Cgil, Cisl, Uil, Fials e Nursing Up: Erogare premio Covid a personale del Pugliese-Ciaccio di CZ

Cgil, Cisl, Uil, Fials e Nursing Up in una lettera indirizzata al Al Commissario Straordinario e al Responsabile delle Risorse Umane dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese – Ciaccio” di Catanzaro oltre che al Al Dirigente Generale Dipartimento per la Salute -Regione Calabria, affinché venga erogato il premio covid a tutto il personale del Pugliese-Ciaccio di Catanzaro e senza distinzione.

La richiesta, in particolare, riguarda il personale che presta servizio presso il Presidio “Ciaccio  – De Lellis” per il quale pare «che l’Azienda sia indirizzata ad utilizzare  – aggiungono i sindacati –  una erogazione premio Covid nella fascia più bassa prevista (250 euro anziché la quota media di 850) non tenendo in considerazione diversi fattori concatenanti di operatività sanitaria in tutti i presidi in essa dislocati e nella interazione – interscambio di tutte le prestazioni sanitarie complessive».  

Le sigle sindacali, confrontatesi altresì con i massimi vertici sanitari del Presidio “Ciaccio – De Lellis” evidenziano con forza «come l’istruttoria sin qui formalizzata “in Primis” dal Responsabile Direzione Medica del Presidio “De Lellis” dott. Francesco Talarico che, con ben tre comunicazioni, formalmente rappresentate,  nel merito e nella sostanza certificano formalmente come il personale in servizio presso il Presidio “Ciaccio abbia” svolto le proprie attività sanitarie così come declinano i presupposti tutti per l’erogazione del premio Covid fascia media».

Le comunicazioni istruttorie poste all’attenzione dell’Azienda da parte del Responsabile Direzione Medica del Presidio De Lellis (Ciaccio) in ordine temporale sono:  comunicazione prot. 26084 del 26/09/2022 ove si afferma con forza la necessità di una pari dignità sostanziale sulla allocazione nella fascia intermedia di tutto il personale in servizio presso il Presidio Ciaccio, sottolineando la unicità  dell’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio dalla quale non si può prescindere ne si può giustificare su una presunta allocazione del resto irrisoria in considerazione del giornaliero interscambio continuo delle prestazioni sanitarie.

E ancora: comunicazione prot. 27002 del 05/10/2022 che integra e nella sostanza  rafforza in maniera cogente quanto anticipato nella precedente nota certificando in modo inequivocabile i presupposti essenziali e necessari per l’erogazione del Premio Covid in fascia media per tutto il personale in servizio del Presidio De Lellis ( Ciaccio) .A supporto di tale affermazione nei primi 3 righi della nota si specifica e in allegato alla stessa vengono trasmesse le relazioni dei Direttori/Responsabili dei vari n.2 SOC, 2 SOD, 2 UO, 2 UOC attestanti inequivocabilmente quanto svolto da tutti i dipendenti del Presidio De Lellis correlato alle prestazioni sanitarie correlate alla Pandemia da Covid.

E inoltre: comunicazione prot. 28730 del 20/10/2022 ove si formalizza che la competenza e i presupposti per l’attribuzione del premio Covid Presidio De Lellis afferiscono esclusivamente alla Direzione Medica del Presidio suddetto avvalorando specificatamente quanto comunicato nel prot. 27002 del 05/10/2022 e nella sua interezza documentale.

Sulle base di tali premesse, ampiamente documentate, le organizzazioni sindacali chiedono «l’immediata erogazione del Premio Covid per tutto il personale dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” allocando il personale interessato del Presidio “Ciaccio” nella erogazione economica della fascia intermedia» e in attesa dei necessari riscontri «si riservano eventuali e correlate ulteriori iniziative». (rcz)

Premio Covid, Fials Catanzaro: No a differenziazione del pagamento per il personale sanitario

La Fials Catanzaro ha scritto al commissario dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro in merito all’erogazione del Premio Covid, chiedendo di non fare differenziazione del pagamento per il personale sanitario e di assegnare la quota minima di 250 euro.

«L’Azienda Ospedaliera “Pugliese – Ciaccio” in merito alla erogazione del premio Covid si determini in maniera equa con tutto il personale del comparto sia esso in servizio presso il Presidio Pugliese che presso il Presidio Ciaccio facendo presente che non si può accettare anche e soprattutto per la pace sociale, nonché della giustizia in se, che vengano predisposti pagamenti che nei fatti sanciscono l’esistenza di personale di serie A e personale di serie B in una realtà sociale oggi così pesante», si legge nella lettera inviata dai rappresentanti sindacali Germana Fodaro, Antonio Febbraio, Michele Camera e Stefano Candido.

La sigla sindacale, inoltre, rispettando quanto fatto sin qui positivamente dal Governatore e dal Dipartimento della Salute della Regione Calabria chiede «agli stessi un fattivo intervento e controllo affinché non si abbiano a verificare ingiustizie sociali per chi ha rischiato la propria vita per salvare quella degli altri».

Nelle premesse, tra l’altro, la Fials ha evidenziato come «l’Azienda Ospedaliera Pugliese – Ciaccio sia significatamente una Azienda Ospedaliera Unica e non divisibile rispetto ai due Presidi (stesso bilancio, stesse disposizioni, stesse regole, etc…)  e, dunque, anche rispetto alla erogazione del premio Covid di cui chiede «l’erogazione con la massima urgenza» e precisa «come per il personale tutto del comparto si debba utilizzare una metodologia di applicazione mantenendo la pari dignità per tutti i dipendenti in servizio sia che prestino la loro opera presso il Presidio Pugliese che presso il Presidio Ciaccio».

In particolare la Fials sottolinea come anche presso il Presidio Ciaccio siano state erogate prestazioni sanitarie correlate ed in prima linea per contrastare le infezioni da Covid-19.

Nell’elenco della Fials ci sono: attività di Triage e fino alla sistemazione della postazione della Protezione Civile ( attivata solo nel mese di novembre 2020 sempre con personale del Ciaccio) esplicata presso i locali interni del Presidio Ciaccio con l’utilizzo del personale infermieristico a turni e per la sanificazione con il personale O.S.S. a turni; disposizione del blocco delle ferie anche per tutto il personale del comparto in servizio (personale che per diversi mesi stante il rischio da infezione Covid-19 ha dovuto necessariamente allocare in abitazioni diverse dalla propria famiglia); esplicazioni degli esami strumentali (TC; RM; Dialisi; gastrocolonbiopsia) con l’accompagnamento dei pazienti da parte del personale sanitario del comparto a turni dal Presidio Ciaccio al Presidio Pugliese, trasferimenti in rianimazione quasi tutti attraverso il 118 e rintracciabili tramite sala operativa del 118.

E ancora: ricoveri in DH da parte di pazienti provenienti direttamente dall’esterno a cui per le disposizioni in essere era obbligo esperire il tampone rapido e poi molecolare prima di qualsiasi prestazione sanitarie con attese temporali anche di 4 o 6 ore se non di intere nottate, tracciabili attraverso le impegnative; rrogazione di prestazioni Picc con pazienti ad alto rischio da esterni sempre con l’obbligo del tampone rapido e poi molecolare, tracciabili attraverso le impegnative; vaccini somministrati sempre dal personale del Ciaccio presso la Direzione Sanitaria del Ciaccio sia per tutto il personale in servizio sia per tutti i pazienti interni ed esterni; trasferimento di pazienti risultati positivi dal Presidio Ciaccio al Presidio Pugliese con conseguenti infezioni da Covid anche per il personale del comparto in servizio, certamente tracciabili con le certificazioni mediche in essere. (rcz)