Orsomarso (Fdi): Bene Regione, centrodestra non litighi

«La giunta regionale ha fatto una cosa buona prorogando le concessioni balneari fino a fine anno», per il senatore di Fdi, Fausto Orsomarso, sottolineando come fosse «il massimo possibile e Fratelli d’Italia ha contribuito fortemente all’adozione di questa misura».

«Analogamente – ha aggiunto – è importante che il centrodestra sia unito intorno a questi temi. Grazie al governo Meloni i concessionari degli stabilimenti balneari sono stati difesi ma è naturale che di fronte a una direttiva europea che ha valore di priorità nel rango giuridico l’unica cosa possibile da fare è avere un’Europa diversa che cambi le norme volute da socialisti e popolari».

«Le schermaglie tra partiti della stessa coalizione – ha concluso – seppure alla vigilia di un voto proporzionale, non servono a niente e nascondono le responsabilità della sinistra europea dinanzi a migliaia di imprenditori che, soprattutto in Calabria, hanno fatto investimenti considerevoli per attività che ancora oggi hanno una bassa stagionalità. Giorgia Meloni sta dimostrando, da Caivano al Piano Mattei, una credibilità che è garanzia per realizzare davvero una nuova Europa».

Per Alfredo Antoniozzi, deputato di Fdi, «il collega Fausto Orsomarso ha ragione: la giunta Occhiuto ha operato bene sulla direttiva Bolkstein facendo il possibile rispetto a una direttiva sbagliata che, però, ha una valenza giuridica sovranazionale».

«Il centrodestra deve essere unito – ha sottolineato – come è sempre stato contrastando gli effetti di una direttiva che penalizza chi ha investito ingenti somme su stabilimenti che , specie in Calabria, lavorano a volte per due mesi. La delibera Occhiuto è positiva e Fratelli d’Italia ha contribuito, con i suoi assessori, a farla approvare».

«Fausto Orsomarso – ha ricordato – si è opposto alla Bolkstein sia da consigliere di opposizione che da assessore regionale al turismo. Questo è un regalo che ci ha fatto la sinistra europea e il centrodestra deve rimanere unito». (rp)

Minasi (Lega): Sciocche insinuazioni che Salvini abbia evitato Reggio per non parlare del Ponte

La senatrice della Lega, Tilde Minasi,  ha risposto alle insinuazioni giornalistiche circa la mancata presenza di Salvini nella città di Reggio Calabria, in occasione del suo tour elettorale per le europee.

Per la parlamentare «chi scrive è evidentemente molto male informato, dal momento che, proprio sullo Stretto, il Ministro Salvini ci andrà, eccome, e precisamente a Messina per una cena elettorale e un evento incentrati esattamente sul Ponte. Dunque, salvo a voler dire che Messina non fa parte dell’area dello Stretto e non ha a che fare con la grande opera di collegamento tra le due sponde che il Ministro e la Lega considerano strategica, chi scrive ha preso un grossissimo abbaglio. E dispiace che si tratti di un giornalista, che dovrebbe fare informazione, anziché campagna elettorale per il Pd».

«Il Ponte si farà e continua ad essere una priorità per Matteo Salvini e il nostro partito – ha proseguito la Senatrice –. Insinuare che il Ministro abbia saltato la nostra città perchè il ponte potrebbe “trasformarsi in un boomerang” è sciocco, oltre che non corrispondente al vero, come dimostra la tappa, cui accennavo prima, a Messina. Semplicemente, in questa tornata elettorale Reggio non esprime un candidato diretto del territorio, ed essendo tantissimi gli impegni del Ministro, ha giustamente dovuto dare precedenza alle città di Catanzaro e Cosenza».

«Quanto alle dichiarazioni rilasciate da Elly Schlein dopo aver attraversato lo Stretto con il traghetto – ovvero “avendo messo appena venti minuti con la nave” questa sarebbe “la dimostrazione del fatto che il Ponte non serve” – quelle dichiarazioni – ha continuato Minasi – sono piuttosto la dimostrazione che la Segretaria del Partito Democratico farebbe bene a parlare delle cose che conosce. Probabilmente è la prima volta che si reca in Sicilia partendo da Villa San Giovanni a bordo di una nave e non sa, dunque, cosa significhi dipendere dagli orari dei traghetti, dalle code agli imbarchi nei periodi soprattutto di punta, non conosce la vita dei pendolari dello Stretto, dunque può permettersi di fare considerazioni semplicistiche a scopo unicamente propagandistico».

