REGGIO – Inaugurata “Una stanza tutta per sé”

È stata inaugurata, al Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria Una stanza tutta per sé, uno spazio sicuro e protetto per le donne vittime di violenza.

Si tratta di un progetto realizzato in collaborazione con l’Associazione Soroptimist Italia, il cui scopo è quello di sostenere la donna nel delicato e incisivo momento della denuncia di violenze e abusi alle Forze dell’Ordine, e nel percorso verso il rispetto e la dignità della sua persona.

«Il progetto comprende, inoltre – si legge in una nota – un impegno articolato sulle problematiche dell’incentivo alla denuncia e si occupa di predisporre mezzi utili ad avvicinare il maggior numero possibile di vittime al fine di far conoscere l’esistenza e la localizzazione sul territorio delle stanze tutte per sé presenti in tutta l’Italia».

L’accordo siglato nel 2015 con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha portato a oggi alla realizzazione da parte dei club Soroptimist di 130 stanze presso le Caserme e le Questure e il numero è in costante crescita. Tra le altre cose, nel 2017 ne è stata realizzata una anche all’interno del comando gruppo carabinieri di Locri.

Dopo il progetto iniziale avviato nel 2015, l’anno scorso la presidente nazionale, Mariolina Coppola, ha sottoscritto con il Comandante Generale dei carabinieri, Giovanni Nistri, un nuovo formale protocollo finalizzato a disciplinare l’attività di collaborazione nell’ambito del progetto e le linee guida per l’allestimento delle stanze. Un aspetto non trascurabile riguarda l’esigenza di diffondere tra il maggior numero possibile di donne la notizia dell’esistenza delle aule, di dove si trovano, di come raggiungerle e, anche, delle immagini fotografiche delle accoglienti stanze protette.

La casistica dei casi riscontrati, fa ben comprendere quanto risulti sempre di fondamentale importanza un tempestivo intervento per una rapida risoluzione delle violenze di tale specie, grazie alla sempre più crescente fiducia riposta nell’Arma dei Carabinieri da parte delle vittime.

Il comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, inoltre, con l’introduzione della Legge n.69 del 2019, cosiddetta “Codice Rosso” e le linee guida redatte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, ha pianificato un protocollo operativo affidato ad una specifica rete di militari selezionati e coordinati dal responsabile della polizia giudiziaria a livello locale, che si identifica nel comandante del nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri competente per territorio del fatto reato.

Questa rete di supporto anti violenza, per la quale sono stati privilegiati militari di sesso femminile e/o comunque militari particolarmente sensibili al fenomeno della violenza di genere, ha approfondito e sviluppato il predetto protocollo attraverso la stesura di alcuni formulari e verbali al fine di essere tempestivi e completi in relazione al primo intervento e alla trattazione della comunicazione di notizia di reato da inviare all’Autorità Giudiziaria. (rrc)