di ELISABETTA BARBUTO – «Cari ragazze e ragazzi, amici docenti , signora Dirigente dell’lstituto Pertini – Santoni di Crotone. In questa giornata particolare condivido volentieri un sentimento racchiuso in una parola : Zakhòr – ricorda! – termine tra i più ricorrenti nel testo biblico. La Memoria è La funzione del Mondo, perché ci insegna a leggere il passato. Occorre far Memoria perché il passato ci chiarisce le idee. La Memoria è essenziale per intendere e accogliere la diversità di cui noi stessi siamo parte. Ma in fondo cosa è la Memoria? E’ un grande rammendo, un percorso di ricucitura civile. Ricordare non è un esercizio passivo, ma un impegno che rinnoviamo ogni giorno a garanzia per il domani. È, soprattutto, un’opera di manutenzione civile che ci consente di mantenere in forma la democrazia. Vi saluto con gratitudine perché in Voi giovani confidiamo e vi affidiamo il tesoro più prezioso: il futuro. Buona Memoria».
Ormai, da anni, Liliana Segre incontra gli studenti che definisce il suo specchio. «Uno specchio nel quale mi potevo vedere ma che nello stesso tempo riceveva le mie parole e se le metteva dentro: non sparivano quando io non gli ero più davanti», ed oggi vorrei condividere con emozione il testo del messaggio che la stessa Senatrice ha inteso far pervenire al Pertini – Santoni di Crotone in occasione del Giorno della Memoria.
Il messaggio è stato letto in occasione della manifestazione svoltasi nell’Auditorium dell’Istituto alla presenza del Dirigente Scolastico, dott.ssa Annamaria Maltese, che ha fortemente voluto questo momento intitolato, non a caso, con le parole di Liliana Segre, La memoria è la funzione del Mondo. Una studentessa del Liceo Artistico, autrice peraltro di un realistico quanto stupendo ritratto della stessa Segre, ha aperto con le parole della Senatrice gli interventi che hanno visto protagonisti gli studenti i quali sotto la sapiente regia delle docenti di lettere hanno preparato e, quindi, letto, commentato e riflettuto su brani tratti dai libri della Senatrice Segre La sola colpa di essere nati e Ho scelto la vita, condividendo la loro commozione nel ricordare le atrocità cui furono sottoposte milioni di persone innocenti ree soltanto di essere ebree nella pressochè totale indifferenza dei più, indifferenza che ha ucciso e uccide più dell’odio che animava i feroci carnefici di quegli anni lontani.
La memoria, allora, la Funzione del Mondo, va sempre tenuta viva per sapere affrontare il Futuro, per evitare che mai più torni l’abisso in cui sprofondò l’Umanità in quel tempo, per imparare a vivere insieme, “diversi ma uguali”, come scriveva Anna Frank.
Anche nel più nero degli abissi si possono, tuttavia, intravedere delle luci che inducono a sperare in una Umanità più giusta e solidale. E, così, alcuni studenti hanno inteso focalizzare, nei loro interventi, l’attenzione su coloro che in quegli anni tremendi non restarono indifferenti e si adoperarono, a rischio della loro stessa vita, per mettere in salvo tanti uomini, donne, bambini e che oggi sono stati proclamati Giusti tra le Nazioni.
Il loro nome è inciso per sempre, oltre che nei nostri cuori, anche nel giardino dei Giusti a Gerusalemme. Tra loro anche l’italiano Giorgio Perlasca che, fingendosi un diplomatico spagnolo, salvò oltre 5000 ebrei da morte certa. Le note musicali del pianoforte del prof. Maurizio Guerra, in sottofondo, hanno sottolineato il pathos di questo incontro e hanno reso questo momento di condivisione ancora più significativo.
Zakhòr … ricorda, ci dice Liliana Segre. Non solo oggi. Ma anche domani, dopodomani, sempre. E forse il Futuro ci apparterrà davvero. (eb)
In copertina, il ritratto eseguito dalla studentessa del Pertini-Santoni di Crotone