«E chiudo dicendo che la presenza del Ministro Salvini oggi – ha detto ancora – sui cantieri della SS106 jonica dimostrano quale e quanta sia la sua e nostra attenzione proprio verso le altre Infrastrutture sul territorio, che servono a collegare la Calabria e la Sicilia al resto d’Italia e quindi anche il Ponte alle arterie di comunicazione che lo renderanno un grandioso strumento di sviluppo del territorio».

«Matteo Salvini, peraltro – ha concluso la Senatrice – tornerà a breve in Calabria, smentendo ulteriormente ogni superficiale illazione». (rp)

Irto (PD): Mons. Savino ha ragione, serve unità contro ‘ndrangheta

Per il senatore del Pd, Nicola Irto, «ha ragione mons. Francesco Savino, vicepresidente della Cei: contro la ’ndrangheta non ci si può dividere. Sarebbe un grave errore, se la politica e i vari attori sociali si muovessero isolati, cercando visibilità piuttosto che coinvolgere, come chiedeva Paolo Borsellino, tutte le coscienze, soprattutto i giovani».

«In linea con la visione di Papa Francesco, monsignor Savino e tutta la Chiesa calabrese – ha proseguito il parlamentare dem – ci spronano da tempo a superare, sui temi della libertà e dell’eguaglianza, divergenze e limiti, a guardare insieme alle priorità del Sud. La lotta alla ’ndrangheta è una priorità assoluta per la Calabria, che richiede investimenti politici, culturali e sociali, oltre alla meritoria azione repressiva dello Stato».

«Dobbiamo testimoniare e insegnare alle nuove generazioni – ha sottolineato Irto – che la ’ndrangheta crea enormi diseguaglianze e gravissime ingiustizie sociali, che la criminalità organizzata inquina l’economia e determina il progressivo peggioramento della qualità dei servizi pubblici, a partire dalla sanità. Dobbiamo anche respingere e combattere la cultura ’ndranghetista, altro grosso problema, che si sostanzia nell’aggiramento sistematico delle regole, nell’utilizzo di rapporti personali per finalità private, nella prevaricazione a ogni livello, a cominciare dai luoghi dell’infanzia».

«Bisogna creare alleanze culturali e sociali per sostenere e diffondere una pedagogia antimafia che, sulla scia dell’insegnamento di don Lorenzo Milani, trasmetta, soprattutto ai più giovani, il valore insuperabile della democrazia e dell’impegno pubblico volto a garantire parità di condizioni ai più poveri e deboli. Come Partito democratico calabrese, continuiamo a lavorare – ha concluso Irto – proprio in questa direzione». (rp)

Irto (PD): Prevenzione crimine, rafforzare e non accorpare Vibo e gli altri Reparti della Calabria

Il senatore del Pd, Nicola Irto, ha presentato una interrogazione al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, chiedendogli «quali tempestive azioni di competenza intenda intraprendere al fine di scongiurare la chiusura del presidio di Vibo Valentia, garanzia di legalità, ordine pubblico e sicurezza».

Secondo il parlamentare dem, che nella propria interrogazione ha ricordato i timori già espressi dai sindacati della Polizia, «la paventata scelta della soppressione o del trasferimento di alcuni di questi reparti costituirebbe un segnale pericoloso per i cittadini calabresi che si aspettano, invece, segnali di vicinanza e sostegno sul tema della sicurezza».

Il senatore Irto, cui sta molto a cuore l’affermazione della legalità e la sicurezza dei cittadini, ha osservato che sono evidenti gli ottimi risultati ottenuti dai Reparti territoriali di prevenzione del crimine, fin dalla loro istituzione, motivo per cui in Calabria occorrerebbe «consolidare questi presidi ed eventualmente anche estenderli in altri territori».

«La strada che può garantire tenuta democratica, crescita civile e sviluppo diffuso – ha significato il senatore del Pd – è la presenza di questi avamposti fondamentali, la cui esistenza rafforza la fiducia nei confronti delle istituzioni».

«Sarebbe assurdo – secondo Irto – penalizzare il territorio vibonese e gli altri della Calabria in cui sono attivi questi reparti indispensabili». (rp)

Orsomarso (Fdi): COn Meloni capolista inizia cambiamento in Europa

Il senatore di Fdi, Fausto Orsomarso, ha evidenziato come «la presenza di Giorgia Meloni come capolista di Fdi in tutte le circoscrizioni segna l’inizio del cambiamento di un’Europa che nell’ultimo quinquennio ha dimostrato la sua debolezza».

