Il protocollo d’intesa, tra l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e l’AIL Reggio Calabria – Vibo Valentia è stato sottoscritto ieri nella Sala Organi dell’Università, da Santo Marcello Zimbone, Magnifico Rettore della Mediterranea, e da Rosalba Di Filippo Scali, presidente AIL.
Il protocollo riguarda la Tutela del diritto alla salute e allo studio dei cittadini iscritti all’Università Mediterranea affetti da gravi patologie, e prevede la collaborazione tra Università ed AIL, al fine di consentire agli studenti che si ammalano di poter continuare i propri studi.
L’Ateneo, infatti, s’impegna a facilitare l’uso di strumenti telematici per l’istruzione a distanza, eventualmente, anche, attraverso la predisposizione di un portale telematico dedicato ed organizzare sessioni di esame presso il luogo di degenza dello studente.
Inoltre, sarà messa a disposizione per gli studenti fuori sede e i familiari la residenza universitaria di Via Roma, in supporto alle strutture AIL.
Infine, sarà costituito un Comitato paritetico con i compiti di indirizzo, coordinamento, monitoraggio, organizzazione e valutazione delle attività e delle iniziative realizzate.
Alla sottoscrizione del protocollo, presenti Daniele Cananzi, promotore dell’iniziativa, e il dott. Massimo Martino, direttore del Centro Trapianti di midollo osseo dell’Azienda Ospedaliera Bianchi Melacrino Morelli.
«Un piccolo Ateneo come il nostro – ha dichiarato il prof. Cananzi – dà, anche, molte opportunità, facendosi carico delle difficoltà dello studente. Il nostro obiettivo è che rimanga uno studente, e non diventi solo un malato».
«Per la Mediterranea – ha dichiarato il Rettore Zimbone – la persona e la famiglia rappresentano valori fondamentali. Per questo motivo, come nel caso dell’Ambulatorio medico di Ateneo, l’accordo con l’AIL ci permette di aggiungere un tassello di umanità alla nostra missione, malgrado i molti vincoli a cui siamo soggetti. Dopo la firma, sarà nostro compito realizzare quanto previsto con impegno, collaborazione e soprattutto con amore».
«È una giornata di grande soddisfazione – ha commentato il presidente Di Filippo Scali dell’AIL – perché completa un percorso iniziato 30 anni fa con le iniziative volte a favorire il percorso dell’obbligo scolastico per gli studenti degenti, proseguito con le scuole superiori e oggi completato con il massimo grado di istruzione, l’Università. Tutto questo per garantire una assistenza totale e non solo medica». (rrc)