Sul Calabria: A che gioco si sta giocando la società Castore?

Aldo Libri, segretario generale di Sul Calabria, ha chiesto a «che gioco si sta giocando all’Azienda Castore» a Reggio Calabria.

«Nel giro di 24 ore – ha riferito – prima si comunica ai dipendenti che coloro che sono addetti alle pulizie presso le sedi istituzionali comunali sono in ferie forzate perché l’Azienda decide di sospendere il servizio; poi si comunica che tutto è rientrato e che il servizio continua senza interruzione. Intanto i dipendenti sono in credito dello stipendio di gennaio e, potremmo dire, anche di quello di febbraio oramai terminato. Avevamo salutato con piacere l’ingresso in società della Città Metropolitana e l’avevamo interpretato come atto che avrebbe dato respiro e solidità all’Azienda Castore che, lo ricordiamo, è di proprietà esclusiva del Comune di Reggio Calabria e della Città Metropolitana».

«Nell’interesse dell’Azienda e dei suoi dipendenti – ha concluso – delle istituzioni locali e delle popolazioni reggine e della provincia chiediamo che non si assista più ad un simile poco edificante balletto che assomiglia ad una parte in commedia nella quale tutti i responsabili si eleggono eroi del popolo. Va bene tenere vivo il ricordo dei greci in Calabria e vanno bene tutte le rimembranze ellenistiche che fanno parte della nostra storia, ma prendiamo atto che quelle opere avevano ben altra caratura». (rrc)

Sul Trasporti Calabria: Perplessità su proposta di legge per impianti di risalita della Sila

Il Sindacato Unitario Lavoratori – Trasporti Calabria, ha espresso perplessità in merito alla proposta di legge con cui si vorrebbero affidare gli impianti di risalita della Sila a Ferrovie della Calabria.

Tale proposta, inoltre, prevede che l’affidamento non comporterà oneri a carico del bilancio regionale trattandosi di un servizio che trova copertura nell’ambito della gestione delle tariffe e cioè con gli introiti derivanti dai biglietti.

«La norma, com’è facile desumere – si legge nella nota – così formulata rischia di pesare dal punto di vista finanziario solo sul bilancio della Società Ferrovie della Calabria S.r.l. Questo potrebbe non solo vanificare il percorso di risanamento della FdC appena concluso, ma  potrebbe richiedere aggiustamenti per i costi di esercizio e quindi, possibili ulteriori sacrifici per i lavoratori e lavoratrici dipendenti».

«È bene ricordare che se FdC – continua la nota – negli ultimi anni è riuscita a chiudere i bilanci in positivo, questo si deve, principalmente, al grande impegno del personale dipendente e al suo  forte spirito di appartenenza che, nei momenti difficili di un recente passato, ha accompagnato le scelte dei manager, molte delle quali non sempre condivise, al solo scopo di consolidare l’azienda. Una condizione da salvaguardare».

«Le nostre perplessità sono più che legittime – continua la nota – considerato che nel settore dei trasporti e dei servizi di mobilità,  i ricavi tariffari coprono, e non sempre, massimo il 35% dei costi di gestione  e il resto, che equivale  spesso  a oltre il 65% dei costi complessivi dovrebbe esser  garantito  dall’Ente Regione cosa che, a leggere la norma, non è contemplata. Sappiamo per certo però che Ferrovie della Calabria S.r.l.  non è nelle condizioni di sostenere tale onere se non ci saranno le risorse aggiuntive a copertura dei disavanzi di esercizio e per la manutenzione degli impianti in parola necessaria a garantirne la sicurezza».

«È necessario, quindi modificare la norma – viene evidenziato – e assegnare a FdC anche le risorse necessarie per garantire il funzionamento degli impianti e un servizio di qualità ai cittadini». (rcz)

Metrocity in Castore, Sul Calabria: Convocare tavolo di confronto con organizzazioni sindacali

Il segretario generale Sul Calabria, Aldo Libri, ha chiesto all’Azienda Castore di convocare un tavolo di confronto con tutte le Organizzazioni Sindacali presenti in Azienda per determinare le azioni conseguenti, se possibile in maniera unitaria e concorde con i vertici aziendali.

La Città Metropolitana di Reggio Calabria, infatti, è entrata nella società Castore,  società di servizi finora di proprietà esclusiva del Comune di Reggio Calabria. 

«A questa svolta positiva ed importante – ha detto Libri – si aggiunge un corposo aumento di capitale per un totale di 1 milione 940 mila euro. Dobbiamo sottolineare il positivo atteggiamento della Città Metropolitana che può contribuire a portare alla tranquillità economica l’Azienda, anche grazie al prevedibile incremento dei lavori di competenza. Ora il Consiglio di Amministrazione dovrebbe essere nelle condizioni di condurre l’Azienda Castore nel migliore dei modi, di erogare ai cittadini ed alle istituzioni i servizi che ad essa sono delegati e di risolvere alcune questioni contrattuali e di diritto dei lavoratori che sono in sospeso».