«Il presidente Meloni ha sottolineato l’assurdità del green deal – ha aggiunto – la volontà di accelerare sull’elettrico favorendo di fatto la Cina e la debolezza dell’Unione rispetto ai drammatici conflitti in corso. Fratelli d’Italia punta a ottenere un grande risultato in ogni angolo della Nazione per smontare l’alleanza tra popolari e socialisti che ormai non ha più senso».

«Aspettiamo la presentazione delle liste – ha concluso –: anche la Calabria sarà protagonista di una rivoluzione moderata e contribuirà alla vittoria di Fratelli d’Italia». (rp)

Orsomarso (Fdi): Fdi sarà primo partito in Calabria

Il senatore di Fdi, Fausto Orsomarso, ha evidenziato come «le imminenti elezioni europee devono segnare, anche al Sud, il successo di Fratelli d’Italia per valorizzare un anno e mezzo di governo coraggioso e riformista in un contesto difficilissimo».

«Noi non siamo autocelebrativi – ha detto Orsomarso – né dipingiamo affreschi di perfezione che non corrisponderebbero alla realtà ma rivendichiamo con orgoglio un impegno straordinario dell’esecutivo rispetto al quale le opposizioni non hanno altro argomento che rispolverare la solfa dell’antifascismo. Con due guerre epocali in corso – aggiunge Orsomarso – che hanno alterato di conseguenza gli scambi, i costi energetici, l’economia italiana cresce meglio della media europea, cresce il tasso di occupazione e anche la fiducia delle imprese nei confronti di Giorgia Meloni».

«È un fenomeno che si registra anche in Calabria, laddove il governo Meloni ha di recente assegnato 2,7 mld di euro – ha ricordato – per gli interventi strutturali sull’ambiente, sul dissesto idrogeologico, sulle infrastrutture di servizio. Dopo anni di oblio anche la nostra regione, grazie all’attenzione dimostrata dal governo Meloni, ha avuto una dignità dialogica nella interlocuzione con il potere centrale».

«Siamo quotidianamente impegnati a fronteggiare le emergenze – ha proseguito Orsomarso – ivi comprese quelle occupazionali ma registriamo un aumento dell’intrapresa che riguarda sia i giovani che le altre generazioni. Fratelli d’Italia sarà presente con l’europarlamentare uscente Denis Nesci e, mi auguro, con un’altra espressione autorevole, nella competizione elettorale con una rappresentanza calabrese che ambisce ad essere il primo partito della regione e a costruire, intorno a questo consenso, una nuova stagione di protagonismo e di centralità per la destra italiana, che è esempio di governabilità e di partecipazione in tutto il continente». (rp)

Minasi (Lega): Inaugurazione Agenzia Beni Confiscati a Reggio scelta di alto valore simbolico

La senatrice della Lega, Tilde Minasi, si è detta «particolarmente felice per l’inaugurazione della nuova sede dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati di Reggio Calabria».

«Sono felice soprattutto per il fatto – ha aggiunto – che questa nuova sede sia collocata in un immobile, sito nel cuore della città, confiscato a un boss reggino. Si tratta di una scelta dall’altissimo valore simbolico, con cui lo Stato riafferma, fortemente e pubblicamente, la propria autorità di fronte alla ‘ndrangheta, restituendo alla collettività ciò che i clan le hanno tolto e dimostrando che a comandare, sul territorio, non sono e non possono essere i capibastone».

«Colgo l’occasione per ringraziare il Ministro Matteo Piantedosi – ha proseguito – per la sua presenza in città in questa importantissima occasione e per la sensibilità che sta dimostrando verso il nostro territorio.  Purtroppo impegni istituzionali a Roma mi hanno tenuta lontana da questo evento, che ho però vissuto comunque con piena ed emozionata partecipazione, proprio per tutto ciò che rappresenta».

«Reggio e la Calabria continueranno a giocare un ruolo fondamentale in tema di beni confiscati e in modo costruttivo, grazie alle attività dell’Agenzia che si potenziano – ha detto ancora la senatrice – a dispetto di chi negli anni passati aveva tentato addirittura di chiudere questa sede, che originariamente fu la sede principale dell’Ente».

«Anche in Commissione Parlamentare Antimafia – ha spiegato – ci stiamo occupando di questo settore con enorme attenzione, per migliorare la legislazione in materia e rendere sempre più rapide ed efficaci le assegnazioni, così da rispondere sempre più concretamente e sollecitamente allo strapotere mafioso, che proprio dalla sottrazione dei beni accumulati illecitamente subisce un duro colpo».

