettieri torna, per il suo terzo appuntamento – i prossimi il 1°, il 5 e il 6 gennaio 2020 -, alle 17.00, il Presepe Vivente che vedrà, nelle vesti di Re Erode, Gigi Miseferi.

Insieme all’artista, che incanterà il pubblico con il suo monologo, le attrici Vasilica Gravilaş Burlacue nei panni della “Viandannte” e Melania Fiore nel ruolo del “Guardiano delle Cicogne” e il 350 abitanti del piccolo Comune, che si muoveranno nel set realizzato dallo scenografo e scultore Tiziano Fario.

I visitatori, dunque, rivivranno “La notte più importante” riproposta in un’ambientazione storica curata in ogni dettaglio e coniugata alla tradizione, agli usi e ai costumi del borgo di Panettieri. (rcs)