«Occorre, infatti, prima della scadenza dei contratti a termine prevista per ottobre prossimo – ha spiegato – provvedere a passare a tempo indeterminato i dipendenti interessati che, oltretutto, sono impegnati nel servizio idraulico per un consistente numero».

«Proprio in quel servizio – ha concluso – che ha bisogno di interventi ripetuti e tempestivi sulla rete che manifesta quotidianamente la propria vetustà ed inadeguatezza che produce danni e dispersioni d’acqua, in una città nella quale è oramai usuale che manchi questo bene prezioso e primario con gravissimi disagi per la popolazione residente». (rrc)

Commissione Trasporti a Gioia Tauro, il Sul Calabria ha chiesto impegni sul Porto

Il Sul Calabria – Sindacato Unitario Lavoratori, rappresentato da Aldo Libri, ha partecipato all’incontro, svoltosi all’Autorità Portuale di Gioia Tauro, della Commissione Parlamentare Trasporti, chiedendo l’impegno su alcune questioni riguardante il Porto, considerato che «il Porto di Gioia Tauro rappresenta il 50% del PIL calabrese prodotto da aziende private».

Il sindacato, infatti, ha ricordato come il Porto rappresenti un «un esempio di produttività ed efficienza, nonostante le difficoltà che ha dovuto incontrare nella mancata attivazione di provvedimenti a tutela ed espansione di questa infrastruttura importantissima per la Calabria ma anche per l’Italia e l’Europa».

Nello specifico, è stato chiesto «il superamento di ogni difficoltà che abbia impedito alla ZES (zona economica speciale) di far valere i benefici previsti per l’allocazione di nuove aziende nell’area industriale; Un coordinamento istituzionale per le decisioni da assumere sull’area e che comportano presenze e pareri di più organismi istituzionali (gestione delle aree industriali, rigassificatore, termovalorizzatore e quant’altro)».

E, ancora, «il mantenimento e la trasformazione dell’attuale Agenzia per il Lavoro perché risulti funzionale a nuovi insediamenti nel Porto o a far fronte a picchi di lavoro imprevisti ed imprevedibili e lavvio di una discussione per il riconoscimento della fattispecie di lavoro usurante per il lavoro portuale di transhipment. Su questo argomento il SUL ha annunciato che invierà un breve dossier alla Commissione Trasporti a sostegno della richiesta del riconoscimento di lavoro usurante». (rrc)

 

Il Sul Calabria sulla vicenda dell’Asp di Cosenza

Il Sindacato Unitario Lavoratori Calabria ha espresso sbigottimento per la «scandalosa vicenda» che ha «visto finire, per l’ennesima volta, sulle pagine dei giornali l’Azienda Ospedaliera di Cosenza.

«Com’è oramai noto – ha detto il segretario generale regionale, Aldo Libri – il Commissario Straordinario dell’A.O. di Cosenza, prof.ssa Isabella Mastrobuono, in forza di una delibera pubblicata nei giorni scorsi, ha attribuito consistenti premialità economiche al Direttore Sanitario ed al Direttore Amministrativo dell’Azienda stessa. Precisamente, in virtù del raggiungimento degli obiettivi  assegnati, il primo percepirà un compenso extra di circa 20 mila euro, mentre il secondo di oltre 11 mila euro».  

«Si tratta – ha spiegato – dell’ennesimo.schiaffo inferto alla sanità regionale da parte di Commissari che non hanno ancora risolto le problematiche dei pazienti e degli operatori sanitari, problematiche piu volte denunciate da questo sindacato. In una regione vessata dal piano di rientro, con la compressione del diritto sostanziale alla salute a danno dei cittadini, tali premialità suonano come una beffa, quasi un’irrisione nei confronti di chi ogni giorno lotta per vedersi garantiti i diritti all’esecuzione di un esame o di una visita specialistica».

«Si tratta, inoltre – ha detto ancora – di provvedimenti gravemente lesivi della dignità dei lavoratori che operano in un contesto difficilissimo, come ad esempio i sanitari del Pronto Soccorso, da anni numericamente inferiori rispetto agli standard previsti dalle linee guida e continuamente sottoposti a condizioni di lavoro pregiudizievoli. Infatti, nonostante lo sport preferito dei vertici aziendali sia oramai diventato quello di affermare che all’Annunziata tutto va bene, la triste realtà è ben diversa come testimoniano le quotidiane denunce sui mezzi di comunicazione da parte di pazienti e familiari che hanno la sventura di incorrere nelle inadeguatezza del sistema. D’altronde è noto come i NAS, all’esito dei molteplici sopralluoghi effettuati, con particolare riferimento proprio al Pronto Soccorso, abbiano stigmatizzato.con forza sia le carenze organizzative, sia le carenze strutturali e, perfino, la scarsità dei presidi sanitari».

«Carenze organizzative – ha concluso – che d’altronde perdurano senza soluzione alcuna ai giorni nostri. Ciò nonostante il Commissario Straordinario impegna risorse per 30 mila euro da conferire ai dirigenti in virtù dei risultati ottenuti. Chiediamo che tali risorse vengano destinate ai lavoratori che effettuano turni massacranti e sono esposti a rischi incalcolabili senza ricevere mai alcuna gratificazione». (rcz)