Arresto Messina Denaro, Rapani (Fdi): Carabinieri e Guido siano esempi per i giovani

Il senatore di Fdi, Ernesto Rapani, ha evidenziato come «la cattura del superlatitante e boss di “Cosa nostra”, Matteo Messina Denaro è una vittoria dello Stato».

«Dopo 30 anni giustizia è, e sarà fatta – ha continuato –. Lo dobbiamo nei confronti di tante vittime, tra cui il giudice Antonino Scopelliti, ucciso a Villa San Giovanni nel 1991 e per cui Messina Denaro è indagato dalla Dda di Reggio Calabria guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri. Al contempo esprimo anche grande soddisfazione per l’operazione messa a segno dai Carabinieri del Ros. Alla Benemerita così come al pm Paolo Guido, rivolgo sentimenti di gratitudine e riconoscenza».

«Con il grande orgoglio che da calabresi ci contraddistingue – ha concluso – formulo le mie congratulazioni al magistrato originario di Acri ma cresciuto a Cosenza, che ha seguito le indagini sulla cattura del boss della mafia. Un servitore dello Stato dai natali calabresi che ci inorgoglisce, con l’auspicio che possa essere da esempio per i tanti giovani che vogliono intraprendere la professione in magistratura». (rp)

Irto (PD): Il Sud rischia di perdere altro terreno

Il senatore del Partito Democratico, Nicola Irto, ha dichiarato all’Ansa che «suscitano incertezza e preoccupazione le dichiarazioni programmatiche della premier Giorgia Meloni in ordine all’autonomia differenziata».

«Meloni – ha aggiunto – dice di volere dare impulso al processo autonomista in un quadro di coesione nazionale e in maniera più accentuata nella provincia di Bolzano. Allo stesso tempo, parla di una riforma da avviare “in un quadro di coesione nazionale” e la definisce “l’occasione migliore per tornare a porre al centro dell’agenda Italia la questione meridionale».

«Non si capisce come tre concetti così contraddittori – ha proseguito – (autonomia differenziata, coesione nazionale e questione
meridionale) possano trovare spazio all’interno di un unico discorso, senza neanche un accenno alle modalità con le quali si intenda procedere – conclude – L’autonomia differenziata, almeno per come fin qui descritta e richiesta dalla Lega, è lo strumento più adatto per dividere il Paese e esasperare il gap tra Sud e Nord».
«Non a caso le reazioni positive al discorso di Meloni sull’autonomia – ha concluso – sono arrivate soltanto dalle regioni settentrionali. Al Sud, invece, si amplifica la preoccupazione di potere perdere ancora terreno e risorse». (rp)