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Taranta e dintorni a Squillace: oggi l’ultimo giorno

di BRUNELLA GIACOBBE – Oggi è possibile vivere in pieno l’ultimo giorno dell’XI edizione del festival “Taranta e Dintorni tra arte, musica e mestieri” nell’antico borgo di Squillace.
L’evento iniziato sabato 12 agosto e proseguito domenica, vede in questo lunedì 14 agosto una chiusura dal successo garantito se consideriamo che la prima giornata ha registrato oltre quattromila presenze e la seconda ha sfiorato le cinquemila.
Ideato e organizzato dall’associazione “Aggregazioni” guidata da Damiano Maida e patrocinata dal Comune e dalla Camera di Commercio di Squillace, il festival si è arricchito di contributi e qualità ad ogni edizione. Il programma promette arte, musica e mestieri e così è.

L’arte
Le opere più rilevanti dal punto di vista storico-artistico sono esposte in siti molto significativi: nel Castello di Squillace, che rappresenta esso stesso un’imponente e suggestiva opera d’arte e che è visitabile anche in apertura serale straordinaria a posta per l’occasione, nella chiesa gotica di Santa Maria della Pietà, nella Casa delle culture dove è presente una mostra di ceramica contemporanea e nell’antica Bottega Conca dei maestri vasai dove i visitatori possono apprezzare le lavorazioni tipiche delle botteghe dell’artigianato squillacioto, storicamente noto per le ceramiche come da antichissima tradizione locale. Visitando la Bottega Conca si mettono in discussione i concetti di arte e di mestiere, o per meglio dire si mettono in comunicazione, essendo gli attrezzi da lavoro in primis e il risultato delle lavorazioni per mezzo di questi una sincretica connessione tra il mondo dell’arte e quello dei mestieri. L’arte è inoltre presente negli stand che offrono ai potenziali acquirenti non solo le caratteristiche ceramiche locali, ma anche opere e piccoli “lavoretti fatti a mano” di vario genere: dai dipinti su creta, tela e altri supporti, ai suppellettili, dagli attrezzi per la cucina in legno e ovviamente ceramica ai graziosi accessori ornamentali per donne. Nella categoria “arte” citiamo altresì la danza, essendo da sempre annoverata tra le espressioni artistiche più significative del genere umano, che già dal pomeriggio vedrete certamente manifestarsi spontaneamente, come già accaduto nelle due giornate precedenti, davanti il palco in fase di prove tecniche per i concerti serali ed in vari angoli, vichi e vicoletti del borgo supportata da canti e ritmi improvvisati sul momento.

I mestieri
Tutte le botteghe artigiane sono aperte per l’occasione fino a tarda notte. Nella Casa di Cassiodoro la Pro Loco di Squillace ha curato la mostra sugli strumenti di lavoro della Squillace antica e dei suoi mestieri. A sottolineare la caratterizzazione artigianale del territorio, l’edizione di quest’anno ci ha tenuto a produrre monete in ceramica marchiate con il logo “Taranta e dintorni” da un lato e la sagoma del Castello di Squillace dall’altro, a riprova dello stretto legame che si è instaurato tra il borgo, gli squillacioti e l’evento con i suoi ospiti. I mestieri sono presenti attraverso i gazebo dedicati, immancabilmente anche in questo frangente, alla lavorazione dell’argilla che, a seguito della cottura in forni specifici, diventa la nota ceramica pronta per essere dipinta ed eventualmente ripassata nei forni per fissare il colore. Ma non solo. I visitatori possono “letteralmente “toccare con mano” l’antico, quanto contemporaneo, mestiere tipico di Squillace perché diversi torni sono a disposizione dei visitatori, con un’attenzione particolare per i più piccoli, che possono sperimentare in prima persona l’emozione di tenere l’argilla tra le mani e lavorarla dandole forma attraverso la rotazione del pezzo grezzo, chiaramente sotto la guida attenta dei mastri che si sono resi disponibili a far vivere questa particolare esperienza.

La musica
La musica, la terza grande co-protagonista del festival, è presente con suoi rappresentanti di rilievo, conosciuti e molto amati dai calabresi in sede e fuorisede tornati per le vacanze estive. Nonché, come abbiamo verificato nelle due giornate precedenti, anche dai numerosi turisti italiani e stranieri presenti all’evento, alcuni dei quali anche alloggiati in questi giorni proprio nel borgo di Squillace.
Durante la prima serata di sabato 12 agosto hanno scaldato gli animi direttamente dal palco del “Taranta e dintorni” la band di inediti Korabattenti, tutti originari di Soverato (CZ) e dediti alla composizione di musica folk, folk rock, musica popolare, etno funk e anche pop classica. Il più volte acclamato dal pubblico fin dal sound check pomeridiano, Mimmo Cavallaro, cantautore calabrese originario di Caulonia, nel Reggino, luogo che peraltro ospita il più grande e longevo evento calabrese dedicato alle tradizionali tarantelle, il Taranta Power. In chiusura del suo concerto, quasi alle due di notte, è stato annunciato il dj set di Francesco Maida che ha continuato a far ballare l’immensa folla presente fino alle prime ore del mattino.
La seconda serata ha visto suonare per primi i Taranta Nova, originari di San Donato di Ninea (CS) nella frazione di Policastrello, a seguire Cosimo Papandrea di Gioiosa Jonica (RC), infine gli Aulos di Montepaone.

A chiudere la rassegna, questa sera, si potranno ascoltare gli AmaKorà di Vezzano in provincia di Vibo Valentia, particolarmente interessanti per la loro missione di riesumare antiche musiche popolari che altrimenti, senza il contributo di artisti come loro, andrebbero perdute. Di medesimi intenti è il collettivo Parafoné che suonerà a seguire come seconda band. Infine, per chi non sarà sazio di note di taranta e danza, la serata continuerà con il dj set di Funky Junior.

Per godere del festival nella sua totalità consigliamo di arrivare nel borgo già dal primo pomeriggio, attraversandolo nella sua totalità e visitando il Castello di Squillace con la dovuta calma, accedendo al piccolo museo ivi presente in cui sono racchiusi i più importanti reperti del luogo: abiti tradizionali, le ceramiche oggetto di ritrovamenti archeologici e ritrovamenti fossili. Nelle giornate di sabato e domenica i turisti hanno letteralmente invaso lo splendido Castello di Squillace che ancor più, al calar del sole, risultava suggestivo grazie ai riflessi rossi e dorati che battevano sulle antiche mura, valorizzandone i volumi. Dall’altura del castello è possibile scorgere i borghi di Vallefiorita, Amaroni, Girifalco e anche il capoluogo Catanzaro, tutti arroccati sulle loro colline. Dal punto calpestabile più alto, volgendo lo sguardo al mare, è possibile vedere il lungomare di Catanzaro Lido con il suo porto e molti altri scorci di spiaggia della costa jonica catanzarese. I concerti si terranno alle pendici del castello, per cui il programma della giornata risulta davvero molto attraente, per non dire imperdibile! (bg)