REGGIO – S’intesi, l’ultima giornata

Nella giornata di ieri, sul Lungomare Falcomatà di Reggio Calabria, si è svolta la penultima giornata di S’intesi.

Nel contesto del popolato “villaggio delle idee”, s’è svolto sul palco principale della manifestazione il primo dei due dibattiti previsti per quest’oggi, sul tema La Città della cultura e della bellezza, moderato dal delegato comunale alla Cultura, Franco Arcidiaco.

L’assessore comunale alla Valorizzazione del Patrimonio, Irene Calabrò ha fatto presente che «in bilancio non ci sono soldi per la cultura. Ma non bisogna mai demordere: così abbiamo regolamentato l’utilizzo di siti e immobili di pregio di Reggio Calabria, dalla Biblioteca comunale al Castello aragonese, e abbiamo creato le modalità di gestione per siti misconosciuti e spesso del tutto chiusi da anni».

In questo senso, è stata così sottoscritta una Convenzione «che ha permesso la fruizione di questi luoghi. E così, da due anni i siti archeologici reggini sono aperti e fruibili grazie allo sforzo delle associazioni: oltre alle visite – ha osservato l’Assessore Calabrò – questi luoghi vantano un’inedita attrattività, ospitando mostre, musica, poesia, teatro, momenti di spettacolo più in genere».

Un resumé reso plasticamente attraverso un breve, coinvolgente filmato il cui serrato montaggio è stato curato direttamente dall’assessore.

Ad avviso del collega di Giunta, Giuseppe Marino, «la prima cosa da fare è tirare fuori la bellezza che esiste dai luoghi in cui viviamo, la seconda è porre il giusto accento sulla visione futura della città: dobbiamo curarci dei siti archeologici, ma al contempo pensare di realizzare nuova bellezza. Abbiamo edifici moderni firmati da architetti come Piacentini e Quaroni: perché non tirar fuori il progetto del Museo del Mare firmato dall’archistar Zaha Hadid? I 50 milioni di euro d’importo sono finanziati coi fondi del ‘decreto Reggio’: l’Amministrazione ha pensato di accantonare temporaneamente questo progetto ma adesso che l’Ue ci offre risorse nuove e certe si potrebbe ‘scongelare’. Penso a una ‘nuova Reggio’ con Waterfront, Parco Lineare Sud e altre opere ancòra come la metropolitana di superficie, coi 100 milioni di finanziamento della Regione, a tributare alla città una versione moderna e internazionale».

Anche il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio ha sottolineato l’importanza di puntare sulla cultura, da intendersi come principale risorsa immateriale. Immediato il riferimento allo specifico Registro delle eredità immateriali varato di recente a Palazzo Alvaro: «un progetto sul quale abbiamo puntato tanto, ma che è stato recepito in maniera insufficiente, anche se ho presentato questo progetto in 10-12 centri del territorio metropolitano. Un lavoro cui abbiamo dato inizio insieme a Unesco e Mibact per riuscire a stare al passo con varie regioni che da tempo si occupano di valorizzare il proprio patrimonio immateriale. Ma – è il ‘distinguo’ di Quartuccio – non si tratta di procedere a un mero inventario: la Città metropolitana dovrà fare opera di diffusione, promozione e valorizzazione del suo patrimonio immateriale. E ognuno può segnalare un bene immateriale da tutelare, o spendersi personalmente per la tutela di questo o quel bene».

I problemi di bilancio penalizzano sovente le manifestazioni culturali e spettacolistiche anche secondo il consigliere comunale delegato ai Grandi eventi, Nicola Paris: «ne nasce un problema nel coinvolgimento degli artisti, che giustamente andrebbero remunerati. In questi anni abbiamo cercato di sopperire inventandoci iniziative ‘a costo zero’, anche grazie agli sforzi delle associazioni, ma per le Feste mariane è capitato che ancòra a due giorni dalla processione della Madonna della Consolazione ci ritrovassimo nello studio del sindaco ad aspettare i contributi della Provincia o della Regione. E specialmente il primo anno, anche i portatori della Vara e la Curia hanno avuto un ruolo importante per appianare le difficoltà».

«Adesso – ha fatto presente Paris – la Città metropolitana ha riconosciuto tre eventi d’interesse prioritario nel Reggino che sono i festeggiamenti patronali a Reggio città, il Kaulonia Tarantella Festival di Caulonia e la Varia di Palmi”. Ma le difficoltà hanno inciso su molte altre manifestazioni: e solo pochi mesi fa il Comune ha potuto acquistare un palco 10×12 per gli spettacoli all’Arena dello Stretto».

