REGGIO – Le iniziative per la Settimana Mondiale della Tiroide

Anche la Città Metropolitana di Reggio Calabria ha aderito alla Settimana Mondiale della Tiroide, in programma fino al 31 maggio in tutta Italia, con una serie di iniziative organizzate dal dott. Domenico Tromba, consigliere dell’Ordine dei Medici e presidente dell’Associazione Scienza e Vita di Reggio Calabria, segretario Ame Calabria e membro Cda Unime.

«In questo momento, in cui comportamenti virtuosi (uso di mascherine, distanziamento sociale, limitazione della mobilità)  – ha spiegato il dott. Tromba – consentono di prevenire i contagi da coronavirus, si percepisce più di prima l’importanza della prevenzione. Grazie a questa iniziativa è possibile curare e tenere sotto controllo questa importante centralina del nostro corpo».

Il dottore Tromba ha organizzato, dal 25 al 31 maggio, presso il Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci”, tre video conferenze divulgative con studenti e famiglie, ed omaggiandoli con il testo divulgativo da lui scritto dal titolo Abecedario della Tiroide.

«La tiroide – ha spiegato Tromba – è una piccola ghiandola, capace però di svolgere un ruolo molto importante nel mantenimento del benessere del nostro organismo alla nascita sino all’età adulta. In Italia sono circa 6 milioni le persone che soffrono di disturbi alla tiroide, con una maggiore prevalenza nelle donne e nella popolazione in età scolastica. I disturbi legati al mal funzionamento della ghiandola tiroidea, tuttavia, non sempre vengono riconosciuti e possono essere difficili da diagnosticare perché simili a quelli di altre condizioni patologiche. Amare e conoscere la propria tiroide, significa prevenire e diagnosticare precocemente le malattie della tiroide che si possono curare facilmente ripristinando il benessere delle persone».

«Un’alterazione della funzione della “ghiandola della vita” – ha proseguito il dott. Tromba – determina un peggioramento della qualità della vita e dello stato di benessere spesso in maniera marcata, non solo nelle forme conclamate ma anche nelle forme iniziali, forse impropriamente definite subcliniche. Quando questa ghiandola non funziona correttamente, si riflette su tutto il corpo e per tale motivo assume molto importanza il tema scelto quest’anno per tale iniziativa, un invito che rammenta l’importanza dell’appropriatezza degli stili di vita  ma anche dei più appropriati approcci terapeutici».  (rrc)