«Buon lavoro dunque – ha concluso Minasi – al Direttore, il prefetto Bruno Corda, e a tutti i dipendenti dell’Agenzia e grazie per il loro preziosissimo impegno. Andrò a visitare la nuova sede e a incontrarli personalmente non appena mi sarà possibile». (rp)

Irto (PD): Autonomia comincia a dividere maggioranza in Consiglio regionale

Il senatore del PD, Nicola Irto, ha evidenziato come «l’autonomia differenziata comincia a dividere la maggioranza di centrodestra nel Consiglio regionale della Calabria».

«Finalmente, grazie al lavoro di informazione e opposizione – ha spiegato – che stiamo conducendo nelle istituzioni e nelle piazze, così come all’incessante battaglia politica del gruppo consiliare del Pd, il centrodestra in Consiglio regionale inizia vacillare sul sostegno al ddl Calderoli, che appare come puro baratto tra le forze del governo nazionale, a discapito dell’unità del Paese e dell’eguaglianza dei cittadini».

«Noi continueremo a contestare e contrastare l’autonomia differenziata. Vedremo –  ha concluso il senatore Irto – se il centrodestra avrà il coraggio, a Roma come a Reggio Calabria, di ignorare i richiami della coscienza, che stanno emergendo con estrema chiarezza». (rp)

Irto (PD): Che aspetta Occhiuto a respingere progetto dell’Autonomia?

Il senatore del Pd, Nicola Irto, ha chiesto «che cosa deve ancora attendere, Roberto Occhiuto, per respingere senza ambiguità il progetto dell’autonomia differenziata?».

Intervenuto all’iniziativa organizzata dal Pd di San Giovanni in Fiore sui pericoli del regionalismo differenziato previsto dal Dl Calderoli, il parlamentare ha denunciato come «già adesso, con gli effetti del minore finanziamento della sanità regionale, ingiustizia terribile che dura da 25 anni, la Calabria patisce una carenza cronica di personale medico e lo smantellamento incessante e progressivo di ospedali e reparti. Inoltre, le strutture pubbliche sono sempre più sostituite dalle cliniche private, vi sono interi territori privi di servizi essenziali e l’emigrazione sanitaria costa 300 milioni all’anno».

«La nuova rete ospedaliera regionale, poi – ha aggiunto – penalizza oltremodo le aree montane e disagiate come quella di San Giovanni in Fiore, che invece meriterebbe investimenti finalizzati al rilancio dell’ospedale civile di zona, altrimenti destinato a chiudere». «L’autonomia differenziata non ha alcun fondamento».

«La priorità – ha avvertito il senatore dem – è invece modificare i criteri di ripartizione del Fondo sanitario, che hanno messo in ginocchio il Servizio sanitario della Calabria come delle altre regioni del Sud, provocando il Piano di rientro e il successivo commissariamento del governo, rivelatosi fallimentare».

«Noi sfidiamo il centrodestra sui fatti e sulle proposte, che – ha concluso il segretario dei dem calabresi – presenteremo nella Conferenza programmatica del 19 e 20 aprile prossimi, a Soveria Mannelli». (rp)

Irto (PD) annuncia interrogazione sui tagli alla sanità

Il senatore del Pd, Nicola Irto, ha annunciato una interrogazione al ministro Raffaele Fitto, «per sapere se ci sono già stati o stanno per arrivare i tagli miliardari, di cui parla la stampa, alle risorse del Pnrr stanziate per il potenziamento della sanità territoriale, per la sicurezza degli ospedali e il miglioramento della diagnostica pubblica, quale ne è l’importo esatto e quali ne sono le ragioni alla base».

«Rispondo con un’interrogazione circostanziata alla pantomima tra il presidente Roberto Occhiuto e il ministro Raffaele Fitto sul taglio dei fondi del Pnrr per la sanità. In particolare, al ministro Fitto chiedo la pura verità dei fatti, che sembrano inchiodarlo alle proprie responsabilità e rispetto ai quali, a quanto pare, il presidente Occhiuto ha avuto un costante atteggiamento remissivo», ha detto Irto, preoccupato perché, «ancora una volta, il Sud potrebbe essere gravemente penalizzato e, se i tagli in questione fossero effettivi, le minacce di dimissioni del presidente Occhiuto dal ruolo di commissario alla Sanità calabrese sarebbero un mero teatro politico a danno dei cittadini calabresi».

«Sulla questione – ha concluso il senatore Irto – andrò fino in fondo, convinto che il Mezzogiorno, e la Calabria in particolare, non possa subire ancora le bugie e i tradimenti del governo delle destre, che sta smantellando la sanità pubblica a vantaggio dei privati». (rp)