A dare linfa al contraddittorio anche numerosi operatori culturali ed esponenti delle Associazioni: Domenico Cappellano (console regionale del Touring club italiano), il musicologo Francesco Villari, Pina Timpani (progetto Nati per leggere), Valeria Varà (operatrice culturale da anni impegnata nella valorizzazione dell’antica Sant’Agata), Alberto Giuffrè (Club Unesco “Re Italo”), Celeste Giovannini (Accademia del tempo libero), il presidente del Circolo “RhegiumJulii” Pino Bova, il presidente dell’associazione Anassilaos, Stefano Iorfida, Corrado Sorrentino (titolare di b&b e vincitore del premio “Booking Hero”), Dominella Quagliata (promotrice del progetto “Virtuosa Reggio”), Natalia Spanò dell’Associazione Nuovi Orizzonti, a esporre le ragioni di “Premio Apollo” e “Tesori del Mediterraneo”, Nunzio Tripodi (Liceo artistico / Museo della Moda), Demetrio Spagna (fondatore del Mustrumu, il Museo dello strumento musicale), Vincenzo Romeo ed “Elmar” Elisabetta Marcianò (per l’Associazione Inside, che gestisce gli scavi ipogei di piazza Italia), Salvatore Timpano (Cis), il presidente dell’associazione Amici del Museo/Reggio Calabria, Franco Arillotta, Nino Pennestrì (Associazione Tre Quartieri), Katia Colica e Antonio Aprile (Adexo).

Ma uno scanzonato saluto è stato porto anche da Augusto Favaloro, autore e interprete del fortunato brano dell’estate Love in Reggio Life, condensato di richiami alle bellezze del Reggino.

Appuntamento, questa stessa sera, col secondo dibattito di giornata, incentrato su La Città dei lavoratori. A seguire, il concerto dei Faber Quartet, cover band di Fabrizio De Andrè. (rrc)

REGGIO – S’intesi, il secondo giorno

Prosegue, a Reggio, a Piazza Indipendenza, S’intesi – Il Villaggio delle Idee per la città, che ha preso il via nella giornata di ieri.

La manifestazione è cominciato con l’inaugurazione della mostra Come cambia la città: Agorà, Reggio e le sue piazze, dello spazio Sport e dello spazio Ludoteca. Quasi simultanea l’apertura del “villaggio”, preceduta da un video “emozionale” di presentazione: sullo sfondo, le liriche di “A chi esita” di Bertolt Brecht. A seguire, l’intervento del sindaco Giuseppe Falcomatà.

Poi, il dibattito sul tema La Città dei Quartieri, dove il presidente del Consiglio comunale, Demetrio Delfino, ha evidenziato che «nasceranno a breve i Comitati territoriali, strumenti molto simili ai vecchi Consigli di Circoscrizione, per ripristinare un prezioso livello politico intermedio, di prossimità rispetto ai cittadini: già dal prossimo anno saranno previste liste e relative candidature, e ai Comitati territoriali sarà anche riservata una piccola quota del Bilancio comunale, al fine di sostenere progetti e iniziative sul territorio».

«Con la Regione avevamo un debito da 79 milioni sull’idrico e nessuno aveva mai sollevato la questione. Quando lo abbiamo scoperto, siamo rimasti sbalorditi – ha rammentato il presidente della Seconda commissione “Bilancio” Rocco Albanese – perché, da solo, quel debito poteva mandare ‘a carte quarantotto’ il futuro della città. Così, siamo riusciti in una transazione che ci ha consentito di ridurre l’importo dovuto di ben 15 milioni di euro».

Giovanni Minniti, consigliere comunale già delegato al Patrimonio edilizio, ha invitato a guardare al quartiere di Arghillà, per rendersi conto dei «grandi passi compiuti dall’amministrazione Falcomatà. Dopo la scelta indegna di creare un ghetto a Modenelle, nel 2014 eravamo in otto a parlare con i residenti: solo poche settimane fa, a confrontarsi con noi c’erano oltre 200 persone. Un bellissimo slancio di partecipazione: la popolazione si sta riappriopriando dei propri spazi». 

Sul fronte della manutenzione stradale, ha reso noto il consigliere delegato Filippo Burrone che «lunedì partiranno i lavori di sacrifica e bitumazione della strada Modena-San Sperato», lanciando un monito: «Ricordiamo da dove siamo partiti, con un bilancio dissestato e società di servizi completamente da rifare. Senza soldi, siamo riusciti a riversare quintali di bitume sulle strade alleviando i disagi dei cittadini; ma soprattutto, restituendo l’orgoglio alla comunità».

«Il 28 ottobre scorso abbiamo aperto i rubinetti della Diga del Menta e portato l’acqua in città dopo 50 anni di bugie: il resto sono chiacchiere – ha fatto presente il consigliere comunale delegato al Servizio idrico, Paolo Brunetti –.  La politica? Noi la facciamo in piazza, tra la gente, intercettando i bisogni della popolazione: inseguire le fake news rilanciate dai social network non c’interessa, piuttosto occorre riportare nei rioni le sezioni di partito».

Tra gli altri, hanno dato ulteriore linfa al dibattito – moderato dal giornalista Mario Vetere – l’amministratore unico della società in house Castore Giuseppe Quattrone, il presidente della Commissione comunale Toponomastica Giuseppe Cantarella, Giovanni Votano (Coordinamento cittadino di Arghillà), l’ex dirigente sindacale della Cgil Pino De Felice, Concetta Romeo (Pro loco Reggio Sud).

Per il pomeriggio di oggi, in programma La Città in movimento, ossia il tour cicloturistico urbano dei “luoghi del cuore”, seguìto da due dibattiti (temi: La Città degli sportivi e La Città delle persone e dei loro diritti).  La sera, previsti La città delle Stelle: osservazione guidata del cielo notturno, a cura dell’Osservatorio “Pythagoras” e il concerto dei Blaskom, cover band di Vasco Rossi. (rrc)